In Primavera.
In questa stagione la Conca della Presolana si trasforma in un giardino incantato: denti di leone, primule, campanule, ranuncoli e gigli di San Giovanni punteggiano il verde di giallo, bianco e rosso in una splendida sinfonia di forme e colori! Mentre un concerto di silenzi abbraccia la vallata, nel bosco e nell'erba brulica nuova vita. Dal volo leggero delle farfalle ai piccoli roditori che popolano il sottobosco, tutta la Natura è in vivace fermento.E' facile incontrare, soprattutto nelle prime ore del mattino o all'imbrunire, caprioli e tassi, pernici e poiane, lepri bianche e scoiattoli, ma anche camosci e marmotte e persino il gufo Reale! Dai canti d'amore del gallo forcello al brioso gorgoglio dei ruscelli, è tutto un susseguirsi di ritmi e contrappunti armoniosi... gli echi del battito della terra. Ogni passeggiata si trasforma in una poesia, ogni gita una scoperta, ogni escursione un'avventura.
In Estate.
Fedele alla tradizione bergamasca del popolare eroe dei burattini Giopì e delle maschere di Arlecchino e Brighella, i due “Zanni” della Commedia dell'Arte, Castione della presolana dedica un particolare riguardo all'allegria ed al buon umore. Giochi e divertimenti, spettacoli e fiabe animate, un centro ricreativo estivo e gite organizzate per bambini e famiglie. Uno spazio all'insegna dell'allegria trasforma la vacanza degli ospiti più piccoli in un' avventura “da grandi”. Numerose la aree pic-nic, i percorsi attrezzati e le escursioni organizzate dalle guide alpine locali.Per gli amanti della cultura Castione della Presolana offre mostre di pittura, fotografia, scultura ed artigianato, spettacoli teatrali, musica, convegni a tema ed incontri di cultura religiosa. Piacevoli e stuzzicanti sono le serate dedicate ai prodotti della civiltà contadina che illustrano i tradizionali metodi di lavorazione di miele, di burro e formaggio, di dolci e piatti tipici, Inoltre troverete feste popolari, eventi folkloristici ed appuntamenti straordinari, come la mitica maratona notturna di agosto, il suggestivo concerto di musica classica alla baita Cassinelli, le appassionanti serate all'osservatorio astronomico, oppure la “dolcissima” Festa della Torta.
In Autunno.
La montagna sembra trasformarsi in autunno come per magia di un incantesimo. Il piacere di camminare su tappeti sterminati di foglie, nei boschi dell'altipiano soleggiato, ha il sapore di un'antica leggenda. I gialli, gli ocra, gli arancioni ed i rossi intensi ... mille e una sono le tonalità delle chiome degli aceri, dei faggi e delle betulle che si intrecciano fra quelle sempreverdi delle conifere. Il profumo intenso del muschio e della terra fresca ..... oltre le cime della Presolana l'orizzonte si infiamma di porpora quando il sole volge al tramonto. E' bello allora ritrovarsi in buona compagnia intorno al focolare a gustare funghi e castagne, un bel piatto di polenta fumante o i magnifici “casonsèi”, seguiti dai tradizionali dolci fatti in casa.Tutti gli anni ad ottobre, nei primi giorni del mese, si svolge la tradizionale “Pégher Fest”, la festa della pecora: due giorni di festeggiamenti tra sfilate di pecore “agghindate”, costumi folkloristici e carri allegorici, entusiasmanti sfide tra le diverse contrade e combattutissime gare di tosatura; l'avvenimento, unico nel suo genere attira appassionati e curiosi da ogni dove.
Molteplici sono, anche in questa stagione, gli spunti per gite ed escursioni nei dintorni: il celebre “Salto degli Sposi” la Valle di Scalve, le frizzanti cascate del Serio, le incisioni rupestri della Val Camonica, il lago d'Iseo, le terme di Boario, Angolo e San Pellegrino, oppure la città di Clusone dove si trovano l'Orologio Fanzago (1583) uno dei rari orologi planetari del mondo e gli spettacolari affreschi della “Danza Macabra” opera quattrocentesca di artista ignoto presso l'Oratorio dei Disciplini.
In Inverno.
Grandi fiocchi morbidi e candidi stendono il loro manto bianco, coprendo i villaggi e levigando le montagne. Oltre 600mila metri quadrati di piste, da fondo e da discesa, di diverse difficoltà con un articolate rete di impianti di risalita. Uniche le arrampicate sulle cascate di ghiaccio, le attraversate con le racchette e le meravigliose escursioni sul ghiacciaio innevato.E dopo una giornata di sport all'aria aperta, fra il bianco della neve ed il blu del cielo, una sostanziosa cena con la “polenta cusa col ciarighì” da gustare con il “lard” e la “pansèta” aromatizzati; il “pèruch” con panna per accompagnare il “codeghì” o le buone salsicce condite con vino rosso; il “fiurit” con la polenta; la “castradina” con le patate; oltra ai classici già menzionati “casonsèi”, al “formai de la Presolana” ed a tante specialità a base di funghi così diffusi nei boschi della zona.
Poi, dopo cena, sorseggiando un Amaro Presolana, sentire i racconti delle vicende e gli aneddoti dei tempi passati, come la storia del “poeta perduto” Bono da Castione, lodato dal Petrarca, le imprese degli scultori locali Fantoni, Besozzi e Sozzi, il quale realizzò alcune delle statue del Duomo di Milano, fino ad arrivare alle opere di pittori come Busca, Nazzari, Querena, i Carpioni ed i Brighenti ... tanti sono i personaggi che hanno avuto i natali in questa zona.
Si ringrazia il Comune di Castione della Presolana per la concessione dei testi e delle immagini. RIPRODUZIONE VIETATA
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