In the garden | |
L’iniziativa, in programma dal 26 giugno al 13 settembre 2020 inaugura uno spazio espositivo temporaneo in Corso Matteotti 5, nel cuore di Milano. |
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E’ di pochi giorni fa la fine dell’avventura di Spazio 22 e ora Galleria Giampaolo Abbondio è già pronta ad annunciare il suo prossimo progetto: l’installazione di María Magdalena Campos Pons (Matanzas, Cuba 1959) dal titolo In the garden, curata da Francesca Pasini. “La mia idea di galleria non si è mai fermata – sottolinea Giampaolo Abbondio – e anche la centralità di Milano per il mio lavoro, non è mai venuta meno, quindi quando questo progetto, nato inizialmente per Dubai, non ha potuto concretizzarsi per le tristi vicende della pandemia, ho pensato che la mia città, fosse il luogo più giusto dove presentarlo in anteprima”. In the garden usa la narrazione delle immagini per proporre uno spazio adatto alla meditazione, un racconto fatto di acquerelli, disegni, gouaches, tecniche miste, dove il pubblico potrà concentrarsi su alcuni dei temi di attualità trattati dalle opere: la bellezza del paesaggio, la natura, il ruolo fondamentale dell’acqua nel nostro ecosistema. “In the garden è un progetto nato per avvolgere una stanza e creare l’empatia di un luogo intimo, di meditazione – afferma Francesca Pasini. Una proposta non convenzionale se si pensa che era destinata a uno stand della fiera di Dubai. Nel luogo dove tutto si moltiplica, pensare a “hortus conclusus”, sembra un’eccentricità. Invece è una dichiarazione poetica, fondante nella sua opera. “La scienza dice che le “cancellature” provocate dall’uomo, - prosegue la curatrice - modificando l’equilibrio naturale, sono una concausa delle pandemie. Lo spazio, per il quale Campos-Pons ha realizzato il dialogo intimo con fiori e alberi, essendo temporaneo, sottolinea metaforicamente l’esigenza di rallentare gli interventi sull’ambiente, renderli meno definitivi, proteggerlo invece di invaderlo e farne il luogo della propria intimità”. “Quando ho immaginato In the garden – racconta María Magdalena Campos-Pons – ho pensato a un luogo che invitasse lo spettatore alla redenzione e al peccato, una zona di negoziazione, pacificazione e risoluzione. L'opera è sia monumentale che intima, poiché contrappone luoghi di iniziazione e di cultura interculturale o narrazioni geografiche. Cenni biografici Milano, giugno 2020 MARIA MAGDALENA CAMPOS-PONS Informazioni: | |