Arte Attualita' ed eventi Cultura Moda Musica Rassegne, fiere e sagre
la Rampa Imperiale di Domiziano Rampa imperiale nuovo percorso e mostra
Dal 21 ottobre al 10 gennaio 2016 si apre al pubblico la Rampa Imperiale di Domiziano, l’ingresso monumentale ai palazzi imperiali. È il risultato di un lungo intervento architettonico e di restauro, suffragato da numerose indagini archeologiche.

Rampa imperialeSi apre al pubblico la Rampa Imperiale di Domiziano, l’ingresso monumentale ai palazzi imperiali. È il risultato di un lungo intervento architettonico e di restauro, suffragato da numerose indagini archeologiche.
In occasione di questa inaugurazione, che avviene a oltre un secolo dalla scoperta, è allestita dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma una mostra, promossa con Electa, che negli stessi spazi espone alcuni importanti reperti trovati in quest’area del Foro romano.

Edificata nella seconda metà del I secolo d. C., la Rampa collegava il Foro, cuore politico e amministrativo della città, con il centro del potere, ovvero il Palazzo Imperiale. Il valore simbolico di questo imponente ingresso, una vera ascesa alla residenza dell’imperatore, resta tutt’oggi evidente a chiunque ne varchi la soglia.

Del complesso della Rampa erano parte integrante l’Aula che nel medioevo è stata trasformata nell’Oratorio dei XL Martiri, che oggi torna a far parte del percorso di visita. Fanno parte del percorso anche posti di guardia e locali di servizio.
La Rampa si snodava lungo sette salite (tratti salienti) e sei tornanti, che si innalzavano fino a 35 metri (pari a oltre 10 piani): delle sette salite originali ne sono rimaste quattro, ora accessibili al pubblico con un percorso che termina con un affaccio inedito sul Foro romano.

La mostra, corredata da materiale multimediale, espone una serie di ritrovamenti effettuati durante gli scavi condotti dall’architetto-archeologo Giacomo Boni ai primi del Novecento, periodo in cui si realizzarono i primi restauri della rampa.

La casa editrice Electa pubblica in questa occasione un volume della collana Studi e ricerche dedicato all’intero complesso di edifici e percorsi di quest’area del Foro Romano, importante via d’accesso al Palatino.

La Rampa Imperiale di Domiziano

RICOSTRUENDO LA RAMPA
La Rampa imperiale di Domiziano è stata scoperta da Giacomo Boni nel 1900, ed è emersa insieme ad altri edifici di epoca romana e alto medioevale grazie all’abbattimento di Santa Maria Liberatrice. Inizialmente la Rampa è stata restaurata solo in modo parziale per essere usata durante gli scavi degli anni ‘10 del secolo scorso.
I recenti studi, i restauri e gli interventi architettonici finalizzati all’apertura al pubblico hanno portato a identificare l’ingresso e il percorso che dal Foro romano portava al centro del potere: il palazzo imperiale (Domus Augustana e Domus Flavia), di cui la Rampa costituisce la spina dorsale. Di questo complesso, oltre alla Rampa, fanno parte l’Aula, nota con il nome di Oratorio dei Quaranta Martiri per il suo riutilizzo in epoca cristiana e adesso resa nuovamente accessibile, e Santa Maria Antiqua, che sarà riaperta la prossima primavera con una mostra: due ambienti che nel corso del tempo hanno avuto di volta in volta le funzioni di atrio e  sala d’attesa per quanti salivano al palazzo imperiale attraverso la Rampa. Lungo il percorso si trovano anche posti di guardia, una latrina e locali di servizio, tutti di epoca romana.
MISURANDO LA RAMPA
Costruita nel I secolo d. C., malgrado i cambiamenti intervenuti fino all’alto Medioevo, la Rampa imperiale ha mantenuto la sua struttura di base, che si articolava lungo sette salite (tratti salienti) e sei tornanti, innalzandosi per 35 metri d’altezza dalle pendici fino alla sommità del Palatino, con un percorso di circa 300 metri. Della struttura originale oggi sono rimaste quattro salite per una lunghezza di 170 metri.
La mancanza dell’ultima parte della Rampa è forse dovuta al terremoto del IX secolo che, verosimilmente, avrebbe causato il crollo di una parte delle strutture che si appoggiavano sul lato nord occidentale del Palatino e di una porzione dello stesso colle. L’intervento di ricostruzione e restauro ha coinvolto, quindi, solo le aree in cui rimanevano parti originali della struttura.
LA RAMPA ASSE URBANISTICO DELLA CITTÀ
Grazie a un restauro estetico funzionale, ma anche architettonico e urbanistico iniziato nel 2009, gli studiosi hanno potuto comprendere meglio l’intero complesso inferiore del Palazzo imperiale così come si è sviluppato da Domiziano fino ad Adriano, e renderlo fruibile ai visitatori.
L’articolato complesso di accoglienza all’altezza del Foro – Rampa, Aula/Oratorio e chiesa di Santa Maria Antiqua –, rispetta l’orientamento del Tempio dei Castori e degli altri edifici collegati al Lacus Iuturnae (Fonte di Giuturna) , ed è progettato utilizzando il rapporto aureo per dimensionare la misura delle imponenti architetture.
Nel suo percorso la Rampa rivela inoltre un raffinato intreccio con le vie pubbliche della Roma imperiale.
Nella sua ascesa incrocia due strade importanti: al termine della seconda salita la via Nova, e al termine della quarta il clivo della Vittoria (clivus Victoriae), un fondamentale asse viario che attraversa a mezzacosta ampi tratti del Palatino, dove sorgevano ricchi esercizi commerciali e molteplici altre attività.
LA RAMPA IN MOSTRA
Per l’inaugurazione odierna, negli ambienti di servizio posti all’altezza del Foro è stata allestita un’esposizione con materiali architettonici e sculture emersi nei dintorni della Rampa.
Dalla vicina area della Fonte di Giuturna provengono le statue di Esculapio, di Ercole, e di alcune are.
Particolari sono tre fontanelle a scaletta, tipiche della prima età imperiale e ottimamente conservate.
Uno degli ambienti è stato dedicato agli stucchi provenienti da Santa Maria Liberatrice, la chiesa seicentesca che grazie al suo abbattimento ha svelato una delle aree più importanti e simboliche del Foro Romano.
È stato realizzato materiale multimediale a corredo della mostra per raccontare in maniera interattiva l’urbanizzazione di questo angolo del Foro e la sua trasformazione nel tempo.

Sede Foro Romanowww.archeoroma.beniculturali.it
Promossa e prodotta da Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma, con Electa
A cura di Claudia Del Monti e Patrizia Fortini
Volume Studi e ricerche Electa
Periodo 21 ottobre 2015 –10 gennaio 2016
Orari 08.30 – 17.30 Fino al 24 ottobre
Uscita dall’area archeologica 18.30
08.30–15.30 dal 25 ottobre al 10 gennaio
Uscita dall’area archeologica 16.30
Chiuso il 1º gennaio
Biglietto Intero euro 12,00; ridotto euro 7,50Il biglietto è valido per 2 giorni e consente
un accesso al Colosseo, e un accesso al Foro Romano-Palatino (riduzioni e gratuità
secondo la normativa vigente)

I biglietti sono acquistabili online sul sito
www.coopculture.it
Informazioni e visite guidate tel. +39.06.39967700 www.coopculture.it
 

la Rampa Imperiale di Domiziano
 
Regione
Provincia
Categoria
Reset
Zapping
Leonardo Baldini, da Rosso Fiorentino, Angelo musicante Divine Creature
Dal 5 marzo al 14 aprile 2024, è in programma Divine Creature, una mostra che affronta il tema della disabilità, usando il linguaggio dell’arte. Mostra a cura di Adamo Antonacci Fotografie di Leonardo Baldini
Giovanni Bellini (Venezia 1432 ca. - 1516), Compianto sul Cristo morto, 1473 -76, Olio su tavola, cm 107 x 84, Musei Vaticani Quattro artisti contemporanei in dialogo con un capolavoro
Dal 20 febbraio all’11 maggio 2024, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano accoglie il Compianto sul Cristo morto di Giovanni Bellini, uno dei vertici del maestro veneziano, conservato nei Musei Vaticani.
Federico Faruffini Suonatrice di liuto 1865 Ottocento Lombardo. Ribellione e conformismo, da Hayez a Segantini
Dal 13 aprile al 28 luglio 2024, l’Orangerie della Villa Reale di Monza ospita la mostra Ottocento Lombardo. Ribellione e conformismo, da Hayez a Segantini, curata da Simona Bartolena.
Giuseppe Nodari durante la battaglia del Volturno La Spedizione dei Mille
Dal 27 gennaio al 7 aprile 2024, il Museo di Santa Giulia di Brescia ospita la mostra dedicata a un significativo nucleo di opere di Giuseppe Nodari (1841-1898), patriota, artista, medico originario di Castiglione delle Stiviere (MN).
Gnummareddi del Salento Guida per conoscere il Salento
Il Salento, situato nel "tacco dello stivale" italiano, è una terra dal fascino ineguagliabile, dove spiagge meravigliose e arte barocca si fondono alle antiche tradizioni e a sapori antichi.
Brescia - Villa Feltrinelli La magia di Brescia
Se avesse il mare, Brescia potrebbe candidarsi al perfetto riassunto dell’Italia. E, a essere sinceri, vista la quantità e la qualità dell’acqua in grado di ispirare un autentico clima balneare, non è poi del tutto vero che il mare qui non ci sia.
Copyright © 2004-2024 Supero Ltd, Malta MT 2105-2906 Tutti i diritti riservati.