STORIA - La storia del territorio di Trento ha origine antichissime: i primi reperti sono datati fra i 9000 ed i 4000 anni prima di Cristo. Fu però solo nel III secolo d.C. con i primi insediamenti romani e successivamente con il radicarsi del Cristianesimo nel IV secolo che le valli trentine assunsero una specifica identità: già nei primi decenni del V secolo Trento fu sede vescovile e le dominazioni dei Goti, dei Longobardi nel 569, dei Franchi e l'annessione al Sacro Romano Impero nel 952 da parte di Ottone I, regalarono alle popolazioni del luogo un'incredibile varietà di culture. La data più importante per la città fu il 1027, anno in cui l'Imperatore Corrado il Salico, vi fondò il Principato Vescovile, sistema che governò per quasi otto secoli, cioè fino al 1796, anno dell'occupazione napoleonica.
Dopo aver attraversato, intorno al 1200, anni di particolare splendore (durante i quali venne eretto il Duomo di Trento), il territorio trentino visse, per decenni, le persecuzioni di duchi e conti ai danni dei Vescovi, fino al 1363, anno in cui, tramite accordi stipulati fra il Vescovo Alberto di Ortenburg e i duchi d'Austria, la convivenza divenne pacifica, anche se di fatto i poteri della figura del Vescovo subirono un drastico ridimensionamento.
Grande e storico evento della storia tridentina fu il Concilio di Trento, svoltosi fra il 1545 ed il 1563, che segnò una tappa fondamentale nei rapporti fra cattolici e protestanti e diede inizio a crudeli persecuzioni ai reali o presunti movimenti eretici.
Agli inizi del 1800, il Trentino subì l'occupazione delle truppe austriache che segnarono la fine del Principato Vescovile e di conseguenza poteri e ricchezze passarono al potere civile. Dieci anni in cui si susseguirono diverse dominazioni, si conclusero nel 1815 con il Congresso di Vienna che sancì il passaggio del territorio sotto il potere asburgico.
Fu solo dopo il sanguinoso epilogo della Prima Guerra Mondiale che il Trentino fu annesso all'Italia, il 4 novembre del 1918.
Le popolazioni trentine continuarono però a desiderare autonomia ed indipendenza e, dopo la Seconda Guerra si approvò lo Statuto Speciale per la Regione Trentino Alto Adige, in seguito nuovamente distinto in due Statuti Speciali Provinciali, uno per Trento ed uno per Bolzano.
ARTE E CULTURA - Trento città offre al turista innumerevoli mete di interesse artistico, architettonico e culturale: dal Castello del Buonconsiglio che si erge, imponente e bellissimo, sulla città con un fondersi armonioso di stili che lasciano intuire le diverse epoche di edificazione (dall'XI al XVI secolo) e racchiuso da una cinta muraria con bastioni che delimita un meraviglioso giardino, ospita una collezione museale; sul lato sud si eleva la Torre dell'Aquila, all'interno della quale si può ammirare un magnifico affresco risalente ai primi anni del '400 commissionato dal Vescovo Giorgio di Lichtenstein ad un maestro boemo: "Il Ciclo dei Mesi".
Proseguendo verso il centro storico, lungo via Clesio e via del Suffragio, nota anche per gli storici portici, si incontra il seicentesco Palazzo Trautmannsdorf che si affaccia su piazza Raffaello Sanzio e su piazza Mostra e reca sulle facciate ben 149 maschere scolpite, l'una diversa dall'altra con molteplici espressioni. Ci si incammina poi lungo via Antonio Manci, dove si trova Palazzo Salvadori, opera di Lucio di Pietro degli inizi del Cinquecento, cui si contrappone la Torre Mirana sede di numerosi manifestazioni e mostre. Proseguiamo verso piazza Duomo lungo la via Belenzani, vero tesoro di architettura con le facciate di Palazzo Thun, Palazzo Geremia e Palazzo Alberti Colico. Giunti sulla piazza della Cattedrale dedicata a San Vigilio e delimitata dagli altri lati dalle mura di Palazzo Pretorio con la Torre e il Castelletto, primitiva residenza fortificata vescovile e Palazzo Balduini, possiamo ammirare la settecentesca Fontana del Nettuno opera di Francesco Antonio Giongo.
Il centro storico è impreziosito da un'isola pedonale che occupa piazza Pasi, via Oss Mazzurana (sede del Teatro Sociale), via San Pietro e largo Giosuè Carducci, piazza sempre animata e noto luogo di incontro.
NATURA - Il territorio provinciale di Trento occupa la porzione meridionale della regione ed offre al turista un paesaggio variegato che spazia da dolci colline, a piccoli laghi incastonati fra imponenti vette: dalle propaggini settentrionali del Lago di Garda, vero paradiso per surfisti ed appassionati di vela ci si immerge in vallate percorribili anche in inverno con racchette ai piedi per escursioni indimenticabili a contatto con una natura incontaminata (Val di Non, Val di Sole, Valsugana) e da cui partono modernissimi impianti di risalita che consentono di sciare su di un comprensorio vastissimo (Madonna di Campiglio, Pinzolo, Altopiano della Paganella, Val di Fassa, Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna). In estate il paesaggio modifica i suoi colori ed al bianco immacolato della neve si sostituisce il verde lussureggiante dei pascoli e dei boschi, dove amanti della natura trovano il loro habitat ideale.
Sport, aria aperta ed escursioni mettono appetito, ma la cultura enogastronomica trentina sa deliziare i palati più esigenti: formaggi prodotti nelle "malghe" (baite in alta quota che producono latte e latticini dalle loro mucche allevate al pascolo) tra cui il Nostrano Val di Fassa, la Spressa, il Fontal, il Puzzone di Moena ed il Vezzena, inoltre: funghi, selvaggina, la tipica "carne salada", (carne di bovino aromatizzata e stagionata in recipienti di terracotta), olio d'oliva del Garda, miele, castagne e le famosissime mele trentine; raffinati vini locali accompagnano ogni buon pasto, dai rossi, Teroldego, Merlot, Cabernet e Marzemino, ai bianchi Muller Thurgau, Pinot Bianco e Sauvignon e lo Spumante Trento DOC. Per i golosi si sfornano lo strudel, la torta di mirtilli, di mandorle e fragole da accompagnare con il Vin Santo Trentino o il Moscato Giallo.
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