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Auguste Rodin (1840 – 1917) | |
Al Museo civico di Santa Caterina, dal 24 febbraio al 3 giugno 2018, saranno riunite una ottantina di opere – compresi i capolavori fondamentali – di Auguste Rodin. In un opportuno confronto tra sculture, anche di grandi dimensioni, e disegni. |
Ma il bacio di Rodin è : "un'immagine che presenta contenuti di natura sessuale"? Treviso è stata scelta dal Musée Rodin di Parigi per accogliere la mostra conclusiva delle Celebrazioni per il primo centenario della scomparsa di Auguste Rodin (1840 – 1917), completando così il programma di grandi esposizioni che quest’anno ha già coinvolto tra gli altri il Grand Palais a Parigi e il Metropolitan a New York. Mostra, quella nel Museo di Santa Caterina, promossa dal Comune di Treviso e da Linea d’ombra, che la produce e organizza, e che vedrà l’apertura delle prenotazioni fissata per lunedì 6 novembre. Al di là del rapporto di particolare stima che il museo parigino nutre nei confronti di Marco Goldin, a pesare su questa scelta ha contribuito il fatto che Treviso sia la città di Arturo Martini, il gigante della scultura italiana, e non solo, del Novecento, artista che guardò con interesse anche al grande maestro d’oltralpe. In Santa Caterina, che per l’occasione aprirà gli spazi integralmente restaurati della sala ipogea, intitolata a Giovanni Barbisan, saranno riunite una ottantina di opere – compresi i capolavori fondamentali – di Auguste Rodin. In un opportuno confronto tra sculture, anche di grandi dimensioni, e disegni. Perché, com’è noto, Rodin iniziò il suo percorso artistico proprio frequentando la Petite Ècole, dove studiò disegno e pittura, avvicinandosi solo successivamente alla scultura. In accordo con il Musée Rodin, Marco Goldin ha selezionato per questa grande rassegna 50 sculture e 30 opere su carta. A essere rappresentate al Santa Caterina sono tutte le tappe del percorso artistico dello scultore, percorso che mette in evidenza il suo fortissimo interesse per Michelangelo e per la scultura rinascimentale italiana. Così come la capacità di Rodin di trasformare la materia, rendendo morbido, sensuale, vibrante il marmo non meno che il bronzo. Come documenterà anche il catalogo-monografia che, interamente scritto da Goldin, accompagnerà la mostra. Il confronto con Arturo Martini rientra a pieno titolo nel progetto che il curatore ha messo a punto per questo importantissimo evento. Prenotazione:Facoltativa |
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