Arte Attualita' ed eventi Cultura Moda Musica Rassegne, fiere e sagre
Brocchetta nuragica da Vetulonia (IX sec a.C.), Museo Archeologico di Grosseto Etruschi, l'ideale eroico ed il vino lucente, mostra ad Asti
17 marzo 2012 - Presso Palazzo Mazzetti, ad Asti, 300 oggetti, provenienti dai Musei Vaticani e dalle principali raccolte archeologiche italiane, faranno luce sul rapporto storico-culturale fra il Mediterraneo orientale ed il mondo etrusco.

Coperchio di sarcofago con defunto giacente - III sec a. C., Musei Vaticani ETRUSCHI, L'IDEALE EROICO ED IL VINO LUCENTE

GLI ETRUSCHI TORNANO IN PIEMONTE AD ASTI - PALAZZO MAZZETTI DAL 17 MARZO AL 15 LUGLIO 2012

L’esposizione si apre con il pregiato Elmo crestato villanoviano in bronzo, simbolo del primo contatto tra gli Etruschi e la comunità della valle del Tanaro, ritrovato a fine Ottocento nelle acque del fiume che bagna Asti.

A quasi cinquant’anni dall’ultima esposizione (Torino, 1967), Palazzo Mazzetti di Asti ospita, dal 17 marzo al 15 luglio 2012, un grande evento che analizza, per la prima volta, il rapporto socio-culturale tra il Mediterraneo greco e orientale e il popolo etrusco che entrò in stretto contatto proprio con le comunità indigene della valle del Tanaro, e che ebbe inevitabili riverberi nell’Italia settentrionale e nell’Europa celtica,
Furono proprio gli Etruschi a rappresentare la prima cerniera culturale fra il Mediterraneo e l’Europa; attraverso i loro intensi traffici diffusero, soprattutto verso l’Italia nord-occidentale, idee e costumi caratteristici del mondo greco-omerico e levantino.

La mostra, curata da Alessandro Mandolesi e Maurizio Sannibale, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, con la collaborazione scientifica dei Musei Vaticani, con il sostegno della Regione Piemonte e il coordinamento organizzativo di Civita, presenta 300 oggetti, in molti casi inediti, provenienti dai Musei Vaticani e dalle principali istituzioni museali e culturali italiane.
A questi si aggiunge la straordinaria ricomposizione di una tomba a camera etrusca dipinta, detta “della Scrofa nera”, restaurata in occasione della mostra, con una scena di banchetto aristocratico del V secolo a.C., suggestivamente ambientata nel suo contesto originale.

Il percorso espositivo, suddiviso in due parti, si apre con l’Elmo crestato villanoviano in bronzo, simbolo del primo contatto tra gli Etruschi e la comunità della valle del Tanaro, ritrovato proprio ad Asti alla fine dell’Ottocento, forse donato a un capo locale da uno dei principi-guerrieri che nella seconda metà dell’VIII sec. a.C. dall’Etruria giunsero in queste zone per aprire nuovi sbocchi al commercio etrusco.

Con l’arrivo di manufatti di pregio - com’è l’Elmo villanoviano - si trasmettono nell’Italia nord-occidentale anche le ideologie più in voga nel Mediterraneo; in primo luogo quelle “omeriche” legate alla manifestazione del prestigio sociale, e le più avanzate tecniche artigianali - come la cottura della ceramica - e agricole - come la viticoltura e l’olivicoltura.

Saranno inoltre analizzati i temi caratteristici delle antiche fasi della civiltà etrusca, tra cui il commercio, il mito, l’oplitismo, l’atletismo, il costume, la cura del corpo.

Con la diffusione dell’epopea omerica nella nostra penisola muta l’autorappresentazione delle figure più autorevoli della società etrusca che aderiscono all’ideale del principe-eroe e si distinguono, oltre che per le capacità militari, anche per le ingenti ricchezze accumulate e le pratiche cerimoniali.

In particolare, dall’immagine di capi-guerrieri affermatasi nell’età villanoviana (IX-VIII sec. a.C.) si passa all’immedesimazione del principe etrusco nell’eroe di tipo “omerico” (VII sec. a.C.), che si distingue per un elevato prestigio sociale derivato, oltre che dalle capacità militari, anche dal possesso di ingenti ricchezze.



Particolari ambientazioni richiamano le virtù dei principi e dell’aristocrazia etrusca: come la suggestiva ricostruzione, con oggetti reali, di un guerriero-oplita di età arcaica, il cui volto è celato dalla splendida visiera in bronzo proveniente dai Musei Vaticani. L’uomo etrusco si dedica anche all’attività sportiva e alla cura della persona; parimenti la donna utilizza balsami e unguenti di tradizione orientale, cui è dedicata un’apposita area sensoriale con antiche fragranze.

Raffinate tempere ottocentesche che riproducono fedelmente due delle più rappresentative tombe dipinte di Tarquinia - “delle Bighe” e “del Triclinio” - consentono infine di rivivere le atmosfere dei giochi atletici e delle cerimonie svolte in omaggio dei nobili defunti.Gabinetto Etrusco del castello di Racconigi - prima metá XIX sec, Soprintendenza Beni Architettonici del Piemonte

La seconda parte si apre con l’analisi dei cerimoniali del banchetto, nelle sue diverse rappresentazioni, documentate da servizi di pregio, arredi ed eloquenti immagini di pittura e scultura.

Il tema viene illustrato con la ricomposizione originale della tomba “della Scrofa nera”, le cui pitture furono staccate dall’ipogeo a scopo conservativo.

Sarà inoltre riunificato - per la prima volta dopo la scoperta ottocentesca - il pregevole sarcofago dei Vipinana da Tuscania, con l’immagine del defunto banchettante sul coperchio e la rappresentazione del mito dei Niobidi sulla cassa.

La sezione prosegue con una suggestiva rassegna di immagini di Etruschi, composta da teste votive provenienti da santuari, con una successione di tipi, dal bambino in fasce all’anziano, fino a due volti grotteschi, di grande intensità emotiva, usciti per l’occasione, in anteprima, dai depositi dei Musei Vaticani.

La mostra si chiude con una rarità espositiva e un ritorno in terra piemontese. Viene infatti riproposto il lussuoso gabinetto “etrusco” del Castello di Racconigi (nella foto a destra), commissionato da re Carlo Alberto al genio artistico di Pelagio Palagi. Per la prima volta sono raccolti assieme disegni originali, arredi e decori dello studiolo neoclassico: un omaggio al rapporto fra Etruschi e Savoia e al gusto artistico “all’etrusca” che si diffuse in Europa fra Sette e Ottocento.

Brocchetta nuragica da Vetulonia (IX sec a.C.), Museo Archeologico di GrossetoVisiera in bronzo, Musei Vaticani
 
Regione
Provincia
Categoria
Reset
Zapping
Il gioco delle carte (Le Jeu de cartes, 1937 Francia-Portogallo, Collezione privata. Courtesy Galerie Jeanne Bucher Jaeger, Parigi-Lisbona © Adagp/Jeanne Bucher Jaeger, Paris, by SIAE 2025 Maria Helena Vieira da Silva in mostra alla Collezione Peggy Guggenheim
La mostra "Maria Helena Vieira da Silva. Anatomia di uno spazio" alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia riunisce settanta capolavori provenienti dalle più prestigiose collezioni internazionali.
Il magico Avvento di Tirolo nel castello Il magico Avvento di Tirolo nel castello
L’atmosfera unica e incantevole del mercatino di Natale di Tirolo è dovuta al fatto che si tiene all’interno delle mura storiche dell’omonimo Castello, l’antico e imponente maniero del paese, considerato la culla del Tirolo.
Elliott Erwitt USA. New York City, 1974 Elliott Erwitt - Icons
Dal 28 giugno al 21 settembre 2025 Palazzo Bonaparte ospita "Elliott Erwitt. Icons", straordinaria mostra con oltre 80 scatti del maestro della fotografia che ha trasformato la vita quotidiana in poesia visiva.
L’ultimo saluto a papa Francesco nella Basilica di San Pietro. Città del Vaticano, 25 aprile. © Alex Majoli "Città aperta 2025": Roma nell'anno del Giubileo
Dal 26 giugno al 28 settembre al Vittoriano la mostra Città aperta 2025 su Roma nell'anno del Giubileo. Oltre 200 fotografie di Diana Bagnoli, Alex Majoli e Paolo Pellegrin raccontano la città tra spiritualità e quotidianità.
Cattedrale di Lecce Guida per conoscere il Salento
Il Salento, situato nel "tacco dello stivale" italiano, è una terra dal fascino ineguagliabile, dove spiagge meravigliose e arte barocca si fondono alle antiche tradizioni e a sapori antichi.
Brescia - Villa Feltrinelli La magia di Brescia
Se avesse il mare, Brescia potrebbe candidarsi al perfetto riassunto dell’Italia. E, a essere sinceri, vista la quantità e la qualità dell’acqua in grado di ispirare un autentico clima balneare, non è poi del tutto vero che il mare qui non ci sia.
Copyright © 2004-2025 Supero Ltd, Malta MT 2105-2906 Tutti i diritti riservati.