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Ridere, leggere e scrivere nell’Italia del primo Novecento |
Alla Galleria Estense e alla Biblioteca Estense di Modena dal 28 Febbraio al 30 Giugno 2019. L’esposizione si completa, alla Sala Campori della Biblioteca Estense Universitaria, con la sezione Ridere in tempo di guerra. |
A quest’uomo di straordinaria cultura, ebreo di origine modenese, lucido intellettuale e grande editore, la Galleria Estense e la Biblioteca Estense Universitaria di Modena, dal 28 febbraio al 30 giugno 2019, dedicano una mostra, col patrocinio del Comune di Modena | Comitato per la storia e le memorie del Novecento, della Regione Emilia-Romagna, di AIB Emilia-Romagna, che ne ripercorre la vicenda umana e intellettuale, in relazione al contesto storico-culturale italiano nei primi decenni del XX secolo. L’esposizione Angelo Fortunato Formiggini. Ridere, leggere e scrivere nell’Italia del primo Novecento, curata da Matteo Al Kalak, invita a una riflessione sui valori della convivenza, della democrazia e sul significato della cultura all’interno della formazione di una coscienza collettiva. Il percorso si apre con una sezione sulla storia dell’ebraismo italiano, che affonda le proprie radici nell’età antica e medievale. Saranno esposti importanti documenti, come l’atto con cui papa Niccolò V ufficializzò la politica di “tolleranza” inaugurata dai duchi di Ferrara e Modena, consentendo agli Estensi di accogliere gli ebrei nei loro Stati, o alcuni contratti di matrimonio, o ancora una Bibbia antica, tutti riccamente decorati, a testimonianza dell’eccezionale livello culturale raggiunto dagli ebrei estensi da cui Formiggini discendeva. Si passa poi alla giovinezza di Formiggini, in un panorama in grande fermento. L’Italia, lasciate alle spalle le guerre di indipendenza e con il primo conflitto mondiale lontano, si presenta come un laboratorio di idee e movimenti. Nel 1908, Formiggini inizia la sua esperienza editoriale, sulla base degli ideali di fratellanza universale cui si era ispirato nel corso della sua giovinezza. L’avvio delle edizioni Formiggini, nel segno del poeta modenese Alessandro Tassoni, è contraddistinto dalla Miscellanea tassoniana, e dalla raccolta burlesca intitolata La Secchia: nelle due imprese furono coinvolti nomi illustri quali Giovanni Pascoli, Giulio Bertoni, Carlo Frati, Albano Sorbelli e Giulio Bariola. Terminata la guerra, la seconda fase dell’avventura editoriale di Formiggini si situa nel contesto del regime fascista. Formiggini, che non aveva mancato di guardare con favore ai nuovi sviluppi politici, si deve misurare con la situazione venutasi a creare. Il rapporto con il regime e, soprattutto, con i suoi gerarchi, piccoli e grandi, non è facile. Le conseguenze del nuovo ordine imposto dal fascismo si fa sentire, inevitabilmente, anche sul piano dell’organizzazione culturale: Formiggini mostra un atteggiamento ambiguo, tentando di trovare un equilibrio nel quadro di repressione e controllo che presto si viene a instaurare. Da un lato, nella produzione degli anni venti e trenta compaiono biografie dedicate a personalità invise al regime, come le “Medaglie” dedicate ad antifascisti quali Luigi Sturzo, Giovanni Amendola o Filippo Turati; dall’altro Formiggini tenta di compiacere lo stesso Mussolini e, più in generale, il suo entourage con opere come le Battaglie giornalistiche, in cui vengono proposte al pubblico le polemiche che il duce aveva condotto dalle colonne a stampa. Nel 1938, infine, con l’uscita del Manifesto della razza e, a breve distanza, delle leggi razziali, il Ministero della Cultura indaga sull’etnia dei dipendenti della casa editrice Formiggini. Chiudono idealmente il percorso due documenti di eccezione: il testamento olografo di Formiggini e la ricostruzione virtuale, basata su foto d'epoca e ricerche d'archivio, della "Casa del ridere", la collezione privata di manoscritti e stampe sull'umorismo, che Formiggini custodì gelosamente fino agli ultimi giorni per farne dono, alla sua scomparsa, alla Biblioteca Estense. Alla mostra si accompagna una rassegna dedicata alla collezione di cartoline provenienti dalla raccolta Casa del Ridere di Angelo Fortunato Formiggini, ambizioso e variegato progetto collezionistico da lui stesso definito “una specie di biblioteca e di museo di tutto ciò che è attinente al Ridere, senza limiti di tempo e di geografia”. La rassegna Intitolata Ridere in tempo di guerra. La Grande Guerra raccontata dalle cartoline di Angelo Fortunato Formiggini, a cura di Nadia de Lutio ed Erica Vecchio, nella Sala Campori della Biblioteca Estense Universitaria restituirà una visione d’insieme degli orientamenti e dei principali eventi della Grande Guerra, letti attraverso la lente delle cartoline umoristiche. Seguendo quella filosofia del ridere tanto cara all’editore modenese, il visitatore potrà ripercorrere la storia di personaggi come Guglielmo II e Francesco Giuseppe, gli anni cruciali del conflitto e i suoi tragici danni. Catalogo Edizioni Artestampa ANGELO FORTUNATO FORMIGGINI (1878-1938) Informazioni: tel. +39 059 4395711; www.gallerie-estensi.beniculturali.it Biglietti: intero €10,00; ridotto € 2,00 Orari Galleria Estense e mostra: Orari Sala Campori: |
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