Procida. Ischia e Capri | |
Diverse per caratteristiche naturali e per attrattive, le tre isole partenopee rappresentano una meta irrinunciabile per qualsiasi turista in cerca di emozioni: dalle suggestioni di Procida alle terme salutari di Ischia, sino alla mitica Capri. |
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Tutte e tre le isole sono raggiungibili partendo da Napoli o da Pozzuoli. Procida e Ischia: dette le “isole flegree” si trovano a nord del Golfo, davanti a Pozzuoli. Capri è di fronte alla Penisola Sorrentina. PROCIDA Procida, la più piccola e meno conosciuta tra le isole partenopee, ha conservato quasi inalterata la sua identità mediterranea. Legata alla tradizione marinara, è la destinazione ideale in ogni stagione per chi desidera una vacanza appartata, lontano dalle rotte convulse del turismo di massa. Geologicamente appartiene all’area flegrea che dalla zona ovest di Napoli giunge fino a Cuma. Il suolo tufaceo e le coste frastagliate ne confermano l’origine vulcanica. Rispetto a Ischia e a Capri, rinomate mete turistiche, Procida si presenta ancora oggi per alcuni versi come un’isola da “scoprire”, carica di un fascino particolare per il silenzio delle stradine, i colori vivaci degli antichi edifici, i quartieri affacciati a grappoli sulle marine. La ricca vegetazione in cui si fonde un’architettura mediterranea, il mare limpido e splendente, le belle rocce costiere, generano scorci paesaggistici di insolita suggestione. La Marina di Sancio Cattolico, detta anche Marina Grande, è il punto di attracco di tutti i traghetti e aliscafi che giungono da Napoli o da Pozzuoli. Le sue coloratissime case allineate sul mare sono la prima suggestiva immagine che accoglie il turista. Questo borgo di pescatori è dominato dal Castello che si erge sul ciglio della parete tufacea a picco sul mare, all’interno della zona più elevata dell’isola, Terra Murata (nella foto sopra), cuore dell’isola. Questo singolare quartiere-città, che racchiude casette medioevali con corti e giardini, chiese, palazzi e un castello, è rimasto pressoché intatto per trecento anni. Addentrandosi per i vicoletti della cittadella, si è rapiti dalla magia di ritmi fuori dal tempo. Dal belvedere il panorama è incantevole. Caratteristico è il porticciolo di Marina di Corricella (nella foto a fianco), che sorprende con la sua deliziosa architettura di casette intricate e ammassate l’una sull’altra: coreografiche con le tipiche scalette su cui si aprono porte e finestre, sembrano quasi un palcoscenico naturale. Il luogo preferito dai bagnanti è la Marina di Chiaiolella, una bella insenatura semicircolare chiusa dal promontorio di Santa Margherita Vecchia. ISCHIA L’isola più grande del golfo di Napoli è oggi una meta popolarissima, frequentata in tutte le stagioni dal turismo internazionale, grazie anche ad un clima particolarmente mite. Il paesaggio di straordinaria bellezza le ha fatto meritare il nome di Isola Verde: la fertilità dei suoi terreni, da cui nascono celebri vini, produce fioriture meravigliose. Oltre alle grandi attrattive paesaggistiche e balneari, ciò che rende Ischia una meta irrinunciabile sono le sue terme, famosissime per la qualità delle acque e per gli scenari che fanno da sfondo a stabilimenti e parchi termali. Il patrimonio dell’isola è immenso: 29 bacini, centinaia di sorgenti e fumarole. Lo sfruttamento a scopi terapeutici delle acque termo-minerali si perde nei millenni e ha contribuito a diffondere la fama dell’isola in tutto il mondo, attirando l’attenzione dei viaggiatori, affascinati dall’idea di potersi curare in modo naturale in un paesaggio splendido e incontaminato. Accanto alle terme, infatti, il vanto maggiore dell’isola è la natura: paesaggi che rapiscono lo sguardo, con valli e colline, scogliere e spiagge, boschi e montagne. Il centro principale è Ischia composto dai due nuclei di Porto, stazione balneare e termale, e Ponte, borgo caratteristico dominato dal Castello Aragonese, un insieme di costruzioni di epoche diverse racchiuse da una cinta fortificata. Incantevoli le cittadine di Casamicciola Terme, dalle rinomate sorgenti termali e Lacco Ameno, anch’essa famosa per la capacità curativa delle sue acque. Sul versante meridionale dell’isola si trova l’incantevole Sant’Angelo, minuscolo insediamento di pescatori diventato un elegante centro turistico. Da visitare nell’entroterra: Panza, in bella posizione panoramica, Serrara Fontana, da cui si parte per l’escursione al Monte Epomeo, Barano d’Ischia, su colline che digradano verso l’estesa spiaggia dei Maronti, costellata di sorgenti termali e fumarole. Il Monte Epomeo (788 m) dona all’isola il suo profilo inconfondibile: domina la costa sottostante e regala panorami mozzafiato sul golfo di Napoli. CAPRI “Uno dei punti magnetici dell’universo”. Così lo scrittore e pittore Alberto Savinio descrisse Capri, una delle isole più famose al mondo. È un vero miracolo la combinazione di terra, cielo, mare e luce creata dalla natura in questo immenso scoglio che emerge dagli abissi. Le grotte marine, i faraglioni dalle forme straordinarie, il verde della vegetazione sulle ripide pareti rocciose, gli incomparabili panorami, il mix di natura, arte, cultura, mondanità, ne fanno la più sognata e celebrata delle isole. Capri ha incantato nei secoli scrittori, poeti, musicisti, pittori. Tanti i registi che l’hanno scelta come sfondo per i loro film e i personaggi famosi che hanno affollato i tavolini della celebre piazzetta. Uno dei primi estimatori dell’isola fu l’imperatore romano Tiberio, che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita. Ma la definitiva vocazione dell’isola fu scoperta alla metà dell’800, quando visitatori da tutto il mondo la scelsero come residenza, formando quella colonia cosmopolita che ha creato il mito di Capri e della Grotta Azzurra. La passeggiata più famosa di Capri è quella che porta al belvedere di Tragara, ombrosa piazzetta con vista sui Faraglioni e Marina Piccola. Sotto Tragara inizia la strada che scende ai Faraglioni, i tre famosissimi scogli. Il primo, Stella, attaccato alla costa, è alto 109 metri, il Faraglione di mezzo 81 metri, il terzo, chiamato Scopolo, è alto 104 metri ed è abitato dalla rara lucertola azzurra. Paesaggi mozzafiato immersi in una vegetazione lussureggiante si aprono anche lungo il percorso che da Capri porta all’Arco Naturale, scenografico arco di roccia a picco sul mare. Con una scalinata si raggiunge la Grotta di Matermania, grandioso antro naturale forse già consacrato in età romana al culto di Cibele, la Magna Mater dei Latini. Incastonata nel paesaggio roccioso della punta Masullo è Villa Malaparte. Edificata alla fine degli anni Trenta dall’architetto Adalberto Libera, la casa dello scrittore Curzio Malaparte è ancora straordinariamente moderna nel suo progetto eccentrico. Sullo spigolo nordorientale dell’isola sorge immensa Villa Jovis, la più cospicua testimonianza romana sull’isola, fatta costruire dall’imperatore Tiberio. Vi si arriva dall’abitato di Capri con una lunga passeggiata che tocca la piccola chiesa di San Michele, costeggia il panoramicissimo parco di Villa Astarita e conduce all’area archeologica. L’altro comune dell’isola è Anacapri, un centro più sobrio e raccolto di Capri, con stradine graziose, case bianche immerse nel verde, tranquilli eleganti alberghi. Il monumento più significativo è la chiesa di San Michele, costruita nel ‘700 su disegno di Domenico Antonio Vaccaro: bellissimo il pavimento maiolicato. Qui sorge la famosa Villa San Michele, costruita sui resti romani da Axel Munthe, il medico e scrittore svedese che visse per più di un cinquantennio sull’isola. Lo scrittore vi ambientò il suo romanzo Storia di San Michele, contribuendo a diffondere nel mondo il mito di Capri. La villa, elegante e originale, ospita arredi settecenteschi, opere d’arte e resti di epoca romana. Il giardino che la circonda è di una bellezza rara. Da Anacapri partono la seggiovia e il sentiero per la vetta del Monte Solaro (589 metri), il punto più alto dell’isola, da cui si gode un incantevole panorama. Una vacanza a Capri non è veramente tale senza un’escursione alla Grotta Azzurra, il cui antro incantato richiama visitatori da ogni parte del mondo. Vi si arriva in barca da Marina Grande o via terra da Anacapri: in entrambi i casi, nei pressi della grotta si trasborda su piccole barchette in grado di penetrare nell’accesso angusto della grotta. Già conosciuta dai Romani e riscoperta nell’800, deve la sua affascinante atmosfera a un fenomeno geologico che ne ha provocato l’abbassamento di una ventina di metri, portando l’imbocco quasi sotto il livello del mare. Filtrata dall’acqua, la luce crea un’eccezionale tonalità di colore: un azzurro intenso che riveste di riflessi argentei tutto ciò che si trova all’interno. Non molto grande - 54 m di lunghezza, 14 di larghezza, 30 d’altezza - la grotta si prolunga verso l’interno con la Galleria dei Pilastri, ricca di stalattiti. Il modo migliore per godersi il mare di Capri e l’impareggiabile scenario delle sue coste rocciose è un giro in barca.
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