Ippolito Scarsella, detto Scarsellino, Battesimo di Cristo Da Correggio a Guercino Capolavori su carta della collezione dei duchi d'Este
Dal 17 febbraio al 13 maggio 2018 alla Galleria Estense di Modena la mostra da Correggio a Guercino.Capolavori su carta della collezione dei Duchi d’Este.
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Ludovico Carracci

Dal 17 febbraio al 13 maggio 2018, si tiene Da Correggio a Guercino. Capolavori su carta della collezione dei duchi d’Este, una mostra che presenta una selezione di disegni di autori quali Correggio, Lelio Orsi, Ludovico, Annibale e Agostino Carracci, lo Scarsellino, Guido Reni, Guercino.
Da liberi studi d’invenzione fino a veri e propri disegni preparatori, la scelta ha riguardato alcuni dei grandi maestri emiliani già presenti in Galleria Estense con le loro opere pittoriche. L’esposizione consente dunque al visitatore di fare raffronti diretti tra disegni e dipinti, e gettare uno sguardo diverso sullo stile, la tecnica e i segreti del comporre di grandi maestri del Cinque e Seicento.
Un calendario di iniziative didattiche e di guida accoglierà i visitatori in questo percorso di scoperta.
I disegni oggi in Galleria Estense provengono da vicende plurisecolari. Le fonti suggeriscono la presenza di alcuni capolavori di grafica già nei celebri camerini di Alfonso I d’Este, nel Castello di Ferrara.
È però soprattutto nel corso del Seicento che i duchi d’Este, ormai trasferiti a Modena, danno vita a una vera e propria raccolta moderna di disegni. Essa culmina negli anni di Alfonso IV (1658-1662), quando il Palazzo Ducale ospita, assieme alla celeberrime gallerie di pittura e di sculture, antichità e meraviglie, anche una delle più ricche e variegate collezioni grafiche del tempo paragonabile a quella fiorentina del cardinale Leopoldo de’ Medici.
Gli inventari consentono di stimare in più di 2.840 i fogli di cui si componeva, e che contavano esemplari dei maggiori maestri. Con il XVIII secolo tuttavia iniziano progressive traversie e dispersioni che raggiungono il punto più critico con le spoliazioni napoleoniche. La quasi totalità dei circa 1300 disegni trasferiti in Francia non tornerà più a Modena e ancora oggi costituiscono parte fondamentale delle collezioni del Museo del Louvre.
Modena, 15 febbraio 2018

DA CORREGGIO A GUERCINO. Capolavori su carta della Collezione dei Duchi d’Este
Modena, Galleria Estense (largo Porta Sant'Agostino, 337)
17 febbraio – 13 maggio 2018

Informazioni: tel. +39 059 4395711; www.gallerie-estensi.beniculturali.it

Biglietti: intero € 6,00; ridotto € 3,00.
Il biglietto consente la visita alla Galleria Estense

Orari: Lunedì chiuso. Dal martedì al sabato, 8.30-19.30. Domenica, 14.00-19.30.
Prima domenica del mese ingresso gratuito, 8.30-19.30
Visita il sito www.gallerie-estensi.beniculturali.it per conoscere variazioni di orario e condizioni di accesso.

MARTINA BAGNOLI
Direttrice delle Gallerie Estensi

L’esposizione presenta undici opere, selezionate fra gli oltre ottocento disegni delle nostre collezioni, di alcuni fra i più grandi maestri del Cinquecento e Seicento italiano, in un arco cronologico che idealmente corre da Correggio a Guercino, come recitato dal titolo scelto.
La mostra continua la serie di appuntamenti della Galleria Estense pensati come ‘finestre’ sulle opere del museo solitamente non visibili, per ragioni conservative o di spazio, appartenenti alle ricche collezioni estensi: una serie avviata lo scorso anno con l’esposizione dedicata alle matrici lignee, proseguita con la mostra sulla miniatura ebraica, che oggi continua con l’attuale allestimento di questa selezione di opere grafiche su carta e pergamena e che già prevede, per il prossimo futuro, un progetto dedicato al medagliere estense.
La mostra si offre anche quale occasione di confronto fra i disegni e i capolavori visibili nelle sale di Galleria: si guardi ad esempio il Putto disegnato a matita rossa su carta dal Correggio, che mostra già in nuce il tocco morbido proprio dei dipinti del maestro emiliano (sopra a tutti, la Madonna Campori), per proseguire con la Flora, studio preparatorio per il dipinto che decorava il soffitto dell’appartamento di Virginia de’ Medici in Palazzo dei Diamanti a Ferrara, esposto in Galleria insieme ad alcuni altri degli ovali originari della serie. Fra questi, doveva esservi anche un Eolo, di cui resta oggi traccia unicamente nel disegno di Agostino Carracci esposto in mostra. Con il San Sebastiano di Annibale, i tre disegni rimandano idealmente alle ricche presenze di opere dei Carracci nelle collezioni estensi. Ecco poi Diana e Endimione di Lelio Orsi, che si presta a puntuali riscontri stilistici con l’ottagono raffigurante il Ratto di Ganimede, originariamente dipinto a fresco dall’artista per l’omonimo camerino della Rocca di Novellara e ora esposto nella sala attigua a quella dedicata alla mostra. Di Guercino, le Gallerie estensi possiedono alcuni dei capolavori più significativi: la Maddalena penitente, disegnata con sottili e insistenti tratti a penna su carta, rimanda allo splendido Venere, Marte e Amore, al Martirio di San Pietro e agli altri dipinti del Barbieri ammirabili nel percorso di visita della Galleria. Il meno celebre ma ugualmente interessante Scarsellino, rappresentato in mostra dal Battesimo di Cristo, fu artista molto attivo per i duchi d’Este e ancor oggi le Gallerie possiedono numerose e significative sue opere.
Chiudono la serie il grazioso cartone a carboncino con Due angioletti di Guido Reni e le rare tempere su pergamena del bolognese francescano Bonaventura Bisi, detto Padre Pittorino.

 
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