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L’arte di Primo Conti, “enfant prodige” del Novecento L’arte di Primo Conti, “enfant prodige” del Novecento
L’arte di Primo Conti, “enfant prodige” del Novecento tra Firenze e la Versilia, accende l’estate a Seravezza; la mostra sarà esposta nelle sale del Palazzo Mediceo, Patrimonio Mondiale Unesco, dal 9 luglio al 2 ottobre 2016.

La cocomeraia, 1917, Fondazione Primo Conti I primi vent’anni di attività artistica di Primo Conti (Firenze 1900 - 1988), dal suo precoce esordio pittorico, attraverso il Futurismo fino ai capolavori della prima maturità dove al clima celebrativo del regime fascista e al ritorno all’ordine oppose intime e poetiche visioni.
E’ questa la mostra “Primo Conti, un enfant prodige all’alba del Novecento. Dagli esordi agli anni Trenta”, curata da Nadia Marchioni che sarà esposta nelle sale del Palazzo Mediceo di Seravezza in Versilia, Patrimonio Mondiale Unesco, dal 9 luglio – inaugurazione ore 18 - al 2 ottobre 2016.

Una esposizione che, attraverso varie sezioni, vuole rendere omaggio ad un artista che per tutta l’esistenza mantenne un forte legame con la Versilia, prendendo in esame un periodo della sua attività meno conosciuto ma forse più interessante: quello che va dalla sua giovinezza fino ai primi anni Trenta, avendo come punto di arrivo la mostra retrospettiva realizzata a Palazzo Ferroni a Firenze nel 1932 insieme al grande scultore Arturo Martini. Un’artista che appena quindicenne, vero e proprio enfant prodige dell’arte italiana, frequentava Galileo Chini, Plinio Nomellini, Lorenzo Viani, Moses Levy, Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, Enrico Pea, nello stesso tempo portava avanti una riflessione sull’opera di Cézanne e apriva la sua parentesi futurista grazie al contatto con Marinetti e Giacomo Balla dove la lezione cubista viene reinterpretata secondo la linea toscana di Soffici e Rosai. 

Lo stesso Conti è poi uno dei protagonisti della costituzione del gruppo futurista fiorentino nel 1917. Il suo percorso artistico nel 1919 accoglie poi le istanze della metafisica mentre l’incontro con De Pisis e De Chirico coincide con la maturazione di un suo personale ritorno all’ordine dove la figura viene reinterpretata nel solco della tradizione pittorica del Quattrocento e del Seicento.

Una storia artistica raccontata grazie ad un percorso espositivo di oltre 100 dipinti tra cui 18 opere in prestito grazie alla collaborazione della Fondazione Primo Conti di Fiesole, ma anche materiale documentario inedito e fotografie d’epoca.

Tra le opere in mostra più significative un autoritratto di Primo Conti appena  undicenne, poi Dimostrazione interventista del 1915, la Cocomeraia del 1917 e il ritratto di Pirandello fissato con maestria in una tela a Viareggio nel 1928. “Questa mostra è il frutto di un importante lavoro di ricerca – ha spiegato la curatrice Nadia Marchioni – in particolare intorno ai rapporti tra Primo Conti e i grandi personaggi della sua epoca tra Firenze e la Versilia. Un percorso che viene indagato anche attraverso la presentazione di fotografie e raro materiale documentario”.

La mostra è organizzata dal Comune di Seravezza assessorato alla Cultura insieme alla Fondazione Terre Medicee mentre il comitato scientifico è presieduto da Carlo Sisi, uno dei massimi esperti dell'arte italiana e toscana dell'Ottocento e del Novecento.

La mostra sarà aperta dal 9 luglio al 2 ottobre 20 tutti i giorni dalle 17 alle ore 24, sabato e domenica 10-30 – 12.30 e 17 – 24. Costo del biglietto 6 euro intero, 4 ridotto.

Informazioni: Fondazione Terre Medicee tel. 0584.757443, sito web: www.palazzomediceo.it e-mail: info@palazzomediceo.it

L’arte di Primo Conti, “enfant prodige” del Novecento
 
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