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Domenica gratuita nei musei di Benevento | |
Domenica 6 Gennaio oltre 480 tra musei, siti archeologici e monumenti in tutta Italia accoglieranno liberamente cittadini e turisti, tra questi due interessanti siti in provincia di Benevento. |
Teatro romano di BeneventoDatabile tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C., sorge nella zona occidentale della città antica. Il monumento, la cui cavea misura circa 98 metri di diametro, è costruito in opera cementizia con paramenti in blocchi di pietra calcarea e in laterizio. Le gradinate e la frons scenae erano rivestite in marmo, così come lastre marmoree e stucchi, ancora parzialmente conservati, decoravano le aulae, i due ampi ambienti che, attraverso corridoi (parodoi), immettono nell'orchestra. La cavea, a pianta semicircolare, è realizzata su sostruzioni e presenta tre ordini: tuscanico, ionico e corinzio. Di questi si conserva solo l'ordine inferiore, costituito da venticinque arcate su pilastri con semicolonne tuscaniche. Informazioni: Ingresso: 2,00 € (gratuito domenica 6 gennaio 2019) Museo archeologico nazionale del Sannio CaudinoIl Museo, realizzato all'interno del Castello di Montesarchio, è dedicato alla storia della Valle Caudina e alle testimonianze archeologiche dei centri più importanti: Caudium (Montesarchio), Saticula (Sant’Agata de’ Goti), Telesia (San Salvatore Telesino). Dalla ricostruzione del paesaggio in età preistorica, con l’esposizione di reperti rinvenuti in varie località, all’ampia sezione dedicata al sito di Caudium, l’attuale Montesarchio. In ordine cronologico sono esposti alcuni corredi delle necropoli caudine, databili tra la metà dell’VIII e il III secolo a.C., che testimoniano la ricchezza e la complessità della storia sito, interessato da intensi scambi commerciali con le città greche della costa e il mondo etrusco-campano. Di particolare interesse sono i numerosi vasi figurati di produzione attica e italiota – soprattutto crateri - rinvenuti in tombe risalenti al V-IV secolo a.C., tra le opere più importanti è lo splendido Cratere di Assteas. L’ultima parte del percorso di visita è dedicata agli altri due importanti centri del Sannio caudino: Saticula (Sant’Agata dei Goti) e Telesia (S. Salvatore Telesino), di cui si espongono materiali provenienti dalle ricche necropoli. Il Castello fu realizzato in epoca normanna, la sua presenza è documentata per la prima volta nello statuto di Federico II del 1241-1246. Della originaria struttura medievale si conservano integre solo le fortificazioni esterne databili all'epoca aragonese e ambienti ipogei utilizzati come cisterne, poi fu oggetto di continui rifacimenti, dall’abbandono come residenza dai d’Avalos, che costruirono un palazzo baronale al centro del paese; alla seconda metà del Cinquecento, quando il castello subì un notevole degrado, fino alla metà dell’Ottocento, in quest'epoca furono costruiti, obliterando gran parte delle preesistenze di epoca medievale, due diversi corpi di fabbrica per la destinazione dell'edificio a prigione del Regno di Napoli, dopo la seconda guerra mondiale, chiuso il carcere borbonico, il castello ospitò un istituto per l’educazione degli orfani "Mater Orphanorum", attivo fino alla fine degli anni '80 del secolo scorso. Informazioni: Ingresso: gratuito |
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