Padova Jazz Festival 2025 Padova Jazz Festival 2025
Torna il Padova Jazz Festival con la sua 27ª edizione. Dal 6 al 23 novembre 2025 la città veneta si trasforma nella capitale del jazz con concerti di stelle internazionali e talenti italiani in location storiche come Teatro Verdi e Caffè Pedrocchi.
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L'edizione 2025 del festival si svolge in collaborazione con l'Amministrazione comunale e l'Amministrazione regionale, con il contributo di Bosco Costruzioni e Volksbank e con il sostegno del Ministero della Cultura. Gli spettacoli animeranno location di grande prestigio storico e architettonico: il Teatro Verdi, la Sala dei Giganti al Liviano, il Caffè Pedrocchi, il Centro Culturale Altinate/San Gaetano, la Nuova Sant'Agnese (Fondazione Peruzzo) e le aule dell'Università degli Studi di Padova.

Black Music Matters: i tre protagonisti del Teatro Verdi

Il palcoscenico più prestigioso del festival, il Teatro Verdi, ospiterà tre serate con artisti di assoluto livello internazionale, tutti legati alla tradizione afroamericana ma con interpretazioni personali e innovative.

Il 20 novembre arriva Stanley Clarke, leggenda vivente del basso elettrico. Clarke è stato il primo bassista jazz elettrico a raggiungere vendite da disco d'oro, trasformando il suo strumento in uno strumento solista e diventando una vera e propria superstar a partire dagli anni della fusion jazz-rock, genere del quale è stato pioniere. Con la sua Stanley Clarke Band, il musicista continuerà a proporre quella joie de vivre caratterizzata da progressioni cinetiche inarrestabili e virtuosismi da autentico bass hero. L'esibizione è un'esclusiva nazionale.

La sera successiva, il 21 novembre, sarà la volta di Camilla George, sassofonista britannico-nigeriana che rappresenta la nuova generazione del jazz impegnato. La sua musica fonde afrofuturismo e jazz in una miscela ipnotizzante, utilizzando il linguaggio musicale come veicolo per messaggi culturalmente rilevanti. George esibisce con fermezza la sua identità nigeriana, riflettendo attraverso la musica sulla storia e la cultura africane.

Il 22 novembre chiude la serie Cécile McLorin Salvant, una delle voci più importanti della sua generazione. Profondamente legata alla matrice afroamericana, Salvant propone una visione personale della black music dove jazz, vaudeville, blues e folk si intrecciano in modo inscindibile. La cantante ha l'abilità di ripescare repertori dimenticati e di affrontare temi forti che permettono alla sua voce di esprimere tutta la sua intensità interpretativa. Sul palco con lei ci saranno Mathis Picard al pianoforte, Yasushi Nakamura al contrabbasso e Kyle Poole alla batteria.

Cuba a Padova: i maestri del latin jazz

La settimana centrale del festival sarà dedicata alla musica cubana, con due concerti nella monumentale Sala dei Giganti al Liviano che vedranno protagonisti due dei più grandi pianisti della loro generazione.

Il 13 novembre sarà la volta di Alfredo Rodriguez, pianista che ha avuto come mentore nientemeno che Quincy Jones. Rodriguez è stato descritto come trascinante, carismatico e funambolico. Il suo stile pianistico rappresenta un'intensa fusione di spirito e tecnica, capace di far convivere la tradizione cubana con il linguaggio jazz. Si esibirà in trio con Panagiotis Andreou al basso e Michael Olivera alla batteria.

Il giorno dopo, 14 novembre, arriverà Roberto Fonseca, pianista che ha fatto la sua gavetta nel leggendario Buena Vista Social Club, dove rappresentava la forza giovane al fianco dei grandi maestri della musica cubana. Nelle sue produzioni da leader, Fonseca sovrappone ritmi afro-cubani, jazz e sonorità delle metropoli occidentali, creando un sound unico e riconoscibile. A Padova si esibirà in quartetto con Felipe Cabrera al contrabbasso, Andres Coayo alle percussioni e Ruly Herrera alla batteria.

Il nuovo jazz italiano: Matteo Paggi

Il 15 novembre il festival cambia scenario e si sposta nell'Aula Rostagni del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università degli Studi di Padova per un concerto che celebra il nuovo jazz italiano. Protagonista sarà il giovanissimo trombonista Matteo Paggi, vincitore del premio Top Jazz 2025 come miglior "Nuovo Talento" e solista nei Fearless Five di Enrico Rava, formazione premiata come miglior "Formazione dell'anno" e per il miglior "Disco dell'anno".

Con il suo quintetto, formato da Lorenzo Simoni al sax, Vittorio Solimene al pianoforte, Andrea Grossi al contrabbasso ed elettronica e Andrea Carta alla batteria, Paggi presenterà il progetto "Giraffe", una proposta che crea una cornice jazz accogliendo influenze dal rock e dalla musica melodica, con risultati di notevole drammaturgia sonora e ritmica.

Tradizione e modernità: la prima settimana al Centro Culturale San Gaetano

La prima settimana del festival si svolgerà all'Auditorium Centro Culturale Altinate / San Gaetano, con concerti che alle ore 21 presenteranno gruppi capaci di coniugare tradizione jazzistica e modernità.

L'inaugurazione del 6 novembre è affidata al trio del pianista Uri Caine, figura di massimo rilievo della musica creativa statunitense. Con Mark Helias al contrabbasso e Ben Perowsky alla batteria, Caine si muove tra tradizione e avanguardia, con una propulsione jazz solidamente ancorata alla lezione post-bop ma caratterizzata da uno slancio ritmico e un'impronta sonora modernissima.

Il 7 novembre arriva Roberto Gatto, uno dei battezzati più rappresentativi del jazz italiano. Con il suo New Quartet, che include Alessandro Presti alla tromba, Alfonso Santimone a pianoforte e tastiere e Gabriele Evangelista al contrabbasso, Gatto propone una visione elastica e aperta del jazz, rispettosa delle radici ma attenta all'innovazione.

L'8 novembre sarà la volta di Max Ionata, sassofonista tenorista dalla voce potente e fluida, punto di riferimento della scena jazz italiana. Con gli Hammond Groovers (Daniele Cordisco alla chitarra, Antonio Caps all'organo Hammond ed Elio Coppola alla batteria), Ionata presenterà "Four Groovin' One", un progetto che si allaccia alle storiche e seducenti sonorità dell'hard bop con organo, coniugando freschezza e tradizione.

Matinée domenicali al Caffè Pedrocchi

Ogni domenica mattina alle ore 11:30, la Sala Rossini del Caffè Pedrocchi ospiterà concerti che utilizzano il jazz come punto di partenza per esplorazioni stilistiche più ampie.

Il 9 novembre il duo formato da Roberto Taufic (chitarra e voce) e Fausto Beccalossi (fisarmonica e voce) proporrà un concerto acustico che restituisce con eleganza jazzistica le vibrazioni delle culture musicali dei loro luoghi di origine: il Brasile e l'Italia.

Il 16 novembre la cantante italo-francese Sara Longo e il contrabbassista e polistrumentista Alvise Seggi presenteranno "Mystery Tour – Beatles in Jazz", un omaggio intimistico alla musica dei Beatles con incursioni nei repertori di Carla Bley, Mercedes Sosa e Count Basie, alternando blues del Mississippi e swing mediterraneo.

Il 23 novembre, in chiusura di festival, il trio Accordi Disaccordi (Alessandro Di Virgilio alla chitarra solista, Dario Berlucchi alla chitarra ritmica e Dario Scopesi al contrabbasso) proporrà la loro personale interpretazione del manouche, dove il gipsy jazz di Django Reinhardt si fonde con melodie mediterranee, ritmi latini e l'energia del rock, grazie anche all'uso di chitarre elettriche e sintetizzatori.

Pomeriggi per orecchie curiose alla Nuova Sant'Agnese

L'ultimo fine settimana del festival prevede concerti pomeridiani alla Nuova Sant'Agnese (Fondazione Peruzzo) che precederanno i grandi appuntamenti serali al Teatro Verdi.

Il 20 novembre alle ore 18:30 la cantante Mafalda Minnozzi e il chitarrista Paul Ricci proporranno "Meu Rio", un omaggio alla città di Rio de Janeiro dove l'eclettico virtuosismo del jazz trova equilibrio con la sensibilità cosmopolita della world music, integrando melodramma italiano, cabaret francese e bossa nova brasiliana.

Il 21 novembre sempre alle 18:30 i Pericopes presenteranno il loro "Good Morning Tour", un crossover jazz che mescola sonorità post-rock, prog ed elettronica. Il trio formato da Emi Vernizzi (sax tenore ed elettronica), Claudio Vignali (pianoforte, pianoforte elettrico ed elettronica) e Ruben Bellavia (batteria) lavora sulla scrittura ma si abbandona anche all'improvvisazione, creando quello che suona come un romanzo di fantascienza tradotto in musica.

Il 22 novembre alle 18:30 il trio italo-danese formato da Antonio Zambrini al pianoforte, Jesper Bodilsen al contrabbasso e Martin Maretti Andersen alla batteria presenterà "Quietly", il loro progetto più recente caratterizzato da un suono unico traboccante di malinconia e nostalgia.

Jazz anche da vedere: mostre e happening

Il Padova Jazz Festival 2025 non è solo musica da ascoltare ma anche da vedere. Il programma include infatti diversi appuntamenti dedicati alle arti visive.

Il 12 novembre alle ore 20:45 alla Nuova Sant'Agnese (Fondazione Peruzzo) si terrà "Inquadratura di composizioni", concerto multimediale che vedrà protagonisti il pianista Emanuele Sartoris e il fotografo Roberto Cifarelli, con immagini, voci e rumori che si integrano con la musica dal vivo.

Dal 21 ottobre al 23 novembre la Sala Verde del Caffè Pedrocchi ospiterà "Jazz Notes", mostra fotografica di Giuseppe Cardoni a ingresso gratuito.

Dal 30 ottobre al 30 novembre le Scuderie di Palazzo Moroni accoglieranno "Live Jazz. Antologia fotografica 1975-2025", mostra antologica del fotografo Michele Giotto con scatti che coprono cinquant'anni di dedizione all'iconografia jazzistica. Anche questa mostra sarà a ingresso gratuito.

Dal 5 al 9 novembre alle ore 18:30 alla Nuova Sant'Agnese (Fondazione Peruzzo), Anna Piratti creerà "Toys?", un happening di arte partecipativa a ingresso gratuito.

Padova Jazz Festival 2025

Informazioni pratiche

I biglietti per i concerti al Teatro Verdi sono disponibili online su www.teatrostabileveneto.it e presso la biglietteria del Teatro Verdi.

Per i concerti presso l'Università degli Studi di Padova, il Centro Culturale San Gaetano, la Sala dei Giganti, la Sala Rossini e il Ridotto del Teatro Verdi, le prevendite sono disponibili online su www.padovajazz.com.

Per informazioni: Associazione Culturale Miles Via Montecchia 22 A, 35030 Selvazzano (PD) Tel.: 347 7580904 e-mail: info@padovajazz.com web: www.padovajazz.com

La direzione artistica è affidata a Gabriella Piccolo Casiraghi, mentre la consulenza artistica è curata da Daniele Cecchini.

 
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