Paolo Conte Squirrel, Uomo-Circo, 1974 Asti celebra Paolo Conte pittore: 143 opere a Palazzo Mazzetti dal 5 novembre
L'anima pittorica di Paolo Conte in mostra ad Asti. Palazzo Mazzetti presenta dal 5 novembre oltre 140 opere che raccontano la passione per il disegno del celebre cantautore, un vizio più antico di quello per la musica, come dice lui stesso.
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Palazzo Mazzetti di Asti presenta dal 5 novembre una mostra inedita e dal grande fascino: "PAOLO CONTE. Original", la prima grande mostra dedicata al grande poeta, cantautore e compositore italiano e alla sua espressione artistica nata ancora prima della musica: la pittura.

L'iniziativa è promossa dalla Fondazione Asti Musei e Arthemisia e rappresenta la più ampia esposizione mai dedicata in Italia e all'estero a Paolo Conte, con un focus particolare sulla sua produzione artistica visiva, meno conosciuta al grande pubblico ma non per questo meno significativa.

Un vizio più antico della musica

"Il disegno è uno dei miei due vizi capitali, più antico di quello per la musica e le canzoni". Con queste parole Paolo Conte descrive il suo rapporto con la pittura, una passione coltivata per tutta la vita in modo riservato, parallela alla carriera musicale che lo ha reso celebre in tutto il mondo.

La mostra offre un'occasione unica per scoprire il lato più intimo e inedito di un artista che ha fatto della libertà espressiva il suo segno distintivo, rivelando come la stessa sensibilità che permea le sue canzoni si manifesti anche attraverso il segno grafico e il colore.

Icona della canzone d'autore

Paolo Conte è riconosciuto come uno degli artisti più amati del nostro tempo, icona indiscussa della storia della canzone d'autore italiana. La sua musica ha conquistato i più prestigiosi palcoscenici internazionali: dal Blue Note di New York alla Philharmonie Berlin, dall'Olympia di Parigi al Teatro alla Scala di Milano.

Il tratto distintivo del suo lavoro, sia musicale che visivo, risiede in uno stile unico, inconfondibile, fedele solo a se stesso. Che si tratti della sua musica o dei versi delle sue canzoni o dei suoi disegni, alla base del suo processo creativo c'è questa riconoscibilità immediata.

Settant'anni di lavori su carta

L'esposizione presenta 143 lavori su carta, eseguiti con tecniche diverse e in un arco di tempo di quasi settant'anni. Una produzione costante e continuativa che testimonia come Paolo Conte si sia formato come pittore e disegnatore, mantenendo viva questa pratica artistica attraverso i decenni.

Il percorso espositivo di Paolo Conte nel mondo dell'arte visiva è cominciato pubblicamente nel 2000 con l'esposizione al Barbican Hall di Londra, proseguita poi in diverse città italiane fino al 2007. Nel 2023 arriva il riconoscimento più prestigioso: l'invito a esporre alla Galleria degli Uffizi, che conferma il suo legame profondo con l'immagine e la qualità della sua ricerca artistica.

I suoi lavori conducono lo spettatore al centro stesso della sua poetica: elegante, malinconica, jazzata e ironica. Le stesse qualità che caratterizzano le sue canzoni si ritrovano nei disegni, creando un universo espressivo coerente e riconoscibile.

Dal jazz di Higginbotham alle tavole di Razmataz

Tra le opere esposte figurano lavori mai mostrati prima al pubblico. Tra questi spicca Higginbotham del 1957, realizzata a tempera e inchiostro e dedicata a uno dei primi grandi trombonisti jazz. Un'opera che testimonia la passione di lunga data di Conte per il jazz, genere musicale che ha profondamente influenzato la sua produzione sia musicale che visiva.

Un nucleo particolarmente importante della mostra è rappresentato dalla selezione di tavole tratte dalle oltre 1800 di Razmataz, l'opera interamente scritta, musicata e disegnata da Paolo Conte. Razmataz è ambientata nella Parigi vitale e autunnale degli anni Venti e celebra – dietro la misteriosa scomparsa di una ballerina – l'attesa e l'arrivo in Europa della bellezza della giovane musica americana, il jazz.

Razmataz dimostra la capacità di Paolo Conte di fissare sulla carta atmosfere e personaggi, con una libertà formale che richiama le avanguardie del primo Novecento. Come afferma lo stesso artista, si tratta di "un periodo carico per me di sensualità, di una immediata danzabilità che lo contraddistingue".

Omaggio alla cultura su cartoncino nero

La terza sezione dell'esposizione comprende opere realizzate su cartoncino nero. In questi lavori Paolo Conte si affida alla suggestione delle linee e dei colori per costruire un omaggio garbato, talvolta venato di ironia, alla musica classica, al jazz, alla letteratura, all'arte.

Il supporto scuro del cartoncino nero permette ai colori di emergere con particolare intensità, creando effetti visivi che giocano con il contrasto e la luminosità in modo originale.

Lo sguardo autentico del Maestro

Una caratteristica peculiare della mostra riguarda il percorso espositivo: le opere si susseguono secondo una scelta scrupolosa e sorprendente, espressione del suo universo poetico assolutamente singolare.

Questo allestimento particolare non poteva che avvenire sotto la guida stessa del Maestro Paolo Conte, con il suo sguardo autentico, inimitabile, original. Una sola indicazione è stata data dal Maestro: "Lasciare al pubblico – riprendendo le sue parole – la possibilità di immaginare con libertà massima".

Il visitatore è quindi invitato a costruire il proprio percorso interpretativo, a creare connessioni personali tra le opere, a lasciarsi guidare dalle suggestioni senza imposizioni di lettura predefinite. Un approccio che rispecchia la filosofia artistica di Conte, basata sulla libertà e sull'autenticità.

Un'opportunità rara

La mostra rappresenta un'opportunità rara per scoprire il lato più visivo e nascosto di un artista immenso. Per chi conosce Paolo Conte attraverso la sua musica, l'esposizione offre chiavi di lettura nuove per comprendere il suo universo creativo. Per chi già apprezza la sua produzione visiva, si tratta di un'occasione per vedere riunito un corpus significativo di opere, alcune delle quali inedite.

Istituzioni e sostegno

Il progetto espositivo ha ricevuto il contributo del Ministero della Cultura - Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali e vede la collaborazione di numerosi enti e istituzioni.

La mostra è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dalla Città di Asti. La collaborazione con Arthemisia si affianca a quella della Fondazione Egle e Paolo Conte e di REA Edizioni Musicali. La Fondazione CRT ha fornito il proprio contributo, mentre la Provincia di Asti ha concesso il patrocinio.

La curatela è affidata a Manuela Furnari, saggista e autrice dei più importanti testi critici sull'opera di Paolo Conte, garanzia di competenza specifica e di profonda conoscenza dell'universo artistico del Maestro.

La Banca di Asti sostiene l'iniziativa come sponsor, mentre La Stampa è media partner dell'evento.

Paolo Conte Danza cinese vestita, 2000 Tempera e tecnica mista su carta, 29,5x21 cm

Informazioni pratiche

PAOLO CONTE. Original

Sede: Palazzo Mazzetti, Asti

Inaugurazione: 5 novembre 2025

Numero opere: 143 lavori su carta

Periodo coperto: quasi settant'anni di produzione

Promossa da: Fondazione Asti Musei Arthemisia

Realizzata da: Fondazione Asti Musei Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Regione Piemonte Città di Asti

Collaborazioni: Arthemisia Fondazione Egle e Paolo Conte REA Edizioni Musicali

Contributi: Ministero della Cultura - Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali Fondazione CRT

Patrocinio: Provincia di Asti

Cura: Manuela Furnari

Sponsor: Banca di Asti

Media partner: La Stampa


 
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