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All'aperto 25 e 26 marzo a Trivero (BI) | |
In occasione delle Giornate FAI di Primavera, sabato 25 e domenica 26 marzo 2017, in mostra a Trivero (Biella) il racconto dei due laboratori di Alek O. e Laura Pugno e l’opera Alzheimer Café, Trivero di Valentina Vetturi |
Alek O., Laura Pugno (in collaborazione con Diogene Lab, Torino) e Valentina Vetturi hanno lavorato a stretto contatto con la comunità di Trivero tramite laboratori, workshop e incontri, all’interno del progetto ALL’APERTO di Fondazione Zegna. Laura Pugno, che a Trivero è nata, ha proseguito la propria indagine sul tema del paesaggio svolgendo un workshop con gli studenti delle terze medie, dal titolo Ci vediamo in centro perché, come scrive l’artista, “non capita spesso di trovare un Comune composto da 37 frazioni. Di fronte a una situazione così dispersa, è interessante chiedersi qual è l’immagine che i ragazzi hanno del proprio paese”. Il risultato di questa mappatura, volta a individuare luoghi inediti d’aggregazione e incontro, è un libro d’artista contenente tutte le “cartoline” elaborate dagli studenti. Alek O. ha condotto il laboratorio Anche se è bello, porta l'ombrello! con alcune classi della prima media, utilizzando semplici materiali di riciclo per realizzare una grande composizione collettiva, tra tangram e mosaico. Facendo ricorso a oggetti “vissuti”, con una propria storia personale, l’artista ha invitato i ragazzi a sfruttare le proprie capacità manuali e a “dimenticare la funzione dell’oggetto iniziale per concentrarsi sulla varietà dei colori e dei pattern”. Valentina Vetturi ha realizzato una nuova tappa di Alzheimer Café, un ciclo di lavori (Alzheimer Café I, Kunsthalle Göppingen, 2014; Alzheimer Café II, Museo MAXXI, Roma, 2015) che indaga le relazioni tra ricordo e suono. L’opera, che rimarrà esposta nel giardino di Casa Zegna, nasce da una collezione di motivi cantati o accennati da persone affette da patologie neurologiche che colpiscono la memoria. A Trivero, in particolare, l’artista ha raccolto le voci dei pazienti del locale Centro Alzheimer, per poi rielaborarne le tracce: “Questi suoni privatissimi che in principio erano ricordi altrui, ora trasformati cuciti post prodotti resi pubblici, diventano dispositivo moltiplicatore di memorie per chi li ascolta oggi”. ALL’APERTO è patrocinato dal Comune di Trivero, dalla Provincia di Biella e dalla Regione Piemonte. Trivero . sabato 25 e domenica 26 marzo 2017, ore 10.00 -18.00 Casa Zegna, via Marconi 23, Trivero (BI) Fondazione Zegna ALL’APERTO FONDAZIONE ZEGNA photo: Lorenzo Palmieri
Vive e lavora a Milano. Utilizza spesso oggetti d’uso quotidiano, segnati dal passaggio del tempo, trasformandoli in composizioni astratte e rigorose, in forma di pittura, ricamo, tessitura, installazioni. Tra le sue mostre più recenti: La seconda volta, a cura di Cristiana Perrella, 16a Quadriennale d’Arte, Roma (2016); Time Goes By So Slowly, Jeanine Hofland, Amsterdam (2016); Ennesima, a cura di Vincenzo de Bellis, Triennale di Milano (2015); Art Situacions III, a cura di Vicente Todoli, Maria de Corral, Lorena Martinez, Ilaria Gianni, Genova, Madrid (2015); Le regole del gioco, a cura di Luca Lo Pinto, Studio Castiglioni, Milano (2015) Frieze Focus, Londra (2014); If There is a Last Summer Morning, Frutta, Roma (2014). LAURA PUGNO (1975, Trivero, Biella) Vive e lavora a Torino. La sua ricerca si muove attraverso l’utilizzo di differenti media, dal disegno al video, dalla fotografia alla scultura, per indagare il tema della visione, intesa come esperienza culturalmente condizionata. Recentemente ha esposto presso Biennale del Disegno di Rimini (2016); Museo del Territorio Biellese (2015); MART, Rovereto (2014); Galleria Alberto Peola, Torino (2014); MAN, Nuoro (2013); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Torino (2012). Ha partecipato alle residenze di CARS, Omegna (2013); Dolomiti Contemporanee, Belluno (2011); Fondazione Spinola Banna, Poirino (2008). È impegnata in Progetto Diogene c/o e dal 2004 è docente presso l’Istituto Europeo di Design a Torino. VALENTINA VETTURI (1979, Reggio Calabria) Vive e lavora tra Bari, Bruxelles e Ginevra. Intrecciando memoria, scrittura e performatività, le sue opere si compongono attraverso lunghi processi e coinvolgono frammenti di realtà apparentemente molto diversi. È tra i partecipanti alla 16a Quadriennale di Roma (nella sezione De Rerum Rurale, a cura di Matteo Lucchetti) e artista in residenza presso l’Istituto di Cultura Italiana di Stoccolma.
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