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Io sono - Fotografie di Luisa Menazzi Moretti Io sono - Fotografie di Luisa Menazzi Moretti
Mostra fotografica di Luisa Menazzi Moretti, composta da venti ritratti fotografici di rifugiati e richiedenti asilo, ai quali si affiancano i testi delle loro storie raccolti dall’artista durante la sua recente permanenza in Basilicata.

Mostra fotografica di Luisa Menazzi Moretti, prodotta da Città della Pace per i Bambini Basilicata, Cooperativa Sociale il Sicomoro e Arci Basilicata in collaborazione con il Polo Museale della Basilicata. Il progetto è composto da venti ritratti fotografici di grandi dimensioni di rifugiati e richiedenti asilo, ai quali si affiancano altrettanti pannelli con i testi delle loro storie raccolti dall’artista durante la sua recente permanenza in Basilicata.

Io sono - Fotografie di Luisa Menazzi Moretti

“Ho incontrato persone arrivate nel nostro Paese alla ricerca di una vita migliore – ha affermato Luisa Menazzi Moretti - Insieme a moltissime altre sbarcano e si confondono nell’indistinto afflusso di uomini e donne senza volto e senza storia. Non sappiamo nulla di loro. Da dove vengono, chi sono? Li vediamo da lontano. In televisione, su internet, paiono tutti uguali”.

Ogni singola persona, dunque, con il suo vissuto tragico ed il diritto alla ricerca di un futuro migliore, è al centro del lavoro della fotografa: quello di Luisa Menazzi Moretti è un invito allo spettatore a riconoscere l’unicità di ogni singola esperienza, di ogni ritratto, di ogni distinta vicenda umana. Un tentativo di comprensione, la possibilità di intuire le vite degli altri, di ognuno di essi.

“E’ difficile riuscire a concepire il loro essere innanzitutto individui prima che migranti – l’autrice aggiunge – Le persone che ho incontrato in Basilicata, grazie al lavoro svolto dagli operatori sociali, sono state messe nella condizione di poter costruire per sé stessi e con le comunità locali, una nuova vita”.

I protagonisti del progetto sono arrivati in Italia fuggendo da vicende e con alle spalle storie personali molto differenti. Nei loro racconti una frase evoca un ricordo che suggerisce il segno, in forma di oggetto, impresso su ogni singolo scatto fotografico.

Il lavoro, realizzato durante la prima metà del 2017, ha coinvolto i rifugiati accolti nei progetti SPRAR della Basilicata promossi dalla Provincia di Potenza e dal Comune di Matera e gestiti da Fondazione Città della Pace, Cooperativa Sociale "Il Sicomoro" ed Arci Basilicata; sono persone, adesso residenti in Basilicata, che provengono da Afghanistan, Pakistan, Siria, Nepal, Libia, Gambia, Nigeria, Senegal, Egitto, Congo, Mali, Costa d’Avorio, Eritrea ed Etiopia.

Il progetto comprende, oltre alla mostra, anche un video e il libro Io sono pubblicato da Giunti Editore. Il lavoro è anche corredato da una speciale guida didattica, strumento di approfondimento per sviluppare nelle scuole originali programmi didattici sul rispetto dei diritti umani.

A Matera la mostra, dopo l’inaugurazione del 1 marzo, alla quale saranno presenti i protagonisti ritratti dell’autrice, rimarrà aperta fino al 5 aprile. Sarà poi ospitata a Potenza presso il Museo Archeologico Provinciale dal 18 al 31maggio per poi spostarsi a giugno a Lecce al Complesso Museale del Convento dei Teatini e a Napoli, ad ottobre, al PAN-Palazzo delle Arti.

All’inaugurazione saranno presenti Luisa Menazzi Moretti, la Direttrice del Servizio Centrale - SPRAR Daniela Di Capua, la Direttrice del Polo Museale delle Basilicata Marta Ragozzino, il Direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019 Paolo Verri, il Direttore della Fondazione Città della Pace Valerio Giambersio, il Presidente della Cooperativa Sociale "Il Sicomoro" Michele Plati e il Presidente di ARCI Basilicata Ottorino Arbia.

 

Costo del biglietto: Euro 3,00 ; Riduzioni: Euro 1,50 / Gratuito [termini di legge, la prima domenica del mese e il giorno dell’inaugurazione]. ; Per informazioni +39 0835 25622501
Prenotazione:Nessuna
Luogo: Matera, Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata Palazzo Lanfranchi
Indirizzo: Piazza G. Pascoli, 1 75100 - Matera (MT)
Telefono: +39 0835 256211 Fax: +39 0835 2562233
Orario: Tutti i giorni 9.00 - 20.00, Mercoledì 11.00 – 20.00
hi@beniculturali.it

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