Segni di Resistenza: Otto giovani artisti interpretano il ruolo delle donne nella stampa clandestina |
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Segni di Resistenza | |
Voci e storie della Resistenza: otto giovani artisti interpretano il ruolo delle donne nella stampa clandestina, Bologna dall'8 al 29 marzo 2019. |
La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Bologna sposa il progetto di Accademia di Belle Arti e ANPI Bologna, Segni di Resistenza, esponendo sei opere di giovani artisti dedicate al ruolo delle donne nella produzione e diffusione della stampa clandestina Voci e storie della Resistenza: otto giovani artisti interpretano il ruolo delle donne nella stampa clandestina. Presentazione venerdì 8 marzo 2019, ore 16 L’esposizione proseguirà fino al 29 marzo 2019 negli orari di apertura della soprintendenza (lunedì – venerdì ore 9 - 13) Per mesi hanno cercato, incontrato, ascoltato testimonianze di quei tempi tragici, hanno frugato in archivio, rielaborato i ricordi di chi c’è ancora e hanno creato “Risonanze”, “Breccia”, “Impulso”, “La battaglia di Porta Lame”, “Piano nobile” e “Il silenzio del ricordo”, sussurri e grida da un passato in cui non solo loro ma nemmeno i loro genitori erano ancora nati. Ne è nato Segni di Resistenza, singolare dialogo fra l’Accademia e la città che coniuga singole opere a una serie di segni sparsi nel territorio in un continuo divenire nel tempo e nello spazio. In occasione dell’8 marzo la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Bologna rilancia il fortunato progetto già allestito all’Istituto Parri per ospitare nel Salone d’Onore di Palazzo Dall'Armi Marescalchi, fino al 29 marzo, sei opere particolarmente significative, di cui due inedite, selezionate da Mili Romano e Gino Gianuizzi. L’esposizione sarà presentata nell'ambito della Settimana dei Musei, venerdì 8 marzo, alle ore 16, dalla soprintendente Cristina Ambrosini, da Mili Romano, docente all'Accademia di Belle Arti, dalla presidente dell'Anpi provinciale Anna Cocchi e dai giovani artisti allievi che hanno messo la propria energia creativa al servizio della memoria; interverranno anche Jadranka Bentini e Mauria Bergonzini che sin dall'inizio hanno collaborato con i giovani artisti. Durante la Resistenza la stampa ha avuto un ruolo centrale, ogni partito del Comitato di Liberazione Nazionale aveva il proprio periodico prodotto, stampato e distribuito in clandestinità soprattutto grazie all'impegno delle staffette e dei Gruppi di difesa della donna. Mancava sempre tutto: carta, ciclostili, inchiostro, spazi sicuri. Eppure giornali, avvisi e bollettini uscivano in continuazione fornendo sia informazioni di tipo politico che direttive pratiche per la lotta resistenziale. In quest’opera di produzione editoriale, di capillare diffusione ma anche di propaganda fra civili e militari perché si unissero alle formazioni partigiane, l’impegno profuso dalle donne non sarà mai a sufficienza sottolineato. Le opere in mostra narrano il percorso dei giovani artisti, i segni effimeri o permanenti lasciati nella città e la loro attualizzazione del passato attraverso i linguaggi artistici più diversi, esperienze multiformi che recuperano dall'oblio tracce dimenticate, lasciando un messaggio che è anche promessa per il futuro. Segni di Resistenza nasce da una collaborazione fra Accademia di Belle Arti e ANPI Bologna ed è curato da Mili Romano e Gino Giannuzzi. Segni di Resistenza vanta il patrocinio di Regione Emilia-Romagna Assemblea Legislativa, Comune di Bologna, Liberazione di Bologna, Istituzione Biblioteche Bologna, Museo della Resistenza di Bologna e Comune di Pianoro. Le istituzioni che hanno aderito al progetto sono Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Centro civico quartiere Porto Saragozza, Centro civico quartiere Santo Stefano, Centro civico quartiere San Donato, Gruppo Speleologico Bolognese-Unione Speleologica Bolognese e Museo di Porta Lame, Comune di Pianoro, Associazione Orlando e Associazione Giardino Lavinia Fontana. Le biblioteche che hanno aderito al progetto sono Archiginnasio, Cesare Malservisi, Casa di Khaoula, J.L.Borges, Luigi Spina, Oriano Tassinari Clò, Scandellara, Roberto Ruffilli, Natalia Ginzburg, Borgo Panigale, Orlando Pezzoli, Silvio Mucini (Pianoro) e Biblioteca Nazionale delle Donne
Data Fine: 29 marzo 2019 |
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