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Today Is Not Today Today Is Not Today: opere d'arte incompiute in realtà virtuale al Museo del Novecento
Il 12 giugno 2025 al Museo del Novecento di Milano è stata presentata "Today Is Not Today", piattaforma artistica VR che dal 30 giugno renderà fruibili opere incompiute di Piero Manzoni, Vincenzo Agnetti e Paolo Scheggi in realtà virtuale.

Una rivoluzione tecnologica incontra l'arte d'avanguardia italiana. Giovedì 12 giugno 2025, al Museo del Novecento a Milano, è stata presentata "Today Is Not Today", la piattaforma artistica VR che promuove un uso culturale ed educativo delle nuove tecnologie applicate ai linguaggi dell'arte.

Il progetto, che si sviluppa con il coinvolgimento diretto degli archivi e delle fondazioni d'artista di riferimento, si articola in una collezione di opere pensate come ambienti immersivi di realtà virtuale, interattivi e multilingue, fruibili tramite app con visore VR, tecnologia che consente di realizzare opere d'arte inedite, incompiute o di difficile se non impossibile esecuzione.

Un progetto innovativo tra arte e tecnologia

"Today is not Today" è prodotta da Scena Urbana, studio creativo di Anna Berna content coordinator, Dario Pasotti e Elena Lazzarini, 3d vr contents creators, con la direzione scientifica di Marco Senaldi, filosofo e teorico dei media e il project management di Valerio Borgonuovo, formatore all'innovazione.

L'iniziativa è realizzata con il contributo del Programma FESR, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale di Regione Lombardia, attraverso la sovvenzione Innovacultura, Fondazione Cariplo e Unioncamere Lombardia. La presentazione al Museo del Novecento ha avuto come sponsor tecnico Minotti.

Il progetto è realizzato in collaborazione con l'Archivio Vincenzo Agnetti, la Fondazione Piero Manzoni e l'Associazione Paolo Scheggi, garantendo la massima fedeltà scientifica e artistica nella trasposizione delle opere in formato virtuale.

Due opere pionieristiche dell'avanguardia italiana

Le prime due opere a entrare nella collezione di "Today is not Today", che inaugurano la sezione dedicata ai progetti incompiuti o mai realizzati dell'avanguardia artistica italiana del Novecento, sono "Il Labirinto" (1960) di Piero Manzoni e "Il Tempio. La nascita dell'Eidos" (1971) di Vincenzo Agnetti e Paolo Scheggi.

Si tratta di lavori concepiti agli esordi della Cibernetica, quando poeti, musicisti e artisti iniziavano a confrontarsi con i primi elaboratori elettronici, individuando una dimensione all'epoca del tutto nuova – ovvero quella del Virtuale.

Il Labirinto di Piero Manzoni

"Il Labirinto" di Piero Manzoni, realizzato in stretta collaborazione con la Fondazione Piero Manzoni, consiste in una originale sequenza di escape room liberamente ispirata a un'idea risalente al 1960 circa.

Studioso di psicologia e appassionato di Jung, Piero Manzoni (1933-1963), immaginò difatti un labirinto per test psicologici che doveva coinvolgere direttamente lo spettatore che, a seconda delle scelte effettuate durante il percorso, arriverà alla fine a scoprire il proprio profilo psicologico.

La ricerca effettuata durante lo sviluppo dell'opera ha permesso, infatti, di collocare tale idea all'interno di una rete internazionale di relazioni, poetiche e influenze di cui proprio il concetto di "labirinto" era al centro – da una mostra mai concretizzata allo Stedelijk Museum (di cui Manzoni era al corrente) – a un famoso intervento di Italo Calvino di poco tempo dopo ("Sfida al Labirinto", 1962).

Piero Manzoni lo descrisse in questo modo: "Lo spettatore entrerà in una specie di labirinto, composto da molte celle più o meno grandi, controllate da un cervello elettronico. Il 'soggetto' è lo spettatore stesso (la sua struttura psichica). Secondo le sue reazioni verrà indirizzato autonomamente piuttosto verso un itinerario che un altro, itinerario che solleciterà in lui differenti sensazioni, secondo la scelta inconscia che egli stesso farà".

Il Tempio. La nascita dell'Eidos

"Il Tempio. La nascita dell'Eidos" (1971) di Vincenzo Agnetti (Milano 1926 – 1981) e Paolo Scheggi (Settignano, Firenze, 1940 – Roma, 1971), è invece un luogo "consacrato" alla contemplazione dell'essenza dell'oggetto, anziché dell'oggetto reale che tradisce l'interesse da parte dei due artisti verso lo spazio della virtualità. Concettuale, ma anche visionario – in esso trova posto a esempio una "moneta virtuale" che sembra anticipare le attuali criptovalute.

"Il Tempio" resta un'opera enigmatica e complessa di non facile interpretazione, ma di potente impatto emotivo. Anche in questo caso, la ricerca, condotta in concorso con l'Archivio Vincenzo Agnetti e l'Associazione Paolo Scheggi, ha portato a un supplemento interpretativo, a cominciare dal riferimento all'Eidos (forma essenziale) che rivela richiami alla filosofia fenomenologica, all'epoca al centro del dibattito artistico, e che prometteva di andare oltre logore dicotomie come quella tra figurazione e astrazione, o tra oggettivismo e concettualismo.

Le voci dei protagonisti

"Questo progetto", ricordano Cosima Scheggi Merlini e Ilaria Bignotti, rispettivamente presidente e curatrice scientifica dell'Associazione Paolo Scheggi, "riesce a rendere fruibile un'opera altrimenti destinata a restare 'in silenzio' e che invece, grazie alla sua restituzione come ambiente esperibile virtualmente, 'grida' una contemporaneità incredibile e anzi risulta, vissuta oggi, assolutamente profetica".

"Come si evince dai suoi scritti", sottolinea Germana Agnetti, presidente dell'Archivio Vincenzo Agnetti, "per Agnetti fare Arte era un po' come tradurre e, questa trasposizione in realtà virtuale de 'Il Tempio. La nascita dell'Eidos', opera pensata e progettata nei minimi particolari insieme all'amico Scheggi, è in fondo una traduzione, una traduzione in un linguaggio del futuro che entrambi gli artisti avevano spesso preconizzato, anche in questo loro lavoro".

"Nel 1960 circa", afferma Rosalia Pasqualino Di Marineo, direttrice della Fondazione Piero Manzoni, "in poche righe, Manzoni descrive un labirinto 'per test psicologici', controllato da un cervello elettronico. Oggi è stato possibile realizzare questa idea manzoniana, completandola con il test messo a punto negli stessi anni da Katharine Briggs e sua figlia Isabel Myers, grazie ai visori Virtual Reality: il soggetto si troverà in diversi ambienti e situazioni dove dovrà affrontare delle scelte, a seconda delle quali infine arriverà a scoprire alcune caratteristiche della propria personalità".

Come fruire delle opere

A partire dal 30 giugno 2025, le opere saranno fruibili effettuando l'acquisto sul sito web www.todayisnottoday.com e scaricandole come app direttamente in visore con Meta Horizon Store.

Il pubblico potrà partecipare all'esperienza di "Today is not Today" da settembre 2025, nelle sedi dell'Archivio Vincenzo Agnetti, della Fondazione Piero Manzoni e dell'Associazione Paolo Scheggi, prenotandosi ai siti internet delle rispettive istituzioni (www.vincenzoagnetti.com; www.pieromanzoni.org; www.associazionepaoloscheggi.com).

Un ponte tra passato e futuro

Il progetto "Today Is Not Today" rappresenta un esempio pionieristico di come le nuove tecnologie possano essere utilizzate non solo per conservare il patrimonio artistico, ma anche per dare vita a opere che altrimenti rimarrebbero per sempre incompiute o irrealizzabili.

La realtà virtuale diventa così uno strumento di ricerca e sperimentazione artistica, permettendo di esplorare dimensioni creative che erano state immaginate dagli artisti d'avanguardia ma che solo oggi, grazie ai progressi tecnologici, possono trovare una concreta realizzazione.

Questo approccio innovativo apre nuove prospettive per la fruizione dell'arte contemporanea e per la comprensione delle visioni futuristiche degli artisti del Novecento, che spesso anticipavano sviluppi tecnologici e culturali che si sarebbero concretizzati solo decenni dopo.

Informazioni pratiche

Titolo progetto: Today Is Not Today
Opere: "Il Labirinto" (1960) di Piero Manzoni; "Il Tempio. La nascita dell'Eidos" (1971) di Vincenzo Agnetti e Paolo Scheggi
Presentazione: 12 giugno 2025, Museo del Novecento, Milano
Disponibilità online: dal 30 giugno 2025
Fruizione presso le sedi: da settembre 2025

Informazioni: www.todayisnottoday.com

Prenotazioni (da settembre 2025):

Archivio Vincenzo Agnetti
Via Machiavelli 30, Milano
E. archivio@vincenzoagnetti.com
W. www.vincenzoagnetti.com

Fondazione Piero Manzoni
Via Angelo Del Bon 1, Milano
E. staff.fondazionemanzoni@gmail.com
W. www.pieromanzoni.org

Associazione Paolo Scheggi
Piazza 8 Novembre 6, Milano
E. info@associazionepaoloscheggi.com
W. www.associazionepaoloscheggi.com

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