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Festa dei Frutti dimenticati a Casola Valsenio - foto Circolo Fotografico Casolano Casola Valsenio
E' un suggestivo borgo al centro della verde vallata del Senio. L'area in cui sorge fu colonizzata agli inizi dell'anno Mille dai benedettini, che vi fondarono l'Abbazia di Valsenio.
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Immersa nel verde e meta di un turismo che apprezza la natura e la serenità, ha saputo valorizzare questa sua vocazione "ecologica" con la creazione e l'apertura al pubblico del suo prezioso giardino officinale, affascinante fabbrica di erbe medicamentose, cosmetiche ed aromatiche.
Oltre al giardino officinale più famoso d'Italia, Casola offre a chi è in cerca dei cromatismi e delle essenze più profumate della natura, la nota "Strada della Lavanda", che corre nella valle da Casola verso Brisighella e Fontanelice con le sue straordinaria campiture lilla.
E ancora la "Strada delle piante di un tempo", tra la Valle del Santerno e quella del Senio, dove sono state messe a dimora, ai lati del percorso, le antiche varietà di piante arboree - decorative e da frutta - che stanno scomparendo.

A queste particolarissime attrattive, Casola affianca gli impianti sportivi, gli spettacoli, le manifestazioni culturali, le iniziative introvabili altrove - come il Mercatino delle Erbe in luglio ed agosto ogni venerdì sera - e la possibilità di bellissime escursioni nell'Appennino faentino tra i suoi boschi, la grande ricchezza di flora e fauna, la spettacolare "Vena del Gesso" romagnolo e altre morfologie carsiche.

Casola fu molto amata dallo scrittore Alfredo Oriani (Faenza 1852 - Casola Valsenio 1909), che vi soggiornò per lunghi periodi, scegliendo come propria dimora il "Cardello", oggi divenuto Casa Museo "Alfredo Oriani".

Si ringrazia la Provincia di Ravenna - Servizio Commercio, Turismo e Fiere per la concessione di testi ed immagini

 

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