Festival della Mente 2019 Festival della Mente 2019
La XVI edizione si terrà dal 30 agosto al 1 settembre, a Sarzana; 40 gli incontri in programma ai quali si aggiungono 20 eventi ideati appositamente per bambini e ragazzi e 6 workshop didattici.
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Festival della Mente 2019

Il Festival della Mente è il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana con la direzione di Benedetta Marietti. La XVI edizione si terrà dal 30 agosto al 1 settembre, a Sarzana (www.festivaldellamente.it).

40 gli incontri in programma ai quali si aggiungono 20 eventi ideati appositamente per bambini e ragazzi e 6 workshop didattici nella sezione curata da Francesca Gianfranchi, un vero festival nel festival.

Un centinaio di ospiti italiani e internazionali in tre giornate indagheranno i cambiamenti, il fermento creativo e le speranze della società attraverso incontri, letture, spettacoli, laboratori e momenti di approfondimento culturale, rivolgendosi, con un linguaggio chiaro e comprensibile, al pubblico ampio e intergenerazionale che è da sempre la vera anima del festival.

Tema del 2019: il futuro.

«Il concetto di “futuro” è sempre stato importante e necessario per la mente umana – spiega Benedetta Marietti – ma acquista particolare significato in un’epoca come la nostra, densa di cambiamenti sociali, di trasformazioni tecnologiche e di incognite che gravano sul presente. Con il consueto approccio multidisciplinare, il festival si interroga sugli scenari possibili che ci attendono in campo scientifico e umanistico, senza però dimenticare che per guardare al domani bisogna conoscere il passato. E con la ferma convinzione che per immaginare il futuro che vogliamo è necessario creare e inventare una realtà nuova a partire dall’oggi. Spero che il festival, attraverso le voci competenti e appassionate dei relatori, riesca a trasmettere la convinzione che tutti noi possiamo e dobbiamo diventare “inventori del futuro”».

500 i volontari, di cui la maggior parte studenti che con passione e generosità contribuiscono a creare quel clima unico di festa che si respira nel centro storico di Sarzana durante il festival. Testimonianza del forte legame che la manifestazione ha creato con il territorio e della voglia di molti giovani di mettersi in gioco.

IL PROGRAMMA

Scienziati, umanisti e artisti esploreranno in 40 incontri il tema del futuro, fulcro di questa edizione.

Apre il festival la lezione inaugurale di Amalia Ercoli Finzi dal titolo “L’esplorazione spaziale: oggi, domani e…dopodomani”. L’ingegnere aerospaziale, che da oltre venticinque anni si occupa di dinamica del volo spaziale e progettazione di missioni spaziali, ha contribuito infatti alla realizzazione di satelliti e sonde per l’esplorazione planetaria e ricoperto incarichi presso l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Agenzia Spaziale Europea e l’International Astronautical Federation. Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per meriti scientifici, Ercoli Finzi ricorda che, per svelare i segreti di mondi tanto lontani da essere fino ad ora considerati irraggiungibili, servono una tecnologia esasperata, lunghi tempi di progettazione e realizzazione, finanziamenti ingenti, ma soprattutto menti visionarie. È fondamentale che le scelte future su dove e quando andare siano il frutto di uno sforzo collettivo, che non veda come protagonisti solo i paesi industrialmente avanzati.

IL FUTURO DELLA LETTERATURA, DELLA LINGUA E DELLE ARTI

Masha Gessen, una tra le più brillanti giornaliste della scena internazionale, firma del New Yorker e vincitrice del National Book Award 2017, racconta, in un dialogo con lo scrittore Wlodek Goldkorn, la nuova Russia, nazione che con un sorprendente rovesciamento è passata dall’essere il faro della sinistra internazionale a diventare il modello esemplare, in America e in Europa, del pensiero conservatore.

Come riuscire ad avere una storia d’amore durante un conflitto? Come scappare dalle bombe quando ci si ritrova orfani? Come sopportare le torture dei soldati? Il poeta e scrittore palestinese Mazen Maarouf, sul palco con lo scrittore Matteo Nucci, svela come si può fondere la quotidianità domestica con la spietata irrealtà della violenza bellica per tenersi a galla, per resistere nell’unico modo possibile: sognando, scherzando, immaginando il futuro.

Dalla Palestina a Israele: la scrittrice israeliana Dorit Rabinyan, in dialogo con lo scrittore Alessandro Zaccuri, riflette sui grandi ostacoli, tra cui il dialogo interreligioso, che si frappongono al raggiungimento della stabilità politica e all’interruzione della guerra fratricida tra Israele e Palestina. È possibile una convivenza pacifica tra popoli in guerra da generazioni? Quali sono le strade attualmente percorribili verso il domani?

Oggi la tecnologia è in continuo cambiamento: internet e i social media mutano nel profondo i nostri modi di comunicare e di pensare, con una velocità che la storia non ha mai conosciuto. Cosa significa questo per la lettura? È davvero a rischio estinzione o prenderà forme nuove? Lina Bolzoni, scrittrice e membro dell’Accademia dei Lincei e della British Academy, ricorda che – da Petrarca a Machiavelli, da Tasso a Montaigne – la lettura è un incontro personale, un dialogo con gli autori al di là delle barriere del tempo.

Il linguista Andrea Moro dimostra che le regole del linguaggio non sono convenzioni arbitrarie, ma sono legate all’architettura neurobiologica del cervello: non esistono quindi lingue migliori di altre, lingue musicali o lingue stonate, né l’essere umano vede il mondo diverso a seconda della lingua che parla, come se essa fosse un filtro per i sensi e i ragionamenti.

La poesia è il futuro della parola, perché è una parola che guarda sempre al futuro. Intorno a questa affermazione dialogano due tra le voci più riconoscibili dell’attuale letteratura italiana in versi, Antonella Anedda e Alessandro Fo, sollecitati dalle domande dello scrittore Alessandro Zaccuri.

La produzione artistica contemporanea si è polarizzata sempre più in un rapporto tra città e periferia. Ma alla luce delle recenti emergenze ambientali e della nuova ubiquità digitale, come si diversificano gli interventi e le pratiche artistiche? La storica dell’arte Ilaria Bonacossa e l’artista Massimo Bartolini indagano le trasformazioni in corso dell’attuale panorama culturale e produttivo.

Achille e Odisseo rappresentano, secondo gli antichi, due modelli caratteriali contrapposti: il primo spontaneo e diretto, il secondo ingannevole, prudente, dai pensieri tortuosi. Achille è costantemente gettato nel presente, Odisseo invece non smette mai di pianificare il futuro, osserva lo scrittore Matteo Nucci.

Al festival partecipa anche l’Atelier dell’Errore, un laboratorio di Arti visive e performative progettato dall’artista Luca Santiago Mora per i reparti di Neuropsichiatria infantile a Reggio Emilia e a Bergamo, che in questi anni si è rivelato valido complemento all’attività clinica. Mora accompagna sul palco del festival alcuni dei ragazzi che raccontano gli animali del futuro, i prototipi di una zoologia che noi non faremo in tempo a conoscere ma che, inesorabilmente, sono già in viaggio, direzione Terra.

IL FUTURO DELLA SCIENZA

L’Intelligenza Artificiale, anche se già presente nella nostra vita, pone alcune legittime preoccupazioni: l’uso dei dati, le possibili discriminazioni, l’allineamento ai valori umani, la trasparenza, la necessità di capire come l’IA prende decisioni, l’impatto sul mondo del lavoro. Francesca Rossi, global leader dell’Intelligenza Artificiale dell’IBM, sostiene che è nostra responsabilità progettare il futuro che vogliamo, identificando per l’IA linee guida etiche che la indirizzino in direzioni benefiche per gli individui, la società, e l’ambiente.

La scienziata Barbara Mazzolai, direttrice del Centro di MicroBioRobotica dell’IIT di Pontedera e nella classifica internazionale delle donne più geniali della robotica, ha inventato il plantoide, primo robot ispirato al mondo delle piante che potrà trovare impiego in numerosi ambiti, dall’esplorazione spaziale al monitoraggio dell’ambiente. A Sarzana racconta perché, per riuscire a immaginare un futuro ecosostenibile, è necessario che biologia e tecnologia procedano insieme nell’indagare i misteri della natura.

Ciò che mangiamo influenza la nostra salute: di questo la scienza è certa. Ma quale modello alimentare sia più efficace per restare sani e vivere a lungo è argomento di discussione e spesso di confusione; il chimico Dario Bressanini e la nutrizionista Lucilla Titta dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano mettono in guardia sulle bufale delle mode alimentari, che offrono soluzioni semplici, ma non poggiano su solide basi scientifiche.

Il neuropsichiatra e neuroscienziato Edward Bullmore dell’Università di Cambridge spiega il nesso esistente fra infiammazione e depressione, dimostrando come e perché l’infiammazione può rientrare tra le cause della depressione. Quali fattori di rischio conosciuti, come lo stress sociale, possono causare infiammazioni? In quale prospettiva futura si potranno utilizzare nuove medicine antinfiammatorie per il trattamento della depressione?

L’idea del male ha origini lontane, si è integrata con la storia dell’uomo sulla Terra, ma oggi, osserva Valter Tucci, direttore del laboratorio di genetica ed epigenetica del comportamento  dell’IIT, possediamo gli strumenti per trattare il male come un fenomeno biologico. Possiamo identificare porzioni specifiche di DNA che influenzano le nostre peggiori azioni: conoscere la biologia dei comportamenti è una delle priorità nel futuro della nostra specie.

Nel 1910 la squadra di Robert Falcon Scott salpò alla volta della baia di Ross al Polo Sud. Lo scrittore Filippo Tuena racconta il gruppo eterogeneo di esploratori - scienziati, biologi, geologi, chimici - che volevano non solo esplorare ghiacci vergini ma anche svelare i misteri, la fauna e la flora  che li abitavano. Quel gruppo era quanto di più moderno e futuribile potesse essere formato in quegli anni. “Alla ricerca dell’immortalità” è il titolo dell’incontro con lo scrittore, fotografo e regista Alberto Giuliani, che accompagna il pubblico in un viaggio nel futuro, alla scoperta della scienza che spera di vincere la morte: dagli astronauti della NASA che simulano la vita su Marte alla ricerca genomica in Cina, dai laboratori di crioconservazione umana e di clonazione ai padri della robotica umanoide.

IL FUTURO DELL’AMBIENTE

Il riscaldamento climatico, la deforestazione, l’urbanizzazione selvaggia e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse, alimentati dai nostri attuali modelli di sviluppo e di consumo, hanno già ridotto la biodiversità di un terzo. Il filosofo della scienza Telmo Pievani lancia una sfida: provare a immaginare come sarebbe la Terra senza la pervasiva presenza dell’uomo, per ritrovare la consapevolezza della nostra fragilità.

Fragments of Extinction è un progetto dell’artista interdisciplinare, compositore e ingegnere del suono David Monacchi, che sta conducendo una ricerca sul patrimonio dei suoni delle foreste primarie equatoriali. Raccoglie registrazioni che restituiscono, fissandolo nel tempo, il linguaggio sonoro di un pianeta che rotola verso la sesta estinzione, per accrescere la coscienza ecologica pubblica e sperare di salvare così quanti più ecosistemi possibili. L’incontro è completato dalla proiezione del film di Monacchi Dusk Chorus.

Nel corso della sua storia, il clima del nostro pianeta è passato attraverso grandi cambiamenti, alternando glaciazioni globali con epoche molto più calde, pur mantenendo una sostanziale stabilità che ha permesso la presenza della vita da almeno tre miliardi e mezzo di anni. Quali cambiamenti sono avvenuti in passato e come influiscono sull’ambiente naturale e sulla società? E soprattutto, quale tipo di clima ci aspettiamo nel futuro? Sul palco del festival, per proporre soluzioni a questi pressanti interrogativi, sale Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR. Qualche decina di anni fa il futuro era rappresentato dalla plastica, che ha velocemente sostituito i materiali tradizionali e ha contribuito in maniera decisiva a creare nuovi mercati, rivoluzionando il nostro modo di vivere e di consumare. Oggi, però, siamo tutti preoccupati per i problemi ambientali legati alla sua produzione, al suo utilizzo e al suo smaltimento: le bioplastiche possono rappresentare una soluzione efficace per il nostro futuro? Si confrontano sul tema il chimico Marco Ortenzi e il biologo Marco Parolini.

Negli ultimi decenni si osservano tendenze quali l’abbandono di milioni di ettari di aree rurali, problemi di inquinamento e di riscaldamento climatico, scarsa qualità e quantità delle risorse alimentari. È quindi necessaria, spiega il presidente del Comitato scientifico del Programma Mondiale della FAO sul patrimonio agricolo Mauro Agnoletti, una nuova visione che realizzi un equilibrio fra aree urbane e rurali, anche per far fronte alla crescita della popolazione. L’Italia può giocare un ruolo importante proponendo la propria cultura in materia di qualità dei prodotti agroalimentari e del patrimonio paesaggistico e ambientale.

IL FUTURO DELLA SOCIETÀ E DELL’INDIVIDUO

Il Festival della Mente indaga le questioni più attuali del presente e del futuro: non poteva mancare una riflessione sugli oltre 70 milioni di rifugiati e sfollati, che spesso si muovono insieme a migranti economici lungo rotte controllate da trafficanti o attraverso zone di conflitto. Povertà, ineguaglianze e cambiamenti climatici rendono la situazione ancora più complessa. Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati dal 2016, risponde agli interrogativi più pressanti: è possibile offrire soluzioni a questi fenomeni in modo concreto, organizzato e rispettoso del diritto internazionale? È possibile parlare di rifugiati senza che il discorso sia strumentalizzato dalla politica? Come rispondere agli esodi forzati di milioni di persone? La solidarietà esiste ancora?

Esattamente trent’anni fa cadeva il muro di Berlino e, sulle sue macerie, si è ingenuamente celebrata la “fine della storia”, con il trionfo delle democrazie liberali e del capitalismo, secondo un progresso ritenuto lineare e senza contraddizioni. Ma adesso ci sembra di sporgerci su una nuova frattura della storia, osserva il direttore del Censis Massimiliano Valerii. Quando la storia si rimette in moto riecheggia il clangore delle armi: come saremo in futuro, fra trent’anni?

Bertrand Badré, che è stato managing director della World Bank e chief financial officer del World Bank Group, sostiene che la finanza non è un nemico perché di per sé non è né buona né cattiva. È uno strumento, la più potente delle forze meccaniche che quando imbocca la strada sbagliata produce esiti rovinosi ma può avvantaggiare tutti se controllata e gestita con responsabilità.

Il sociologo Stefano Laffi spiega come si aiuta una generazione a riscrivere il futuro. Parlare con pessimismo della crisi provoca nei giovani paura, disincanto e cinismo; rifugiarsi nella celebrazione dei fasti antichi, di contro, non serve a nulla sul piano concreto. Che fare? Occorre rompere il ricatto del presente, imparare a immaginare, esercitare il possibile al posto dell’esistente.

L’architetto e ingegnere Carlo Ratti – considerato da Wired una delle 50 persone che cambieranno il mondo, copresidente del World Economic Forum Global Future Council su Città e Urbanizzazione e special advisor presso la Commissione Europea su digitale e smart cities – spiega la grande rivoluzione odierna nel campo dell’architettura e del design, che vede affermarsi sempre più un modello progettuale partecipativo e collaborativo con idee sviluppate dal basso, più che imposte dall’alto.

L’amore resiste al tempo e vorrebbe non morire mai. Ma l’amore che sa durare non è forse un amore impossibile? Lo psicoanalista Massimo Recalcati si inoltra nel labirinto della vita amorosa e indaga il miracolo dell’amore, il sentimento più misterioso di tutti.

Dalle moderne guerre di religione agli attuali rigurgiti fondamentalisti il dialogo tra le fedi si è sempre mostrato irto di difficoltà, ricorda il filosofo della religione Roberto Celada Ballanti. Oggi la multiculturalità impone relazioni tra etnie, visioni del mondo e religioni, determinando confronti – che spesso diventano scontri – e la globalizzazione ridisegna gli assetti planetari: occorre un paradigma

dialogico che superi il concetto di tolleranza, inadeguato a fronteggiare le sfide del terzo millennio. L’epistemologa Luigina Mortari sottolinea come, con il venire al mondo, siamo chiamati alla responsabilità ontologica di avere cura della vita. Poiché all’essere umano non è data sovranità sulla sua esperienza ma sempre è dipendente da altro, il prendersi a cuore la vita non può che attualizzarsi nell’avere cura di sé, degli altri e del mondo.

LA TRILOGIA

Attesissimi, come ogni anno, i tre appuntamenti con lo storico Alessandro Barbero, che chiude ciascuna delle serate del festival con le sue lezioni in Piazza Matteotti. Il ciclo quest’anno è dedicato alle rivolte popolari nel Medioevo, che hanno cambiato il corso della storia. Venerdì si parla dei Jacques, i contadini dell’Île-de-France, che, a metà del 1300, a causa delle continue disfatte che i nobili francesi riportavano nella guerra dei Cent’Anni, si ribellarono al dovere di mantenerli con il loro lavoro. Sabato è la volta dei Ciompi fiorentini, che nel 1378 occuparono le piazze della città per ribadire il loro diritto a essere coinvolti direttamente nel governo della città. Si chiude domenica con la rivolta dei contadini inglesi del 1381, gli ultimi a essere liberati, in Europa, dalla servitù della gleba.

EVENTI SERALI

Non esiste invenzione che non sia anche il frutto delle visioni che altri hanno avuto prima di noi: da Magellano a Mozart, da Gabriel García Márquez a Joseph Conrad, da Albert Einstein a Jimi Hendrix, ogni creazione nuova è il prodotto complesso delle intuizioni che l'hanno preceduta. È possibile trovare una curva che colleghi quei punti e indichi la traiettoria del futuro? Rispondono a questa domanda, in un incontro speciale pensato per il festival, Lorenzo Jovanotti e Paolo Giordano.

L’attore Umberto Orsini, che calca le scene da ormai sessant’anni e ha lavorato con Fellini, Visconti, Zeffirelli e Ronconi, pensa sempre al teatro come a un eterno presente, come a un futuro che si costruisce osando. È quanto spiega nel dialogo con lo scrittore Paolo Di Paolo, mentre ripercorre la sua carriera e pensa a come si crea il futuro in scena: nella scelta dei testi, nell’interpretazione, nel dialogo con la platea e nella costruzione del pubblico.

In anteprima per il pubblico del Festival della Mente, il regista Raphael Tobia Vogel porta in scena Marjorie Prime, un testo che esplora il rapporto tra memoria e identità, scritto dal drammaturgo Jordan Harrison – finalista al premio Pulitzer 2015 – e prodotto dal Teatro Franco Parenti. Se esistessero tra noi i Prime, ologrammi di persone care venute a mancare, riusciremmo a relazionarci a loro come  se fossero l’originale? L’Intelligenza Artificiale può soddisfare i nostri più chiari bisogni e i nostri più intimi desideri ed essere utilizzata per sconfiggere la solitudine o aiutare l’essere umano a conoscersi meglio? Se ne avessimo l’opportunità, come decideremmo di ricostruire il nostro passato e cosa decideremmo di dimenticare? Sul palco gli attori Ivana Monti, Francesco Sferrazza Papa, Elena Lietti e Pietro Micci. La Bandakadabra, estrosa formazione di fiati e percussioni, si cimenta in uno spettacolo comico-teatral- musicale dai toni vagamente surreali e dadaisti, che spazia dalle atmosfere western e dalle colonne sonore di Ennio Morricone ai brani dei Beatles, diventando occasione per riflettere ironicamente sulla tossicità degli smartphone e sulla sfortunata vita amorosa dei musicisti di “insuccesso”.

La musica, il teatro e la letteratura vivono del tempo e nel tempo, ma sanno rovesciarne la percezione. Beatrice Venezi, tra i più giovani direttori d’orchestra d’Europa, incontra l’attore Gioele Dix: insieme ai Solisti di Milano Classica, confrontano i loro artisti più amati e provano a immaginare un futuro per il loro mestiere.

Due esploratori del suono, il pianista improvvisatore e compositore Cesare Picco e il musicista e dj Alessio Bertallot danno vita, sul palco, a uno speciale viaggio tra i brani iconici della dj culture, affiancata alla forza evocativa del pianoforte, per creare un caleidoscopico nuovo mondo di suoni.

L’esplorazione polare è il tema dell’incontro con lo storico Paolo Colombo e il disegnatore Michele Tranquillini, che ripercorrono la storia di Ernest Henry Shackleton e della sua impresa di attraversamento a piedi dell’Antartide. Le parole di Colombo e gli acquerelli disegnati dal vivo di Tranquillini fanno rivivere questa avventura e rispondono a una domanda importante: cosa significa essere eroi?

Scheda tecnica

Biglietti
Gli eventi proposti sono tutti a pagamento
ad eccezione della lezione inaugurale e delle iniziative extraFestival; eventi diurni ed eventi n. 6, 24, 40: €4,00;
eventi serali, approfonditaMente e didatticaMente: €8,00.

Prevendita online:
sul sito www.festivaldellamente.it | per le vendite online viene applicata la commissione minima del circuito Vivaticket pari a € 1,00 a biglietto.
Con la sola ricevuta dell’acquisto online non si può accedere direttamente agli eventi.
È necessario ritirare i biglietti presso la biglietteria in piazza San Giorgio a Sarzana dal giorno successivo all’acquisto sino a due ore prima dell’evento.

Biglietteria durante il festival:
dal 30 agosto al 1 settembre con orario continuato 8.30-23.30 presso I.A.T., piazza San Giorgio a Sarzana | tel. 0187 305551, iatsarzana@gmail.com

Biglietteria last minute:
eventuali biglietti ancora disponibili saranno in vendita sul luogo dell’evento a partire da 30 minuti prima dell’inizio dell’incontro.

Durata eventi:
gli incontri durano circa 60 minuti; alcuni eventi della sezione bambini e ragazzi durano circa 90 minuti o 120 minuti; gli eventi della sezione approfonditaMente e didatticaMente durano circa 120 minuti.

Informazione e accoglienza turistica:
I.A.T., piazza San Giorgio a Sarzana; tel. 0187 305551, iatsarzana@gmail.com per dormire e mangiare: www.festivaldellamente.it

CreativaMente Kids – quando la creatività diventa un mestiere

La mostra dedicata al mondo dei bambini al Festival della Mente 

Ritorna al Festival della Mente, nell’ambito della sezione extraFestival, creativaMente kids, una mostra di opere e oggetti dedicati al mondo dei bambini e progettati da artisti, illustratori e designer, a cura di Giorgio Scaletti. In questa nuova edizione si scoprirà l’importanza del gioco come primo strumento attraverso cui progettare e costruire nuovi mondi, esprimere la propria identità, immaginare il futuro.

L’esposizione sarà visitabile gratuitamente presso la Casa della Salute (ex Ospedale San Bartolomeo) a Sarzana durante i tre giorni del festival (30 – 31 agosto e 1 settembre).

Tra gli espositori: A4Adesign, un progetto di Nicoletta Savioni e Giovanni Rivolta che, attratti da un materiale inconsueto come il cartone alveolare, hanno ideato nuovi oggetti, giochi e scenografie, dalle linee pulite ed essenziali; Bomboland è una coppia creativa formata da Maurizio Santucci ed Elisa Cerri. Le loro illustrazioni, vere e proprie opere tridimensionali, sono fatte di ritagli, sovrapposizioni, contrasti cromatici; Densa è una cooperativa che progetta e sviluppa esperienze di apprendimento “contemporaneo” per piccoli e grandi, approfondendo trasversalmente quattro tematiche principali: arte, creatività, digitale e cittadinanza; Gianni Puri è un illustratore, architetto e musicista. La scoperta, la contaminazione, la sperimentazione e la narrazione sono i principi della sua ricerca stilistica; MQB nasce come start-up che ha smaterializzato i prodotti e li ha resi disponibili come file scaricabili e stampabili grazie alle stampanti 3D, realizzando un archivio virtuale di oggetti originali. Grazie all’uso delle più moderne tecnologie, sviluppa oggi progetti sempre più innovativi; OpenDot è un Fab Lab che ha sviluppato una metodologia di co-design per il settore dell’healthcare che coinvolge, sullo stesso livello, maker, designer, terapisti, pazienti e associazioni; Pieces of Venice recupera dalla laguna di Venezia materiali riciclabili, quali le briccole (i pali che segnano la navigazione) e il larice dei pontili, per trasformarli in oggetti di design concepiti in chiave di trasmissione di cultura, affidando le lavorazioni a realtà con finalità di riscatto e riabilitazione sociale; Silvia Mauri è un’illustratrice per bambini dai 0 ai 122 anni. Spauracchi, creature bizzarre, forme e colori rubati al mondo animale e vegetale, texture e pattern sono alcuni degli ingredienti che compongono le sue illustrazioni.

creativo sarai tu!

Nel giardino della Casa della Salute, una montagna di blocchi di cartoni fornirà inoltre ai bambini il materiale da costruzione per le loro creazioni che, una volta assemblate, daranno vita a una grande architettura contemporanea.

creativaMente kids

Sarzana, Casa della Salute - via Paci 1, piano terra

Orari: venerdì 30 agosto ore 18-20 / sabato 31 agosto e domenica 1 settembre ore 9.30-20.00 Ingresso gratuito – www.festivaldellamente.it / sezione extraFestival

 

Festival della Mente per bambini e ragazzi Sarzana, dal 30 agosto al 1 settembre 2019

Al Festival della Mente di Sarzana, dal 30 agosto al 1 settembre, come sempre ci sarà un vero e proprio festival nel festival dedicato ai più giovani, in cui tra laboratori, spettacoli e passeggiate organizzati per fasce di età, bambini e ragazzi sperimenteranno la vivacità creativa della manifestazione.

La sezione bambini e ragazzi del Festival della Mente, promossa dalla Fondazione Carispezia e dal

Comune di Sarzana, è curata da Francesca Gianfranchi.

Sono 20 gli appuntamenti in programma, ispirati al tema di quest’anno – il futuro – e costruiti ad hoc per il giovane parterre: un allenamento creativo e immaginativo che spazierà in maniera dinamica fra scienza, arte e tecnologia. A questi si aggiungono 6 workshop, rivolti a insegnanti, educatori, studenti universitari, operatori in campo sociale e culturale, che propongono idee e attività legate alla formazione di bambini e ragazzi.

I LABORATORI

Scienza e tecnologia

Il laboratorio Terra, pianeta inquieto del geologo e naturalista Dino Ticli coinvolgerà i giovani partecipanti in un viaggio immaginario alla scoperta delle “inquietudini” della Terra tra fulmini, alluvioni, eruzioni vulcaniche, terremoti e altri fenomeni.

Programmare è un gioco da ragazze sarà un’occasione per cimentarsi con le basi della programmazione e creare app, siti web, giochi, robot. È questa la proposta di Girls Code It Better – progetto ideato da Costanza Turrini e di cui Jessica Redinghieri è responsabile didattica – per avvicinare le ragazze alle materie STEM.

La faccia ludica della matematica andrà in scena con Tutti in festa con Pi greco e la geometria. Insieme ad Anna Cerasoli, che si dedica da anni alla divulgazione della matematica in forma narrativa, si progetteranno sculture geometriche, e si inventeranno giochi, gare, accessori e dolci ispirati al Pi greco. Se vedo, credo? Siamo in grado di distinguere il vero dal falso? Il videomontaggio nell’era del digitale ha facilitato il processo di falsificazione del reale. La cooperativa sociale Densa condurrà i ragazzi ad analizzare le tecniche di montaggio video, utilizzando in particolare il Chroma key una tecnica che crea effetti di sovrapposizione.

Per celebrare il 50o anniversario dell’allunaggio, il laboratorio condotto da Valentina Zilibotti Alla scoperta della luna farà scoprire ai piccoli curiosità legate alla missione spaziale Apollo 11.

All’interno del workshop organizzato dalla Scuola di Robotica Lo zoo dei robot sarà possibile costruire uno zoo di animali robotici cercando di immaginare e riprodurre il comportamento di questi personaggi speciali e spaziali.

Anche quando la scienza sembra magica, dietro ogni scoperta c’è il rigoroso lavoro di decine di scienziati che con metodo provano e riprovano i loro esperimenti. A cavallo tra problemi ambientali e fake news, il divulgatore scientifico Andrea Vico propone il laboratorio Capire per scegliere, per sviluppare lo spirito critico nei ragazzi.

È possibile Toccare il cielo con un dito? Grazie al planetario gonfiabile dell’associazione culturale parmense Googol si potrà farlo. Miti, leggende, poesie e narrazioni accompagneranno uno straordinario viaggio nello spazio. Conducono le attività la fisica Emanuela Colombi e l’astrofisica Alessandra Zanazzi.

Arte, creatività e design

La città suona è un progetto multisensoriale della cooperativa sociale Densa dedicato a suoni, rumori e voci della città contemporanea, in cui la tecnica di narrazione del teatro d’immagini giapponese Kamishibai si mescola alle attività da sperimentare grazie all’installazione costruita con i sensori digitali Makey Makey.

Dalla collaborazione fra l’autrice Silvia Vecchini e l’autore e illustratore Sualzo, alias Antonio Vincenti, nasce Come in un fumetto, laboratorio tra realtà e fantasia in cui raccontare di se stessi attraverso il disegno e la scrittura.

E tu che paura hai? L’illustratrice e autrice Francesca Sanna guiderà i giovani partecipanti in un viaggio narrativo che al centro ha la Paura. Forse, però, la bambina protagonista del libro Io e la mia paura  non è l’unica a sentirsi così: un laboratorio speciale per confrontarsi con le paure e mostrare che, in fondo, con le paure ci si può anche divertire.

Posterity. La sfida della grafica e illustratrice Teresa Sdralevich ha come punto di partenza  un apparente errore di stampa: «Festival della Mente 2091». Grafici e grafiche in erba saranno chiamati ad immaginare questo evento del futuro.

Il gioco è il protagonista dell’incontro-spettacolo di venerdì 30 agosto al Talent Garden Sarzana Leonardo, il genio che vide il futuro, condotto dai ludomastri Carlo Carzan e Sonia Scalco. Sulle orme del genio più complesso e poliedrico di sempre, si scoprirà attraverso il gioco come sfruttare al meglio le potenzialità del nostro cervello.

Ecologia e riciclo

Ecologia e creatività si fondono nel workshop didattico guidato da Martina Berra Raccoglitori di calle. Non solo un allenamento a scelte di consumo differenti, ma anche la sperimentazione di insolite tecniche artistiche a partire dai vegetali, per cogliere tutte le possibilità che ci offre la natura.

Al termine del laboratorio gli artisti in erba torneranno a casa con un piccolo libro fatto da loro.

Qual è la visione che i bambini hanno del futuro e dell’ambiente che li circonderà? MuBe, il Museo interattivo senza pareti dei Bambini di Bergamo, propone Proiettati nel futuro: attraverso l’utilizzo di materiali naturali, di riciclo e di scarto industriale, e ispirandosi alla tecnica del videomapping, si proverà a figurare il mondo su un grande muro che diventerà la tela di questo esercizio immaginativo.

LE PASSEGGIATE

Tre le passeggiate in programma:

La capsula del tempo, una piccola maratona fotografica che si trasformerà in una caccia al tesoro per le vie del centro di Sarzana, sotto la guida dei librai trentini Elisa Vettori e Federico Zappini, che gestiscono la libreria-laboratorio creativo Due punti di Trento. Obiettivo: costruire una speciale capsula del tempo.

Con la compagnia del Teatro dell’Orsa, si partirà per il trekking poetico Futura. Cartoline alla vita, un’avventura all’ascolto del mondo, a caccia di storie, immagini e visioni oltre il presente. Ne uscirà un collage di storie, immagini e colori: tante cartoline dedicate al futuro.

Il conduttore e autore televisivo e radiofonico Federico Taddia guiderà i bambini in una piccola rivoluzione. La rivoluzione si fa a piedi! è un percorso ludico per imparare a stare meglio con se stessi, con gli altri e con il pianeta. Sconsigliato a chi pensa che un piccolo gesto non possa cambiare le cose.

GLI EVENTI SERALI

Venerdì 30 agosto alle ore 21 all’Auditorium Parentucelli, la compagnia del Teatro dell’Orsa porta in scena lo spettacolo Magie d’acqua. Antiche fiabe che hanno camminato nelle profondità della Terra ci insegnano il futuro, danzando sul ritmo di strumenti gorgoglianti come ruscelli grazie alla musica dal vivo del compositore e direttore d’orchestra Gaetano Nenna.

Un pianeta surriscaldato, sporco e depredato delle sue risorse. Bisogna fare qualcosa subito, non si può aspettare di diventare grandi. Il pianeta lo salvo io è lo spettacolo dell’attore comico e artista di strada Francesco Giorda: bizzarro mix di acrobazie, magie e giochi in cui si dimostrerà che mettere in pratica le basi dell’ecologia può essere molto divertente.

DIDATTICAMENTE 

Ritorna in questa XVI edizione del Festival della Mente didatticaMente: sei workshop, di due ore ciascuno – rivolti a insegnanti, educatori, studenti universitari, operatori in campo sociale e culturale – che propongono idee e attività legate alla formazione di bambini e ragazzi.

Matematica: nutrimento per la mente, tenuto dalla divulgatrice scientifica Anna Cerasoli, è una riscoperta della matematica in forma narrativa: occorre cominciare a far sentire la musica della matematica, troppo spesso confinata ai suoi aspetti teorici e ai suoi elementi di calcolo.

Quali sono le nuove sfide educative per chi vive a contatto con i nativi digitali? In L’educazione emotiva della generazione degli iperconnessi, il medico e psicoterapeuta Alberto Pellai assieme a Barbara Tamborini, psicopedagogista e scrittrice, parleranno dei rischi per la salute fisica e psicologica legati all’iper-connessione dei giovanissimi alla rete.

Nel workshop tra Fumetto e realtà, la coppia di autori di graphic novel Silvia Vecchini e Sualzo, alias Antonio Vincenti, illustrerà come la narrazione sequenziale possa essere un mezzo per fornire ai ragazzi la possibilità di trovare le parole giuste per dire la verità senza perdere l’orizzonte della speranza.

Qualcunoconcuicorrere, il blog nato in una scuola fiorentina sette anni fa da un’idea dell’insegnante Matteo Biagi, è oggi gestito da venti ragazzi. Ci sono anch’io! La parola ai ragazzi sarà un incontro in cui i giovani del blog racconteranno agli adulti di questo progetto digitale nato fra i banchi di scuola. Saranno presenti anche che Matteo Biagi e lo scrittore Marco Magnone.

Come portare un gruppo di ragazzi e ragazze a scommettere sul cambiamento, a sognare ad occhi aperti e poi a realizzare quanto immaginato? Il sociologo Stefano Laffi sarà la guida in Esercizi di immaginazione e rigenerazione, un laboratorio per capire come procedere dentro i confini del possibile abilitando aspirazioni e desideri.

La robotica educativa è un approccio semplice e pratico per avvicinare bambini e ragazzi al coding e alle materie STEM unendo apprendimento, scienza e gioco. A coordinare questo seminario laboratoriale ispirato alle più attuali tecnologie sarà Andrea Germinario, ingegnere informatico che lavora presso la Scuola di Robotica di Genova.

Biglietti: eventi diurni € 4,00; eventi serali e didatticaMente € 8,00. Informazioni e programma: www.festivaldellamente.it

 

fuoriFestival

Tre eventi di avvicinamento alla XVI edizione del Festival della Mente

Sarzana, 29 aprile 2019 - Si è svolta stamattina, nella Sala consiliare del Comune di Sarzana, la presentazione di fuoriFestival, un nuovo format proposto dal Festival della Mente ‒ promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, con la direzione di Benedetta Marietti ‒ che prevede, per la prima volta, la realizzazione di tre eventi di avvicinamento alla XVI edizione.

Gli appuntamenti si terranno il 16, il 26 e il 29 maggio, al Teatro degli Impavidi di Sarzana, un modo per far vivere il Festival della Mente anche al di fuori delle tradizionali tre giornate.

L’iniziativa è stata presentata dal sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli, dal presidente della Fondazione Carispezia Matteo Melley e dalla direttrice del festival.

Si inizia giovedì 16 maggio alle ore 21 con lo spettacolo teatrale “Questioni di cuore” di Lella Costa, già ospite del festival nel 2004 e nel 2013. Sul palco la scrittrice e attrice milanese dà voce con comicità e ironia alle tante “lettere del cuore” ricevute da Natalia Aspesi per l’omonima rubrica sul Venerdì di Repubblica. Tra risate e lacrime, tradimenti e perdoni, paure e pregiudizi si compie così un itinerario lungo trent’anni attraverso la vita sentimentale degli italiani e delle italiane per capire come cambiano le storie d’amore e si evolvono i costumi.

Domenica 26 maggio alle ore 21 salirà sul palco degli Impavidi un altro volto noto del Festival della Mente, già protagonista dell’edizione 2016: il fisico al Cern di Ginevra e professore all’Università di Pisa Guido Tonelli, che è stato uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs, ci parlerà della “Genesi” dell’universo, in un viaggio vertiginoso all’indietro nel tempo, fino al mistero primo delle cose. Ma per costruire una cosmogonia, oltre alla scienza verrà in aiuto anche il mito perché entrambi hanno in fondo la stessa funzione: permettere all’essere umano di trovare il proprio posto nell’universo, capire le nostre radici più profonde e trovarvi spunti con i quali affrontare il futuro.

Mercoledì 29 maggio, sempre alle ore 21, fuoriFestival si conclude con Paolo Colombo, professore di Storia delle Istituzioni Politiche e Storia Contemporanea all’Università Cattolica di Milano, che lavora da diversi anni sul rapporto tra Storia e narrazione. Per la prima volta a Sarzana, terrà la lezione-spettacolo di history telling American dream: JFK. Il mito, il coraggio, la fine”. Il racconto, con l’aiuto di immagini, filmati e musica, della vita del più famoso presidente statunitense, vera e propria icona della contemporaneità, diventa un’occasione per riflettere sui tratti di una cultura – quella appunto a stelle e strisce – che tanto ha contato per le sorti del mondo in cui viviamo.

«Il Festival della Mente è Sarzana. Esce per la prima volta dai suoi tre giorni, fondendosi ancor più profondamente con la città che è cultura, arte e scienza che si respirano in ogni suo angolo e affondano le loro radici nella nostra storia millenaria – dichiara il sindaco. Ringrazio Fondazione Carispezia per aver voluto portare insieme queste importanti novità ad un festival già ricchissimo. Oggi e domani sapremo declinare insieme ogni sfumatura delle idee, dei pensieri e delle visioni diverse che arricchiscono la nostra società. Guardiamo insieme al futuro, con la consapevolezza di un legame tra Sarzana e il Festival della Mente che è e sarà sempre più indissolubile».

«Con questa nuova iniziativa il Festival della Mente conferma la volontà di vivacizzare il tessuto cittadino – afferma il presidente Melley – e di proporre occasioni di approfondimento culturale anche al di fuori dei tre giorni dell’evento: fuoriFestival costituisce infatti un ulteriore progetto pensato per estendere e arricchire lo spirito della manifestazione lungo l’arco dell’anno. Giunti alla sedicesima edizione, non possiamo che essere soddisfatti dei risultati dell’investimento sul festival, non solo per la capacità di proporre un'offerta di grande qualità, ma anche per gli importanti numeri raggiunti fino ad oggi, per l’affezione dei partecipanti e per le rilevanti ricadute sociali ed economiche sul territorio. Siamo certi così di aver contribuito a creare e a far crescere un evento che rappresenta un esempio unico e positivo nel panorama culturale italiano».

«Il programma fuoriFestival – conclude Benedetta Marietti – ha l’ambizione di ricreare con i tre eventi al Teatro degli Impavidi alcune delle caratteristiche che hanno decretato il successo del Festival della Mente: la multidisciplinarietà e l’eterogeneità delle voci di scienziati, umanisti e artisti; una divulgazione leggera e appassionante; una serie di riflessioni originali e di chiavi di lettura che ci aiutino a comprendere un po’ di più la complessità del quotidiano. fuoriFestival rappresenta così un’occasione ulteriore per condividere l’emozione della conoscenza e aprirci a nuovi orizzonti del sapere».

Biglietti: Questioni di cuore € 12,00; Genesi e American dream: JFK. Il mito, il coraggio, la fine € 5,00

Informazioni e prevendite: www.festivaldellamente.it; Teatro degli Impavidi, via Mazzini, Sarzana – tel: +39 346 4026006 – teatroimpavidi@associazionescarti.it

 

 
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