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Tonel A Napoli si inaugura il progetto CUBA PERFORMATIVA
Il maestoso Maschio Angioino di Napoli spalanca le sue porte a un viaggio nell'anima caraibica attraverso due mostre "Tonel. La historia en paños rojos" e "Videoarte cubana tra evasione e introspezione".

CUBA PERFORMATIVA: TONEL. La historia en paños rojos & VIDEOARTE CUBANA tra evasione e introspezione

Dal 31 ottobre al 20 dicembre 2024 presso il Maschio Angioino - Napoli

L'arte cubana irrompe nel cuore di Napoli: il maestoso Maschio Angioino spalanca le sue porte a CUBA PERFORMATIVA, un viaggio nell'anima caraibica attraverso due mostre che promettono di scuotere gli equilibri artistici partenopei.

Dal tramonto del 31 ottobre fino al solstizio d'inverno del 2024, le Antisale dei Baroni di Castel Nuovo si trasformano in un ponte culturale tra Napoli e L'Avana.
Due esposizioni parallele, intrecciate come le radici di un albero centenario: "Tonel. La historia en paños rojos" e "Videoarte cubana tra evasione e introspezione" - un progetto visionario orchestrato dal curatore Giacomo Zaza e portato alla luce da Andrea Aragosa per Black Tarantella e Black Art, con il benestare del Comune di Napoli e il prezioso contributo dell'Università L'Orientale e del Canada Council for the Arts.

Le porte si aprono gratuitamente ai visitatori, dal lunedì al sabato, in un ritmo cadenzato: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00, fino al 20 dicembre 2024. È un invito a immergersi in un'esplorazione dell'arte cubana contemporanea mai vista prima nella città partenopea, un caleidoscopio di espressioni che danza tra sociale e fantasia, tra antropologia e ironia.

Autoretrato 2 Antonios 1997-2019 Installazione, mixed media
Autoretrato 2 Antonios  1997-2019 - Installazione, mixed media

La historia en paños rojos

Al centro della scena, Tonel fa il suo debutto napoletano con "La historia en paños rojos", una mostra che il Canada Council for the Arts ha abbracciato con entusiasmo. Il titolo stesso è un gioco di specchi con l'opera "La Historia (siempre se envuelve a sí misma en paños rojos)", sussurrando che storia e finzione sono due facce della stessa medaglia narrativa.

Antonio Eligio Fernández, alias Tonel, dipinge con la sua arte un affresco dell'umanità degli ultimi vent'anni, tessendo fili di memoria tra presente e Guerra Fredda, ricordandoci con un sorriso amaro che "El tiempo no es dinero" - il tempo non è denaro.
Come un alchimista contemporaneo, Tonel miscela disegni, libri d'artista, installazioni con tondini di ferro, assemblaggi e sculture lignee in un crogiolo creativo che sfida le convenzioni. La sua arte è una lente d'ingrandimento puntata sui nodi gordiani del nostro tempo: dall'individuo alla comunità, dall'economia globale alle crisi finanziarie, dalla scienza all'etica, fino agli equilibri geopolitici mondiali.

TONEL: Cenni biografici

Un artista tra due mondi: Tonel, al secolo Antonio Eligio Fernández, nasce all'Avana nel 1958 e oggi si divide tra Canada e Cuba, incarnando una versatilità artistica che spazia dall'arte visiva alla critica, dalla curatela all'insegnamento. Il suo percorso artistico sboccia a Cuba nel 1973, per poi varcare i confini internazionali negli anni Ottanta. La sua creatività si è espressa attraverso molteplici canali: dalle illustrazioni per riviste internazionali ai libri per bambini, dalla poesia ai manifesti per prestigiose istituzioni come l'INTUR e l'ICAIC cubani, fino al Festival del Cinema Latinoamericano di Trieste.
Il mondo accademico lo ha accolto nelle più prestigiose università americane: dalla Stanford University, dove è stato Edward Laroque Tinker Visiting Professor nel 2019, alla University of British Columbia di Vancouver. Ha lasciato la sua impronta didattica in numerose istituzioni statunitensi, dal San Francisco Art Institute alla Tulane University.
Come curatore, spicca la sua collaborazione con Jürgen Harten per "Cuba O.K: Current Art from Cuba" alla Stadtische Kunsthalle Düsseldorf nel 1990. La sua penna ha arricchito il panorama critico con saggi sull'arte cubana e caraibica, culminando nel 2010 con la pubblicazione bilingue di "Pérdida y recuperación de la ciudad (en el cine)".
Le sue opere hanno dialogato con il pubblico internazionale nelle biennali dell'Avana, San Paolo, Venezia e Berlino, trovando casa in prestigiose collezioni museali: dal Museo Nazionale di Belle Arti dell'Avana al Ludwig Forum für Internationale Kunst di Aachen, dalla Daros Collection di Zurigo al Blanton Museum of Art di Austin.
Il suo talento ha raccolto numerosi riconoscimenti: dalla Menzione Rafael Blanco alla I Biennale dell'Avana (1984) alla Guggenheim Foundation Fellowship (1995), dalla Rockefeller Foundation Fellowship (1997-1998) al Cuban Artists Fund Award (2003).
Tra le sue più significative esposizioni personali recenti spiccano "Nothing to Learn" (Galería Habana, 2010), "The Parts Of Me That Sweat The Most When I Get Nervous" (Vancouver), e "Cosmos. Feeling the pull of gravity" (Miami, 2009). La sua arte ha brillato in mostre collettive di rilievo internazionale, dalla Biennale di Berlino (2014) alla 55a Biennale di Venezia (2013), dalle esposizioni al Witte de With di Rotterdam (2011) fino alle retrospettive al Groninger Museum (2009) e al Montreal Museum of Fine Arts (2008).


Tonel
Error de la estrella 1997 - Disegno a china su carta, cm 43 x 35,5

Videoarte cubana tra evasione e introspezione

In parallelo, "Videoarte cubana tra evasione e introspezione" apre una finestra su tredici artisti che hanno ridefinito il linguaggio video dell'isola. Dal fermento degli anni '80 e '90 - con pionieri come Juan Carlos Alom, María Magdalena Campos-Pons, Luis Gómez Armenteros, Tony Labat, Ernesto Leal, Sandra Ramos e Lázaro Saavedra - fino alle voci contemporanee di Liudmila & Nelson, Javier Castro, Susana Pilar Delahante Matienzo, Glenda León e Grethell Rasúa. È un mosaico vibrante che cattura l'essenza di Cuba: dalle strade dell'Avana ai ritmi afrocubani, dalla timba al reggaeton.
Quest'esposizione è più di una mostra: è un ponte tra l'insularità cubana e il mondo esterno, una testimonianza di come la crisi ideologica si sia trasformata in energia creativa, in un tentativo di ricucire lo strappo tra il peso della storia e l'urgenza del presente che caratterizza l'isola caraibica.

Gli artisti in mostra

  • Juan Carlos Alom è nato nel 1964 all’Avana, dove vive e lavora. Ha frequentato i laboratori della fototeca, specializzandosi in tecniche fotografiche, e nel 1990 ha frequentato il corso di Semiotica del giornalismo all’Istituto Internazionale di Giornalismo all’Avana. 
    La sua opera è un’indagine fantasiosa della vita quotidiana cubana: credenze, superstizioni, desideri e visioni oniriche: Habana Solo, 2000 - Video monocanale Single-channel video.
  • María Magdalena Campos-Pons è nata a Matanzas (Cuba) nel 1959. Ha studiato all’Avana presso la Escuela Nacional de Arte e l’Istituto Superior de Arte. Nel 1990 si è trasferita negli Stati Uniti dove ha conseguito il Master of Fine Arts al Massachusetts College of Art (Boston). Vive e lavora a Nashville, Tennessee (USA).
    Lontana dalla terra natia, la sua opera fa eco alle proprie radici, così come al valore dell’essere donna e alla memoria familiare. È un’opera multimedia che comprende l’intervento installativo, il video, la fotografia, la pittura e il disegno: Rito de Iniciación. Baño Sagrado, 1991 - Video monocanale Single-channel video / Just Another Day, 1999 - Video monocanale Single-channel video
    (Courtesy l’artista e Giacomo Zaza).

  • Javier Castro è nato all’Avana nel 1984. Nel 2003 si è laureato all’Academia Nacional de Bellas Artes San Alejandro (L’Avana), ha frequentato la Cátedra Arte de Conducta dell’artista Tania Bruguera (2004-2006) e nel 2009 si è laureato presso l’ISA - Instituto Superior de Arte (L’Avana). Vive tra Cuba e New York. 
    Attraverso la videocamera Javier Castro sviluppa uno sguardo di tipo antropologico per esaminare la società cubana mostrandone tutte le sfaccettature, anche le più scomode (piacere, violenza, frustrazione, povertà, senso di famiglia, sopravvivenza, ecc.): El beso de la patria, 2011 - Video monocanale Single-channel video (Courtesy l’artista e Giacomo Zaza). 


J.Castro El beso de la patria
El beso de la patria, 2011- Video monocanale, 8´ 15´’ - Courtesy l’artista e Giacomo Zaza

  • Susana Pilar Delahante Matienzo è nata all’Avana (1984), dove vive e lavora. Ha studiato presso l’Academia Nacional de Bellas Artes San Alejandro (L’Avana). Tra il 2006 e 2007 ha frequentato la Cátedra Arte de Conducta diretta da Tania Bruguera e nel 2008 si è laureata all’ISA - Instituto Superior de Arte (L’Avana). Dal 2011 al 2013 ha frequentato il corso New Media all’Università di Arte e Design di Karlsruhe (Germania). Partendo dal suo vissuto privato, Susana Pilar ci parla della condizione femminile, denunciando discriminazioni e violenze, così come esaltando la resilienza e le sue infinite potenzialità. Lo fa attraverso il proprio corpo, sempre presente in fotografie, performance e installazioni: Poema sin nombre, 2015 - Video monocanale Single-channel video (Courtesy l’artista e Giacomo Zaza).  
     
  • Luis Gómez Armenteros è nato all’Avana nel 1968. Si è laureato all’Academia Nacional San Alejandro all’Avana nel 1987 e all’ISA - Insituto Superior de Arte nel 1991.


Luis Gomez Coartada (Littler Humbler) 2014Coartada II (Littler Humble Pie), 2014 - Video monocanale, 11’ 49’’ 

Il lavoro di Luis Gómez si interroga sul significato dell’arte e sulle condizioni della pratica artistica nel contesto di una società attraversata da fobie e accelerazioni, pregiudizi e disattenzione. Riguardo al video Coartada (Littler Humbler Pie), 2014, Luis Gómez racconta:

  • Tony Labat è nato all’Avana nel 1951. All’età di quindici anni si è trasferito a Miami in Florida. Ha conseguito la laurea e il Master of Fine Arts presso il San Francisco Art Institute, dove insegna dal 1985. Vive e lavora a San Francisco.
    La sua pratica intermediale (installazioni oggettuali, video, performance e scultura) indaga l’identità culturale e sperimenta una decostruzione delle narrazioni predominanti veicolate dai mass media. Le sue opere sono accompagnate da toni ironici, paradossali, a volte derisori: Babalú, 1980  - Video monocanale Single-channel video (Courtesy l’artista e Giacomo Zaza).

  • Ernesto Leal nasce nel 1971 all’Avana, dove vive e lavora. Ha frequentato l’Academia Nacional de San Alejandro all’Avana (1987-1990) e ha partecipato alle azioni del collettivo Arte Calle (1986-1989) con l’obiettivo di criticare il sistema artistico e culturale ufficiale. La sua pratica si concentra sull’utilizzo della lingua parlata, del testo scritto e delle immagini: ne indaga l’uso corretto o improprio, e l’appropriazione da parte delle istituzioni che detengono il potere: Diglosia, 2010 - Video monocanale Single-channel video.
     
  • Glenda León è nata all’Avana nel 1976. Ha studiato danza classica dal 1990 al 1999. Si è laureaa in Storia dell’Arte presso l’Universidad de La Habana nel 1999 e ha conseguito il Master of New Media presso l’Academy of New Media di Colonia nel 2007. Vive tra Madrid e L’Avana. Mediante una pratica artistica sfaccettata - tra disegno, video, fotografia, installazione oggettuale e acustica - Glenda León prende in esame i concetti dualistici di visibile e invisibile, suono e silenzio, effimero ed eterno, desiderio e inquietudine: Inversión II, 2011 - Video monocanale Single-channel video (Courtesy l’artista e Giacomo Zaza).  
    ​Le opere di Liudmila & Nelson (Liudmila Velasco, nata a Mosca, 1969, e Nelson Ramírez de Arellano Conde, nato a Berlino, 1969, vivono e lavorano a L’Avana, Cuba) raggiungono un rapporto rappresentativo con il mondo, amplificato rispetto alla semplice manifestazione, e producono prospettive immaginarie. Sono immagini governate da una combinazione di “documenti” che arriviamo a conoscere e rileggere la realtà sotto forma di “costruzione fantastica”:  Hotel Habana, 2009 - Video 10’ 15’’ (Courtesy gli artisti e Giacomo Zaza).


Liudmila & Nelson. Hotel Habana 2009
Liudmila & Nelson Hotel Habana, 2009 - Video, due canali, 10’ 15’’ - Courtesy l’artista

  • Sandra Ramos è nata all’Avana nel 1969. Si è laureata presso l’Instituto Superior de Arte all’Avana nel 1993. Ha conseguito il Master of Fine Arts al San Francisco Arte Institute (USA) nel 2001. Vive e lavora tra L’Avana e Miami. 
    Il percorso artistico di Sandra Ramos si esprime mediante espedienti linguistici eterogenei: pittura, disegno, fotografia, installazione, incisione, animazione. È un percorso sfaccettato che inizia con temi legati al retroterra culturale cubano (la terra, l’isola, la patria) e ai ricordi d’infanzia, e giunge alle  trame geopolitiche, alle questioni della condivisione e dell’esclusione, proseguendo verso un orizzonte immaginario imprevedibile: Domesticación, 2011 - Video animazione 3D video animation (Courtesy l’artista e Giacomo Zaza).
     
  • Grethell Rasúa è nata nel 1983 all’Avana. Nel 2004 si è diplomata all’Academia Nacional San Alejandro e nel 2009 laureata all’ISA - Instituto Superior de Arte all’Avana. Vive e lavora a New York. 
    Superando la distinzione tra seducente e repellente, Grethell Rasúa decide di escogitare un laboratorio artistico intermediale (tra performance, disegno, video, fotografia, artigianato e ornamento) che diventi un atto di trasformazione dell’ordinario. La sua pratica include il viscerale e il poetico: De la permanencia y otras necesidades, 2014 - Video HD Single-channel video - Museo Nacional de Bellas Artes, La Habana, Cuba (Courtesy l’artista e Giacomo Zaza).

Grethell Rasua.De la permanencia. 2014
De la permanencia y otras necesidades, 2014 Video HD, 5’ 37’ Museo Nacional de Bellas Artes, La Habana, Cuba

  • Lázaro Saavedra è nato nel 1964 all’Avana, dove vive e lavora. Membro del Grupo Puré, si è laureato nel 1988 presso l’ISA - Instituto Superior de Arte, dove ha insegnato pittura dal 1992 al 2009 e dove ha dato vita, insieme agli studenti, al collettivo Enema (2000-2003). 
    Protagonista del “Nuevo Arte Cubano”, Saavedra opera un’analisi critica e allo stesso tempo sarcastica delle problematiche culturali e sociali, affermando assiduamente l’urgenza della libertà di pensiero. Riflette sulla promiscuità delle ideologie e sulla contaminazione dei discorsi attraverso disparati mezzi espressivi: installazioni, disegno, pittura, interventi  oggettuali, performance, video: Reencarnación, 2007 - Video monocanale Single-channel video & El cuervo albino, 2007 - Video monocanale Single-channel video (Courtesy l’artista e Giacomo Zaza).

​​SCHEDA TECNICA

Progetto: Cuba Performativa 
Titolo mostra: Tonel. La historia en paños rojos  
Titolo mostra: Videoarte cubana tra evasione e introspezione
A cura di Giacomo Zaza
Produzione: Andrea Aragosa per Black Tarantella, Black Art

Opening: 31 ottobre 2024 ore 18:00

Dove: Maschio Angioino, Via Vittorio Emanuele III, 80133 Napoli
Quando: 31 ottobre - 20 dicembre 2024
Orari: lunedì - sabato 10:00-13:00 / 14:00-17:00 
Ingresso gratuito
Info: Black Tarantella Art - Tel +39 333 422 6739

Patrocinio: Comune di Napoli, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”
Si ringrazia il Canada Council for The Arts del sostegno alla mostra Tonel. La historia en paños rojos  

J. Castro Luis GomezTonel
 
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