Rosaria Schifani, vedova dell\'agente di scorta Vito L'opera di Letizia Battaglia al Museo San Domenico di Forlì
Il Museo Civico San Domenico di Forlì ospita dal 18 ottobre 2025 all'11 gennaio 2026 la retrospettiva dedicata a Letizia Battaglia. L'esposizione, curata da Walter Guadagnini, presenta oltre 200 fotografie che documentano cinquant'anni di attività.
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L'esposizione LETIZIA BATTAGLIA. L'opera: 1970-2020 nasce dalla collaborazione tra CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia e il museo Jeu de Paume di Parigi, con il coinvolgimento dell'Archivio Letizia Battaglia. L'organizzazione è affidata alla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì.

Walter Guadagnini, curatore della mostra, ha curato un percorso che esplora l'intero arco creativo della fotografa attraverso immagini, libri, giornali e riviste provenienti dal suo archivio, testimoniando la varietà dei suoi interessi e la costanza del suo impegno civile.

Per l'appuntamento forlivese, il progetto originale è stato aggiornato e arricchito con alcune fotografie inedite, 22 riviste con cui Battaglia ha collaborato (in alcuni casi come fondatrice ed editrice), e un docufilm sulla sua vita.

Oltre la fotografia professionale

Il lavoro di Letizia Battaglia sfugge a una classificazione puramente fotografica. Come evidenzia Walter Guadagnini nel catalogo, si tratta di "una fotografia d'azione, che nasce però prima di tutto dal binomio parola e immagine". Le sue immagini non prevedono ambiguità interpretative e si pensano sempre unite al testo, per raggiungere chi guarda nella via più diretta possibile.

Il percorso artistico

L'attività di Letizia Battaglia prende avvio tra Palermo e Milano nei primi anni Settanta, quando realizza reportages sull'evoluzione dei costumi per diverse riviste italiane. Per queste testate scriveva i testi e realizzava le fotografie, in una sintesi perfetta tra parola e immagine.

Il 1974 segna il ritorno definitivo a Palermo, sua città natale, dove inizia la collaborazione con il quotidiano L'Ora. Questo periodo, il più celebre della sua carriera, è caratterizzato dalle fotografie sui tragici eventi di mafia che insanguinano il capoluogo siciliano per oltre un decennio.

Quelle immagini, divenute drammaticamente celebri, uniscono cronaca e denuncia in una coraggiosa interpretazione del lavoro di fotoreporter, realizzata da una donna in un ambiente prevalentemente maschile.

La Sicilia nelle sue contraddizioni

La mostra non si limita agli scatti che hanno reso Letizia Battaglia famosa nel mondo, ma illumina il suo desiderio di ritrarre Palermo e la Sicilia in tutta la loro complessità. La fotografa documenta e racconta miseria e nobiltà, la bellezza dei volti, le tradizioni e le feste religiose, fino a restituire un importante resoconto della vita in un ospedale psichiatrico.

Le sue immagini trascendono la dimensione della cronaca quotidiana per diventare icone e simboli di un territorio segnato e orgoglioso, ricco di contraddizioni, dove violenza e grazia convivono, così come dolore e struggente vitalità.

Il riconoscimento internazionale

Il 1985 rappresenta una svolta con l'assegnazione del prestigioso premio di fotografia umanista W. Eugene Smith. Da quel momento, Letizia Battaglia amplia i suoi orizzonti – dall'Unione Sovietica agli Stati Uniti, dalla Turchia all'Islanda – conservando però intatta la propria poetica.

Come lei stessa la descrive: "La fotografia diventa o, meglio, è la vita raccontata: m'infilo in una fotografia che è il mondo, cioè, io divento il mondo e il mondo diventa me".

Dalla fotografia alla politica

A partire dalla metà degli anni Ottanta, l'attività fotografica si intreccia con l'impegno politico diretto: assessore nella giunta di rinnovamento di Leoluca Orlando, consigliere regionale, fondatrice di riviste e di una casa editrice. Nel 2017 dà vita al Centro Internazionale di Fotografia nei Cantieri Culturali alla Zisa, tutti impegni che arricchiscono la lettura della sua storia e produzione.

La scomparsa avviene a Palermo il 13 aprile 2022. Il patrimonio lasciato dalla sua opera fa ormai parte della storia della fotografia e della società italiana.

Il legame con Forlì

Il Museo Civico San Domenico ricostruisce e presenta al pubblico gli indimenticabili scatti di questa rigorosa artista, che già in passato aveva stabilito un legame con Forlì e le sue attività culturali.

L'esposizione si inserisce nell'impegno decennale della Fondazione sulle mostre fotografiche e rappresenta la seconda collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, dopo la retrospettiva del 2023 dedicata all'americana Eve Arnold, altra straordinaria interprete del Novecento e testimone di uno sguardo femminile forte e consapevole.

Gli appuntamenti culturali

Il calendario della mostra prevede visite guidate ogni venerdì (31 ottobre, 14 e 28 novembre, 12 e 26 dicembre, 6 e 9 gennaio) alle ore 17.00, al costo di 5,00 euro oltre al biglietto di ingresso, senza necessità di prenotazione.

Particolarmente ricco il programma di conferenze, tutte moderate dal curatore Walter Guadagnini con inizio alle ore 17.30 presso il complesso museale:

Martedì 28 ottobre - "Letizia Battaglia: sempre in cerca di vita"
Interviene Sabrina Pisu, giornalista autrice di "Mi prendo il mondo ovunque sia" (Einaudi 2019) su e con Letizia Battaglia, e de "Il mio silenzio è una stella. Vita di Francesca Morvillo, giudice innamorata di giustizia" (Einaudi 2024).

Venerdì 21 novembre - "L'eredità del coraggio: gli archivi di Letizia Battaglia e Oriana Fallaci"
Dialogo tra Marta Sollima, nipote di Letizia Battaglia e vicepresidente dell'archivio a lei dedicato, ed Edoardo Perazzi, nipote ed erede universale di Oriana Fallaci, curatore e direttore dell'archivio omonimo.

Venerdì 5 dicembre - "Letizia Battaglia. L'immagine come prova"
Interviene Marzia Sabella, magistrata italiana nota per la carriera presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Procuratrice aggiunta dal 2017, nel 2022 è stata reggente della Procura di Palermo. Ha contribuito alla cattura di latitanti come Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro.

Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Le attività didattiche

La mostra è al centro di un articolato programma educativo rivolto a scuole e famiglie. I percorsi, progettati in collaborazione con Arteco, sono strutturati secondo le metodologie del learning by doing, dell'active learning e dell'empowered peer education. Sono previsti itinerari tematici per ogni ordine scolastico e visite gioco per bambini.

Il volume

La mostra è accompagnata da un volume monografico pubblicato da Dario Cimorelli Editore (formato 23 x 28 cm, 264 pagine, cartonato, edizione bilingue italiano/inglese, 38 euro). Il libro rivela il percorso della fotografa dai suoi esordi a Milano negli anni '70 fino alla morte nel 2022, attraverso circa 200 stampe originali e moderne che documentano la straordinaria capacità di Letizia Battaglia di mostrare al mondo con passione ardente ogni aspetto della realtà, dal più spaventoso al più poetico.


LETIZIA BATTAGLIA. L'opera: 1970-2020

Date: 18 ottobre 2025 - 11 gennaio 2026
Sede: Museo Civico San Domenico, Forlì

A cura di: Walter Guadagnini

Produzione: CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Jeu de Paume Parigi
Collaborazione: Archivio Letizia Battaglia
Organizzazione: Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Comune di Forlì

Visite guidate: venerdì ore 17.00 (5 euro + biglietto)

Conferenze: 28 ottobre, 21 novembre, 5 dicembre (ore 17.30, ingresso libero)

Catalogo: Dario Cimorelli Editore, 38 euro

 
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