Gabriele Micalizzi, Striscia di Gaza. Stato di Palestina. 24.11.2012 Gabriele Micalizzi - Legacy Materia-Storia-Identità
La mostra, attraverso 50 immagini alcune delle quali inedite, propone un viaggio emozionante nell’universo visivo di uno dei più importanti reporter di guerra del nostro tempo.
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Dal 23 aprile al 2 marzo 2025, al Museo di Santa Giulia a Brescia sarà aperta Legacy. Materia-Storia- Identità, la mostra che propone un viaggio emozionante nell’universo visivo di Gabriele Micalizzi (Milano, 1984), uno dei più importanti reporter di guerra degli ultimi anni, tra i fondatori del collettivo Cesura, e autore di scatti di tema umanitario, sociale e artistico.

La rassegna, uno degli appuntamenti più attesi della VII edizione del Brescia Photo Festival (promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana e quest’anno declinato attorno al titolo Testimoni), presenta 50 immagini, alcune delle quali inedite, che consentiranno ai visitatori di conoscere il linguaggio espressivo di Gabriele Micalizzi e il suo interesse per tecniche fotografiche poco convenzionali, svelando aspetti sperimentali e meno noti del suo lavoro.

Gabriele Micalizzi, Sirte. Libia. 01.07.2016

La mostra è infatti realizzata con la preziosa collaborazione di Freccianera Fratelli Berlucchi, Main Partner dell’iniziativa, che ha inoltre voluto mettere a disposizione per il progetto gli spazi espositivi della sua cantina storica a Borgonato di Corte Franca (Bs), per accogliere una vera e propria side-exhibition del fotografo, visitabile dal 3 maggio al 9 agosto 2024, dal titolo LEGACY 2 I TESTIMONI.

La mostra a Santa Giulia è allestita nelle Sale dell’Affresco, così denominate per la presenza di una notevole Ultima Cena tardo quattrocentesca e da qualche anno votate a ospitare operazioni espositive legate all’arte contemporanea. Micalizzi ha curato questo progetto site specific  con l’intenzione di riflettere sul ruolo che esercita nella società contemporanea la fotografia, messa apparentemente in crisi dall’avvento degli smartphone, che hanno creato un flusso di immagini talmente incontrollabile da rendere difficile stimare il valore di uno scatto come effettiva e attendibile testimonianza storica; Micalizzi indaga inoltre i molteplici significati da assegnare al medium fotografico, portando alla luce la dicotomia tra la virtualità del digitale e la matericità dell’analogico.

Il percorso espositivo, articolato in tre stanze, si apre con quattro gigantografie che narrano momenti significativi della storia contemporanea dei quali Micalizzi è stato testimone in prima persona: dalle proteste delle Camicie Rosse in Thailandia allo scoppio della guerra civile in Ucraina, fino ai combattimenti per la liberazione del territorio libico e del Nord Africa dalle forze dello Stato Islamico. Accanto a essi, i video dei suoi più rilevanti reportage dai teatri di guerra offrono un’introduzione dinamica e coinvolgente all’opera dell’artista.

Nella seconda stanza, una dozzina di contact sheets – ovvero fotografie ottenute direttamente dal negativo attraverso una stampa a contatto – portano il visitatore dentro al processo decisionale dell’artista, dalla selezione dei negativi alla stampa finale. Alcuni negativi ingranditi e posizionati su lavagne luminose, offrono un ulteriore e suggestivo spaccato del lavoro sulla fotografia analogica. La sezione si completa con una serie di stampe fotografiche ai sali d'argento.

In corrispondenza della porta che conduce dalla seconda alla terza sala è disposto un polittico fotografico di grandi dimensioni composto da quattro pannelli, dedicato all’arte sacra e ai luoghi nei quali è custodita e vissuta; nella terza sala si trovano poi esposte per la prima volta, le immagini della persecuzione dei cristiani da parte dell’ISIS e quelle raccolte in Iraq durante il viaggio pastorale di Papa Francesco.

Accanto a queste, una griglia di sedici fotografie, tra le più iconiche e conosciute di Micalizzi, scattate dal 2009 al 2024 in diverse regioni del mondo e un trittico di stampe analogiche che raccontano avvenimenti particolarmente significativi della storia contemporanea.

In simbiosi con lo spazio che la accoglie, sulla parete di fondo, proprio al di sotto dell’Ultima Cena, è posizionata l’opera più suggestiva dell’intero percorso, ovvero un “affresco fotografico” site-specific che rappresenta il culmine della evoluzione artistica di Micalizzi e che si ispira all’antica tecnica dell’affresco, da lui indagata e attualizzata per creare impressioni fotografiche su pareti, opportunamente preparate con un’emulsione fotosensibile, per ottenere un effetto di tridimensionalità.

La scelta di utilizzare la parete come supporto fisico per i suoi scatti mira a lasciare un segno indelebile nella storia, sfidando l'effimero della fotografia digitale e il deterioramento del supporto cartaceo nel tempo.

Con Gabriele Micalizzi Fondazione Brescia Musei propone la terza mostra inedita del VII Photo Festival bresciano, quest'anno dedicato al tema "Testimoni". Nessun'altra scelta come quella di esporre i 50 lavori di questo straordinario quarantenne poteva essere più adeguata al tema. Non solo la sua presenza nei conflitti più problematici degli ultimi 15 anni ci ha accompagnato alla lettura delle conseguenze della guerra sulle popolazioni - e con questa mostra lo comprendiamo ancora più profondamente - ma il suo lavoro ci fa continuamente riflettere sull'immanenza dell'immagine nell'epoca del digitale e dell'intelligenza generativa. Solo l'occhio critico dell'artista, perché con questa mostra Gabriele ci dimostra di essere pienamente tale, permette di interpretare l'imponderabile e l'ingiustificabile causato dall'uomo contro l'uomo. Nonostante ciò la violenza rappresentata da Micalizzi non è mai gratuita, e con il suo lavoro egli attualizza un messaggio di denuncia che la grande storia dell'arte contemporanea novecentesca ci aveva già svelato, ma che oggi pochi così coraggiosamente testimoniano. La mia gratitudine è estesa a Franciacorta Fratelli Berlucchi, che ha deciso di affiancarsi a questo programma artistico non solo con un sostegno finanziario ma anche con l'organizzazione di un progetto artistico inedito, una side exhibition, a Borgonuovo di Corte Franca.

Francesca Bazoli, presidente Fondazione Brescia Musei

Fondazione Brescia Musei è orgogliosa di presentare per la prima volta, in un contesto museale di levatura internazionale come Santa Giulia, il lavoro di un grande fotografo italiano, Gabriele Micalizzi, nella fase di carriera in cui si stanno consolidando i tratti autoriali del suo lavoro, nella direzione della fotografia d'arte. La mostra, allestita negli splendidi spazi del refettorio del complesso monumentale di Santa Giulia, le cosiddette Sale dell'Affresco, è anche l'occasione per ammirare il suo primo site-specific a fresco, una tecnica completamente nuova che manifesta la propensione alla sperimentazione di uno degli artisti che, negli ultimi 15 anni, ha più radicalmente trasformato l'iconografia della guerra, mettendo in primo piano i volti di chi la subisce e liberandosi del bisogno di estetizzarla. La sensazione che producono queste 50 straordinarie immagini in mostra a Brescia è quanto di più prossimo a una struggente deposizione dalla croce rinascimentale. Anche per questo siamo grati all'artista per aver inaugurato con noi, nel suo affresco fotografico sottostante il quattrocentesco cenacolo della sala grande, una tecnica assolutamente innovativa, con un'opera donata alla Fondazione Brescia Musei, che si dimostra nuovamente Istituzione capace di attirare chi ricerca in campo artistico.

Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei

La fotografia è un linguaggio potentissimo in grado di raccontare, senza bisogno di parole, non solo ciò che si vede, ma anche ciò che si può sentire. La fotografia di guerra, in particolare, credo sia una specializzazione di questo media in grado di evocare i sentimenti, gli stati d’animo, la sofferenza che si respira in quei luoghi, fra le persone che la stanno vivendo. E per chi come noi, che ci troviamo nella parte privilegiata del mondo, è un dono preziosissimo: ci aiuta ad allenarci a non dare mai nulla per scontato, a partire dalla pace. Com’è noto, Brescia ospita da tempo, in collaborazione proprio con Fondazione Brescia Musei, il Festival della Pace che ogni anno ci arricchisce di riflessioni fondamentali sul tema, oggi più che mai. Nella città che ha dato i natali a festival così importanti, lo sguardo sulla guerra che ci propone Micalizzi è quasi la chiusura di un cerchio. Ringrazio Fondazione Brescia Musei e il Ma.co.f per averci regalato anche questa intensa esposizione in un periodo storico nel quale c’è quanto mai bisogno di riflettere sulla guerra e le sue devastazioni.

Roberto Rossini, presidente del Consiglio comunale di Brescia

Sono molto onorato che Fondazione Brescia Musei mi abbia dato questa opportunità di portare una mia installazione e la mia opera davanti a un affresco dell’Ultima Cena. È emozionante vedere questa ‘combo’ tra antico e nuovo, con tecniche antiche e contemporanee. La mia necessità era cercare di spiegare il tempo che stiamo vivendo, riguardo il tema dell’immagine. Stiamo vivendo una rivoluzione industriale digitale, siamo in mezzo a uno spaccato della Storia e la Storia è l’argomento principale della mia visione. Riuscire a fare  questa mostra in questo momento rende  il  mio lavoro davvero contemporaneo. La possibilità di poter condividere il mio lavoro di documentazione, lasciando una testimonianza tangibile di esso è un riconoscimento incredibile, In una cornice che trasuda storia in ogni suo scorcio.

Gabriele Micalizzi, artista

L’iniziativa inaugura una stagione nuova di rapporti tra la Fondazione Brescia Musei e il territorio, proponendo un percorso espositivo ed esperienziale che, dal Museo di Santa Giulia, prosegue in Franciacorta.

A Borgonato di Corte Franca (BS) sotto le volte medievali e nella cornice degli affreschi storici, i più antichi risalenti al Trecento, la cantina Freccianera accoglie infatti, dal 3 maggio al 9 agosto 2024, Legacy 2 | Testimoni che presenta 25 fotografie di Gabriele Micalizzi dedicate alle persone, volti di uomini, donne e bambini, che vivono una condizione umana, forse, tra le più terribili, ovvero la guerra. Che siano conflitti passati o in corso, Micalizzi lungo tutta la sua carriera ha sempre lavorato per la storia, cercando di non dimenticare che sono le persone i veri testimoni dello scorrere del tempo.

Siamo particolarmente felici di essere Main Partner della Mostra Gabriele Micalizzi. Legacy. Materia- Storia-Identità che si apre oggi al Museo Santa Giulia. Questa partnership è l’atto primo di un’inedita alleanza che estende al territorio il contributo prezioso di Fondazione Brescia Musei alla nostra crescita culturale. In questo caso in Franciacorta e con Freccianera Fratelli Berlucchi, una delle sue più prestigiose cantine storiche. Arte, tradizioni e cultura sono care alla nostra famiglia e per questo da oggi al 2027, anno del nostro centenario, si moltiplicheranno le occasioni e gli appuntamenti perché Freccianera diventi per tanti una destinazione che regala esperienze belle e intense,  della stessa qualità dei  suoi superiori Franciacorta.

Nicola Berlucchi, consigliere delegato di Freccianera Fratelli Berlucchi

Note biografiche

Gabriele Micalizzi è un fotogiornalista italiano tra i fondatori, nel 2008, del collettivo indipendente Cesura. I suoi lavori si concentrano sull'analisi e sulla rappresentazione della condizione sociale degli individui e del rapporto che essi hanno con il contesto in cui vivono.

Dopo una formazione di stampo artistico realizza nei primi anni 2000 i primi reportage di cronaca italiana, che sfociano nel 2010 nel progetto Italians: The Myth, sulla crisi d’identità della società italiana. Dal 2009 inizia a occuparsi di fotografia di guerra. Nel 2011 documenta gli scontri durante la Primavera Araba in Tunisia ed Egitto, di cui continuerà ad occuparsi anche negli anni successivi. Nel 2016 vince il contest Master of Photography ed iniziano i suoi viaggi in Libia. Nel 2019 durante le offensive curde a Baguz, l’ultimo bastione dell’ISIS, viene colpito da un RPG (lanciagranate anticarro) e la sua Leica gli salva la vista. Durante la convalescenza in Italia inizia un lavoro di ricerca e approfondimento sulla criminalità milanese. Nel 2019 testimonia la pandemia di COVID-19 del 2020 nel nord Italia. Nel 2021 viaggia in Iraq per documentare la distruzione lasciata dall’ISIS. Nel 2022 segue la guerra in Donbass per il WSJ, Die Zeit e Le Monde. Nel 2023 documenta l’alluvione di Derna in Libia, le rotte dei migranti tra Libia e Tunisia e la situazione in Israele nei luoghi degli attacchi terroristici. Le sue immagini sono state pubblicate su numerose prestigiose testate giornalistiche nazionali e internazionali, come The New York Times, The Guardian, Herald Tribune, The New Yorker, The Wall Street Journal, Corriere della Sera, Internazionale e molte altre.

In concomitanza con la mostra Legacy, fino al 28 giugno sarà possibile visitare alla galleria 29 ARTS IN PROGRESS a Milano (via San Vittore 13) la sua personale dal titolo A kind of beauty.

La Fondazione Brescia Musei è una fondazione di partecipazione pubblico– privata presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov. Fanno parte di Fondazione Brescia Musei Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Museo delle Armi Luigi Marzoli, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, Castello di Brescia Falco d’Italia e Cinema Nuovo Eden. Fondazione Brescia Musei è con Pinacoteca Tosio Martinengo e Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, ente capofila della Rete dell’800 Lombardo. I Musei Civici di Brescia sono inclusi nell’offerta di Associazione Abbonamento Musei.

Fortemente voluto dal Comune di Brescia, il Macof – Centro della fotografia italiana, è lo spazio espositivo dedicato alla fotografia italiana, aperto nel maggio 2016 nell’importante sede del palazzo barocco Martinengo Colleoni. È affidato alla direzione artistica di Renato Corsini e si avvale della consulenza di un comitato scientifico formato da due indiscussi protagonisti della fotografa italiana, Gianni Berengo Gardin e Uliano Lucas, e dalla storica della fotografia Tatiana Agliani. È un luogo di informazione, studio e ricerca sulla fotografia italiana e sulla sua storia, uno spazio aperto alla discussione sul linguaggio visivo, sulle tendenze che caratterizzano oggi la fotografia italiana e sulle sue prospettive future.

LEGACY 2 I TESTIMONI

La side-exhibition di Gabriele Micalizzi alla cantina Freccianera di Borgonato apre il 3 Maggio. Volti e sguardi che raccontano la vita, la guerra e la storia.

Quello che conosciamo della Storia, lo dobbiamo a chi ha vissuto tali avvenimenti e alle loro testimonianze diventate libri, parole, dipinti, sculture, immagini, video.

Gli autori di queste rappresentazioni, sono ai nostri occhi messaggeri, ma i protagonisti di queste storie sono sempre le persone.

In questa mostra Gabriele Micalizzi ci propone un viaggio attraverso i volti di coloro che vivono una condizione umana, forse, tra le più terribili: la Guerra.

Che siano conflitti passati o in corso, Micalizzi lungo tutta la sua carriera ha sempre lavorato per la storia, cercando di non dimenticare mai chi sono i veri testimoni dello scorrere del tempo.

In un momento dove tutto scivola tra uno scroll e un thread, dove l’essere umano pare aver smesso di essere soggetto attivo, l’autore, decide di voler riportare al centro della memoria le persone.

Ricordandoci che molto spesso l’inchiostro con cui è scritta la Storia può essere tinto di rosso e che quello che rimane di tutte queste vite sono le immagini che ci permetteranno di non dimenticarle.

Sono queste le parole con cui s i apre la s ide-exhibition LEGACY 2 I TESTIMONI che Freccianera ⎼ Main Partner della mostra Legacy. Materia -Storia -Identità di Gabrie le Mica lizzi al Museo di Santa Giulia – ospita dal 3 Maggio al 9 Agosto 2024 nella sua cantina di Borgonato di Corte Franca, una mostra fotografica allestita sotto le sue volte medievali e nella cornice dei suoi affreschi s torici, i più antichi risalenti al ‘300.

L’iniziativa s'i inseris ce nella cornice della VII edizione del Brescia Photo Festiva l, promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Cof - Centro della Fotografia Italiana.

La side-exhibition inaugura una stagione nuova di rapporti tra la Fondazione Brescia Musei e il territorio, proponendo un percorso espositivo ed esperienziale che parte dal Museo di Santa Giulia e prosegue in Franciacorta, in una delle sue più importanti cantine s toriche.

La mostra di Gabriele Micalizzi a Borgonato è un’altra testimonianza del valore che la cultura ha sempre avuto per la nostra famiglia ha dichiarato Nicola Berlucchi presentando la mostra ⎼ e un’iniziativa di valorizzazione della nostra cantina. Un luogo silenzioso e magico dove vogliamo che la maestria antica del vino incontri espressioni alte delle arti visive, della letteratura e della musica per offrire esperienze umane intense e particolari.

Di questo tipo è certamente l’e sperienza che vivrà chiunque entrerà in contatto con “i testimoni” di Gabriele Mica lizzi, fotografati in momenti chiave  della  loro  esistenza:  le  prima vere  arabe,  la liberazione di Kobane dall’Isis , la prima Intifada, la fuga da Kabul…solo per ricordarne alcuni.

La mostra di Borgonato sarà aperta dal 3 maggio al 9 agosto, da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 18.00 (su prenotazione) e sabato dalle 10.00 alle 18.00. L’ingre s so sarà libero (con ultimo ingresso alle 17.15) e un calice di Freccianera saluterà i vis ita tori alla fine dell’esposizione .

Desidero ringraziare e congratularmi con Franciacorta Fratelli Berlucchi per aver coraggiosamente intrapreso un percorso artistico collegato alla fotografia, che ci vede per il primo anno impegnati insieme con l'artista Gabriele Micalizzi  ha dichiarato Francesca Bazoli, presidente Fondazione Brescia Musei. Questo tipo di collaborazione pubblico   -privato, che supera la dimensione del sostegno finanziario e prevede il contestuale allestimento di una personale in uno spazio di vita e lavoro come sono le cantine di Corte Franca, è la manifestazione più compiuta al momento del virtuoso protagonismo di cui le imprese, anche in campo culturale, possono manifestarsi. La mostra allestita al Museo di Santa Giulia,Legacy, con oltre cinquanta lavori, è dunque quasi raddoppiata da questa iniziativa contestuale che diffonde nel territorio il Brescia Photo Festival, a cui da sette edizioni la Fondazione Brescia Musei si dedica con passione e impegno, avendola portata a diventare una delle prime manifestazioni di fotografia in Italia, di cui ora anche la mostra di Borgonato è parte integrante.

La mostra di Santa Giulia, allestita nelle prestigiose Sale dell’Affresco, presenta 50 immagini, alcune inedite. Gabriele Micalizzi s ’interroga sul ruolo della fotografia storico-documentativa nella società odierna, consentendo al pubblico di immergersi nella sua arte fotografica e nella sua applicazione a tecniche poco convenzionali, svelando aspetti sperimentali e poco conosciuti del suo lavoro.

Per prenotazioni e informazioni: eventi@freccianera.it - Tel 030 984451

Scheda Tecnica

GABRIELE MICALIZZI
LEGACY
Materia – Storia – Identità
Brescia, Museo di Santa Giulia (via dei Musei 81/b)
23 aprile - 2 marzo 2025

GABRIELE MICALIZZI
LEGACY 2 I TESTIMONI
Borgonato di Corte Franca (BS), Cantina Freccianera (via Broletto 2)
3 maggio - 9 agosto 2024

Museo di Santa Giulia
Orari:
8 marzo – 31 maggio: martedì – domenica, 10 – 18 (ultimo ingresso ore 17.15)
1° giugno – 30 settembre: martedì – domenica, 10 – 19 (ultimo ingresso ore 18.15)
Ingresso:
La mostra è visitabile gratuitamente, transitando internamente dagli spazi del Museo o esternamente dal percorso del Corridoio Unesco.

Cantina Freccianera
Orari:
dal martedì al venerdì, 15-18 su prenotazione (eventi@freccianera.it - T. 030 984451 ultimo ingresso 17.15)
sabato, 10-17
domenica chiuso

Ingresso gratuito

Informazioni e prenotazioni: Fondazione Brescia Musei
T. 030.8174200 | cup@bresciamusei.com

Cantina Freccianera
T. 030.984451 | eventi@freccianera.it

 
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