Viaggio in Lunigiana
La Valle della Magna, cuore di quella regione storica chiamata Lunigiana, appare - al viaggiatore che scende dalla Cisa - come un grande anfiteatro che a primavera e d'estate è lussureggiante di verde e d'autunno veste i mille colori dei suoi sterminati boschi. D'inverno le candide vette di marmo delle Apuane si confondono con il bianco delle nevi appenniniche.
In un palmo di terra la natura presenta un'insospettabile e sorprendente varietà di paesaggi: le alte praterie con le brughiere a mirtillo e i pascoli dove vive la pregiata pecora zerasca; le colline con gli oliveti, i vigneti ed una scia di paesi dominati dai severi profili di cento e più castelli; il fondovalle con la Magra che - sono parole di Mario Tobino - si snoda come un'anguilla d'argento, con acque pescose e ancora balneabili.
Questa è una terra antica, percorsa dai grandi itinerari medievali: Sigerico passò da queste parti nel 994 percorrendo la via Francigena, che in Val di Magra coincideva con il cammino per San Jacopo di Compostela e dalla quale si staccava del Volto Santo che portava a Lucca. Qui, tra le asperità dei monti, i romani lottarono a lungo prima di vincere le popolazioni liguri-apuane che avevano eretto i loro idoli di pietra (guerrieri e donne dal seno prosperoso oggi ospitati nel museo di Pontremoli) a guardia delle strade e dei pascoli. Qui, nell'ultima guerra mondiale, le antiche strade ed i boschi videro gli orrori della guerra, eroiche imprese partigiane, l'ospitalità generosa delle popolazioni di campagna alla gente che fuggiva dalle città.
L'ospitalità, in Lunigiana, è sacra: le sperimentò Dante, accolto dai Malaspina, grande casato che ha lasciato l'impronta dell'architettura feudale in una miriade di piccoli feudi che circondavano le eleganti città di Pontremoli e Fivizzano.
Una terra generosa nei suoi prodotti: i suoi gradevoli vini furono celebri già nell'antichità per i profumi delicati derivanti da una grande varietà di vitigni. I boschi di castagno danno una farina pregiata, macinata in molini ad acqua, mentre il sottobosco regala funghi, mirtilli e lamponi. L'olivo, che qui cresce in condizioni difficili, dà un olio che già apprezzava Francesco Petrarca e che si può trovare nei migliori negozi.
Le proposte di itinerari in Lunigiana: tracce per un viaggio che richiede la disponibilità a lasciarsi prendere per mano dagli scenari della natura e dai paesaggi storici, dagli incontri con la gente di Lunigiana, ma soprattutto dalla scoperta dei piaceri della cucina di questa terra.
Di una cosa siamo certi: dovunque ti fermerai, quando chiederai un piatto della tradizione locale ti accorgerai che è sempre vero il vecchio detto secondo il quale l'anima di un popolo si conosce scoprendo i sapori, i profumi, i colori della sua cucina.
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