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Veduta di Catanzaro Nasce la Fondazione Rocco Guglielmo per l'arte contemporanea
19 febbraio 2011 - Nasce a Catanzaro la Fondazione Rocco Guglielmo, nuovissimo progetto per l’arte contemporanea voluto da Rocco Guglielmo, notaio, collezionista appassionato che lancia la sfida di un importante hub culturale sul territorio calabrese


Nasce una nuova Fondazione per l’arte contemporanea: appuntamento a Catanzaro


FONDAZIONE
Nasce a Catanzaro la Fondazione Rocco Guglielmo, nuovissimo progetto per l’arte contemporanea voluto da Rocco Guglielmo, notaio, collezionista appassionato che lancia la sfida di un importante hub culturale sul territorio calabrese. “Da anni inseguivo il sogno di creare nuove possibilità per gli artisti, gli operatori e il pubblico della mia regione. Il Marca, la Fondazione Rotella e il Parco di Scolacium rappresentano i primi tracciati di un nuovo disegno culturale che sta investendo Catanzaro. La mia fondazione si aggiunge come elemento finora mancante per colmare un vuoto, regalando uno strumento funzionale che stimolerà conoscenza, curiosità, divertimento”.

DIREZIONE ARTISTICA
La direzione artistica è stata affidata a Gianluca Marziani, già curatore del Premio Terna e direttore di Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto. “Un bellissimo stimolo dirigere una fondazione per l’arte contemporanea in una regione dalle grandi risorse umane e dalle enormi potenzialità logistiche e culturali, economiche e sociali. Mi piace lo spirito con cui stiamo costruendo l’identità organica del progetto, dandogli un carattere fluttuante e aperto, non vincolato a un singolo spazio o a una specifica visuale. Questa Fondazione vuole agire a rilascio ambientale prolungato, diventando linfa immateriale con cui organizzare la filiera creativa in Calabria: arrivare all’esposizione (le mostre e la collezione Rocco Guglielmo come centro progettuale) partendo dai temi ideativi (indagare le giovani promesse che agiscono sul territorio) e dai momenti elaborativi (collaborare con scuole, università e accademie), passando per la necessaria produzione (far interagire la Fondazione con istituzioni e imprese in modo costruttivo), il confronto internazionale (necessario per chi agisce sul filo energetico della contemporaneità) e una stimolante contaminazione (legare altri linguaggi all’arte visiva in modo grammaticalmente e concettualmente sensato).

SEDI
La Fondazione non avrà una sede unica ma si muoverà lungo il territorio calabrese in maniera aperta, cercando spazi adeguati, collaborazioni strategiche, sinergie funzionali rispetto alle attitudini dietro ai singoli progetti. La prima mostra prenderà forma nel ristrutturato Complesso Monumentale di San Giovanni, luogo storico e spazio panoramico sulla città che in futuro ospiterà una parte del programma espositivo.

SITO WEB
Da marzo 2011, attraverso la piattaforma web e la pagina Facebook, verranno comunicate le linee strategiche dei futuri programmi. Il cuore culturale saranno le mostre: percorsi tematici, personali di giovani autori, confronti generazionali e linguistici, il tutto con particolare spazio allo scenario italiano delle ultime generazioni. Hub Calabria sarà, invece, il cuore dell’attività parallela, una sorta di collettore omogeneo che raccoglierà giovani proposte, nuovissimi progetti, gruppi e
associazioni con le giuste idee, una sorta di archivio dinamico per offrire alla Regione Calabria un laboratorio reale e virtuale,
una geografia creativa che si estenderà sul territorio attraverso il network del web.

COLLEZIONE
Nel prossimo futuro è previsto un importante lavoro attorno alla collezione privata di Rocco Guglielmo. Secondo le parole di Marziani: “presenteremo la collezione in maniera diversa dal solito, dotandola di nuovi moduli fruizionali, facendola vivere tra web e spazi fisici con precisa soluzione di continuità. Tra pochi mesi comunicheremo i primi progetti attorno alle opere di Guglielmo, collezionista giovane per la sua anagrafe ma anche per un approccio coraggioso e onesto, ricco di sani contrasti linguistici, di amori e infatuazioni, di angolazioni del gusto che aprono utili pensieri attorno ai modi del collezionare”

PRIMA MOSTRA
LA COSTANTE COSMOLOGICA
a cura di Gianluca Marziani

Nel 1915 Albert Einstein pubblicò il primo articolo sulla teoria della relatività generale, mentre nel 1929 Edwin Hubble scoprì la famosa legge relativa all'universo come corpo in espansione. Einstein per primo la applicò al calcolo dell'evoluzione dinamica dell'universo. Gli fu subito evidente che, considerando il modo omogeneo in cui la materia si distribuisce nell'universo, anche un universo infinito tenderebbe a collassare su se stesso. Essendo però opinione comune che l'universo fosse statico (ed eterno), Einstein ricorse all'artificio di aggiungere nelle equazioni del campo gravitazionale una costante, detta costante cosmologica (solitamente indicata con Λ), per controbilanciare questa contrazione.
La costante cosmologica racconta qualcosa di profondamente vicino all’arte contemporanea. Parla di mistero, ambiguità, di domande che non trovano risposte univoche. L’icona stessa è un’ideale costante cosmologica, reiterata e metabolizzata con modi e linguaggi sempre più complessi, lungo percorsi concettuali che evocano spazi sempre più ampi e tempi sempre più dilatati.
L’errore si trasforma in verità - secondo le parole di Marziani -. La verità si trasforma in errore. Le valutazioni fluttuano tra visioni soggettive, modificando il principio del dato oggettivo. La costante cosmologica stabilisce la potenza del dubbio e del ripensamento. Apre la via alla virtù del continuo interrogarsi, non dando mai nulla per definitivo. Così dovrebbe pensare e agire l’artista: perché tutto è sempre in divenire.

SEDE DELLA PRIMA MOSTRA
Il Complesso Monumentale di San Giovanni a Catanzaro risale al periodo tra il Quattrocento e il Seicento e venne realizzato sul luogo di un precedente castello normanno, utilizzando in parte gli stessi resti della costruzione. Del complesso fanno parte la Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, la Congrega dei Bianchi di Santa Croce. Altri due edifici, l'Hospitio e il Convento dei Teresiani vennero, negli anni, adibiti a caserma e a prigione. Attualmente, a seguito di interventi di restauro, gli ambienti sono destinati a sede di eventi e manifestazioni culturali ed esposizioni temporanee.

Veduta di Catanzaro
 
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