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Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta |
Il 26 giugno 2025 inaugura alla Reggia di Caserta Terzo Paradiso, installazione permanente di Michelangelo Pistoletto nel Parco reale che unisce memoria storica e vitalità naturale. |
Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto trova casa permanente alla Reggia di CasertaIl 26 giugno 2025 segna una data storica per l'arte contemporanea italiana con l'inaugurazione di "Terzo Paradiso", la straordinaria installazione permanente di Michelangelo Pistoletto nel Parco reale della Reggia di Caserta. L'evento rappresenta un momento di eccezionale importanza culturale, che vede uno dei maestri indiscussi dell'Arte Povera creare un'opera destinata a diventare patrimonio permanente di uno dei siti UNESCO più prestigiosi d'Italia. L'inaugurazione ufficiale si terrà alle ore 10:30 nel Bosco vecchio della Reggia, alla presenza dello stesso Michelangelo Pistoletto, che presenterà personalmente questa nuova creazione che va ad arricchire il già straordinario patrimonio artistico e paesaggistico del complesso casertano. La presenza dell'artista rende l'evento ancora più significativo, offrendo al pubblico l'opportunità unica di assistere alle parole del maestro che illustrerà il significato profondo di quest'opera monumentale. Un'installazione che trasforma il paesaggio in messaggio universaleIl "Terzo Paradiso" non rappresenta semplicemente un'aggiunta al patrimonio artistico della Reggia di Caserta, ma costituisce una vera e propria trasformazione concettuale dello spazio che lo accoglie. Come definito dallo stesso Pistoletto, Terzo Paradiso non è solo il lascito concettuale dell'artista, ma una formula propositiva che mira a trasformare il futuro, unendo etica, estetica e responsabilità in un equilibrio armonico e dinamico che riflette la visione filosofica e artistica maturata dall'artista nel corso di decenni di ricerca. L'opera si configura come una creazione permanente del Parco reale, descritta poeticamente come "un tatuaggio sulla pelle del nostro pianeta". Questa definizione non è casuale: l'installazione diventa infatti non solo testimonianza di un passaggio e di una mostra, ma eredità viva (legacy) per un futuro in cui l'arte si pone al centro di una trasformazione sociale consapevole e responsabile. Materiali storici e natura: l'unione di memoria e vitalitàUna delle caratteristiche più significative dell'installazione risiede nella scelta dei materiali utilizzati per la sua realizzazione. L'opera è infatti composta da materiali lapidei storici e legni naturali recuperati nel Bosco Vecchio, creando una sintesi perfetta che unifica la memoria dell'artificio alla vitalità della natura. Questa scelta non è meramente estetica, ma rappresenta un manifesto filosofico che riflette il pensiero di Pistoletto sulla necessità di creare un equilibrio sostenibile tra intervento umano e rispetto per l'ambiente naturale. I materiali lapidei storici utilizzati nell'installazione portano con sé la memoria secolare della Reggia di Caserta, testimoniando le maestranze e le tecniche costruttive che hanno dato vita a questo capolavoro dell'architettura borbonica. Al contempo, i legni naturali del Bosco Vecchio rappresentano la continuità della vita, la capacità della natura di rigenerarsi e di offrire sempre nuove possibilità di crescita e trasformazione. Un progetto di collaborazione internazionaleL'installazione "Terzo Paradiso" è il risultato di una collaborazione di altissimo profilo che vede unire le forze alcune delle istituzioni più prestigiose del panorama artistico e culturale italiano e internazionale. Il progetto è prodotto dal Museo Reggia di Caserta e da Opera Laboratori, due realtà che da anni si distinguono per la qualità e l'innovazione delle loro proposte culturali. La collaborazione si estende anche a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Galleria Continua, due istituzioni che rappresentano rispettivamente il cuore dell'attività teorica e pratica di Michelangelo Pistoletto e uno dei network galleristici più importanti a livello internazionale. Questa sinergia garantisce non solo la qualità artistica dell'installazione, ma anche la sua diffusione e valorizzazione nel panorama dell'arte contemporanea mondiale. Il contesto: la mostra "Metawork - Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta"L'inaugurazione del "Terzo Paradiso" si inserisce nel più ampio contesto della mostra "Metawork - Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta", attualmente allestita nella Gran Galleria del complesso borbonico e visitabile fino al 1° settembre 2025. Questa esposizione rappresenta una retrospettiva completa del lavoro dell'artista biellese, offrendo ai visitatori l'opportunità di comprendere l'evoluzione del suo pensiero artistico e la genesi concettuale che ha portato alla creazione del Terzo Paradiso. La mostra nella Gran Galleria costituisce quindi il perfetto complemento all'installazione permanente nel Parco, creando un dialogo articolato tra gli spazi interni e esterni della Reggia, tra la dimensione più intima della galleria e quella monumentale del paesaggio. I visitatori possono così vivere un'esperienza completa che li accompagna dalla comprensione teorica dell'opera di Pistoletto alla sua manifestazione più grandiosa e permanente. La presentazione del catalogo: un documento per la posteritàContestualmente all'inaugurazione dell'installazione, verrà presentato anche il catalogo della mostra, curato da Sillabe, una delle case editrici più prestigiose nel campo dell'arte e dell'architettura. Questo volume rappresenta molto più di un semplice catalogo espositivo: costituisce un documento fondamentale per la comprensione dell'opera di Pistoletto e del suo rapporto con il territorio e la storia della Reggia di Caserta. Il catalogo, che accompagna la mostra "Metawork - Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta", raccoglie saggi critici, immagini dell'allestimento, documentazione del processo creativo dell'installazione permanente e riflessioni teoriche che permettono di approfondire i molteplici livelli di lettura dell'opera dell'artista. La sua presentazione il giorno dell'inaugurazione offre al pubblico e agli studiosi uno strumento prezioso per comprendere appieno la portata di questo intervento artistico. Il simbolo del Terzo Paradiso: filosofia e trasformazione socialeIl simbolo del Terzo Paradiso, creato da Michelangelo Pistoletto, rappresenta una delle icone più riconoscibili dell'arte contemporanea italiana. Composto da tre cerchi collegati, di cui quello centrale formato dall'intersezione degli altri due, il simbolo rappresenta la sintesi tra due opposti: il primo paradiso terrestre, quello della natura incontaminata, e il secondo paradiso artificiale, quello creato dall'intelligenza umana attraverso la scienza e la tecnologia. Il Terzo Paradiso emerge quindi come spazio di equilibrio e trasformazione, dove l'umanità può trovare una nuova armonia con l'ambiente naturale senza rinunciare al progresso e all'innovazione. Questa visione filosofica si traduce nell'installazione della Reggia di Caserta in una forma tangibile e permanente, che invita i visitatori a riflettere sul proprio rapporto con la natura e con il patrimonio culturale. L'arte come agente di trasformazione socialeL'installazione del "Terzo Paradiso" alla Reggia di Caserta non rappresenta solo un momento di grande rilevanza artistica, ma si configura come un esempio concreto di come l'arte possa essere al centro di una trasformazione sociale consapevole. Pistoletto ha sempre considerato l'arte non come un fatto puramente estetico, ma come uno strumento di riflessione e azione per migliorare la società e l'ambiente in cui viviamo. La scelta di collocare questa installazione in un luogo così carico di storia e significato come la Reggia di Caserta amplifica il messaggio dell'artista, creando un ponte ideale tra il patrimonio culturale del passato e le sfide del futuro. L'opera diventa così un invito permanente alla riflessione sui temi della sostenibilità, dell'equilibrio tra sviluppo e conservazione, della responsabilità individuale e collettiva verso le generazioni future. Il Bosco Vecchio: un palcoscenico naturale per l'arte contemporaneaLa scelta del Bosco Vecchio come location per l'installazione non è casuale, ma riflette la profonda comprensione di Pistoletto dell'importanza del rapporto tra arte e natura. Questo spazio del Parco reale rappresenta una delle aree più suggestive e ricche di storia del complesso casertano, dove la vegetazione secolare ha creato nel tempo un ambiente di particolare fascino e intensità emotiva. L'installazione del "Terzo Paradiso" in questo contesto naturale crea un dialogo straordinario tra l'intervento artistico contemporaneo e la bellezza millenaria del paesaggio. L'opera non si impone sul territorio, ma si integra armoniosamente con esso, rispettando e valorizzando le caratteristiche naturali del sito mentre aggiunge un nuovo livello di significato e fruizione artistica. Un'eredità per le future generazioniL'installazione permanente del "Terzo Paradiso" alla Reggia di Caserta rappresenta un lascito prezioso per le future generazioni, un'opera che continuerà a parlare e a ispirare visitatori provenienti da tutto il mondo per decenni a venire. La sua natura permanente la distingue dalle tradizionali mostre temporanee, conferendole un valore aggiunto come patrimonio culturale stabile e duraturo. Questa legacy artistica si inserisce perfettamente nella missione della Reggia di Caserta di preservare e valorizzare il patrimonio storico-artistico italiano, aggiungendo al tempo stesso una dimensione contemporanea che dialoga con le sensibilità e le preoccupazioni del nostro tempo. L'opera di Pistoletto diventa così parte integrante della storia del sito, destinata a essere tramandata insieme agli altri tesori architettonici e paesaggistici del complesso borbonico. Informazioni pratiche per la visitaData inaugurazione: 26 giugno 2025 Mostra correlata: "Metawork - Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta" Produzione: Museo Reggia di Caserta e Opera Laboratori L'evento rappresenta un'occasione unica per assistere alla nascita di un'opera destinata a diventare uno dei punti di riferimento dell'arte contemporanea italiana nel panorama internazionale, confermando la Reggia di Caserta come luogo di dialogo privilegiato tra storia, arte e innovazione culturale. |
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