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 maioliche della manifattura Minghetti Le maioliche Minghetti del duca di Montpensier per palazzo Caprara
Il ritorno di un trionfale servizio da tavola, la collezione di maioliche della manifattura Minghetti dal 15 dicembre 2017 al 2 aprile 2018 a Casa Saraceni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna in via Farini 15.

 maioliche della manifattura MinghettiVenerdì 15 dicembre alle ore 18,00 inaugura a Casa Saraceni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna in via Farini 15, la mostra “Le maioliche Minghetti del duca di Montpensier per palazzo Caprara. Il ritorno di un trionfale servizio da tavola”, a cura di Angelo Mazza, Conservatore delle Raccolte d’arte della Fondazione.

La collezione di maioliche della manifattura Minghetti – nota produttrice di ceramiche artistiche di Bologna attiva a partire dalla seconda metà dell’Ottocento - è stata acquisita dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna nel 2016 dalla Fondazione Terruzzi Villa Regina Margherita, a seguito della dismissione del Museo allestito all’interno della stessa villa a Bordighera (IM): le 381 maioliche, parte di un trionfale servizio da tavola composto in origine di 900 pezzi, vengono così restituite alla città.

Commissionato verso il 1888 dal duca di Montpensier, allora residente a Bologna in palazzo Caprara (attuale sede della Prefettura), il complesso di maioliche è stato oggetto di un provvedimento ministeriale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che ne ha impedito la frammentazione e la dispersione perché riconosciuto di “eccezionale interesse culturale” e definito “una delle realizzazioni più significative e rilevanti della produzione ceramica italiana del XIX secolo”.

La collezione della Fondazione comprende – oltre alle alzate, ai piatti piani e fondi, ai piatti da dessert, alle tazze con piattini da tè, alle tazze con piattini da caffè e alle salsiere - i pezzi più celebri dell’intero servizio: le fruttiere in forma di trofei, i centritavola e i grandi candelabri a dieci e a diciotto luci. Tali pezzi, composti da più elementi e caratterizzati dall’esecuzione tecnica raffinata e dalla ricchezza decorativa delle eleganti e capricciose grottesche, seppero guadagnarsi l’ammirazione dei visitatori fin dall’Esposizione emiliana del 1888.

Conclusa tre anni dopo la scomparsa di Angelo Minghetti, la realizzazione del servizio del duca di Montpensier è da ricondurre all’attività dei figli, Arturo e, in particolare, Gennaro (Bologna 1852-1925) che prestissimo affiancò il padre adottandone perfettamente lo stile, come testimoniato dal continuo utilizzo dei modelli di bottega. Insieme ai gigli di Francia entro scudetto coronato, tra i decori ricorrenti della collezione vi sono le iniziali sovrapposte “AO”, a indicare il committente- destinatario, Antonio d’Orléans duca di Montpensier.

La fabbrica: Angelo Minghetti e i figli Arturo e Gennaro

Fondatore dell’omonima fabbrica ceramica, Angelo Minghetti (Bologna 1822-1885) lavorò come imbianchino, decoratore, liquorista e restauratore di ceramiche antiche e aprì la sua prima fornace nel 1858 a Bologna, in palazzo Pepoli. Si spostò nel 1864 in palazzo Malvasia, nell’attuale via Zamboni, e infine, nel 1878, si stabilì con una nuova fornace in via San Vitale. Oltre allo studio della produzione rinascimentale dei Della Robbia, si dedicò alla produzione di opere di grandi dimensioni e a ricerche sul fitto repertorio ornamentale delle grottesche cinquecentesche, curiosamente impiegate, come mostra il servizio del duca di Montpensier, a rivestire forme settecentesche di gusto barocchetto.
Il successo imprenditoriale della manifattura bolognese è testimoniato - oltre che dalle numerose statuette di carattere devozionale - dalla produzione di altri impegnativi servizi da tavola, sebbene di un numero inferiore di pezzi, richiesti da famiglie aristocratiche quali i Pepoli e gli Hercolani a Bologna e gli Albicini a Forlì.

 maioliche della manifattura Minghetti
 
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