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Scatti in bianco in nero sul Mondo. A Cecina le foto storiche del National Geographic | |
14 luglio 2012 - A Cecina (LI) presso la Fondazione Geiger, le foto storiche del National Geographic: 55 scatti eseguiti il 1880 e il 1950 circa, in diverse zone del mondo da 17 fotografi provenienti dalla collezione della National Geographic Society |
Scatti in bianco in nero sul Mondo A Cecina le foto storiche del National Geographic Si apre sabato 14 luglio alle ore 18,00, nella nuova sede espositiva della Fondazione Geiger una mostra fotografica con le immagini realizzate nel Novecento dai fotografi, esploratori e naturalisti di questa grande istituzione scientifica: la National Geographic Society una delle più grandi organizzazioni con scopi scientifici e didattici, fondata negli USA nel 1888. La mostra, curata dal direttore artistico della Fondazione Alessandro Schiavetti, presenta al pubblico 55 fotografie in bianco e nero, alcune delle quali mai esposte prima d’ora in Italia, provenienti dagli archivi della National Geographic Society che possiede una collezione di oltre 11 milioni di fotografie, delle quali meno del 2% è stato pubblicato. Le immagini esposte sono state scattate tra il 1880 e il 1950 circa, in diverse zone del mondo da diciassette fotografi che hanno lavorato per il National Geographic. Nomi come Clifton R. Adams, J. Baylor Roberts, Edwin L. Wisherd e B. Anthony Stewart che, attraverso i loro viaggi negli Stati Uniti, hanno fissato alcuni momenti di vita di persone comuni tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento; Ray V. Davis e Willis T. Lee tra i primi ad aver fotografato la bellezza delle Carlsbad Caverns, le stupende grotte del New Mexico considerate patrimonio dell’Umanità. Attraverso più di 2.000 fotografie A. B. Lewis, all’inizio del XX secolo, ha invece illustrato il suo viaggio nelle isole della Melanesia e in Nuova Guinea, terra immortalata anche dal Capitano Frank Hurley. Joseph F. Rock, durante il suo soggiorno quasi trentennale in Cina e Tibet, ha documentato con numerose fotografie la vita dei buddisti di quelle terre mentre alcuni scatti ritraggono invece le tribù africane ad opera di Volkmar K. Wentzel e di Vittorio Sella, famoso anche per aver scalato le Alpi e l’Himalaya le cui fotografie di montagna sono ancora oggi considerate tra le più belle mai realizzate. George Shiras III è stato invece il primo a scattare fotografie con il flash, in notturna, ad animali selvatici. I ritratti del Barone Wilhelm von Gloeden si distinguono per avere come soggetto soprattutto i giovani di Taormina, raffigurati principalmente in pose classiche. I viaggi di Maynard Owen Williams sono testimoniati dalle fotografie scattate a Parigi, ma anche in India; mentre Pierre Daye ha raccontato il colonialismo nello stato del Congo Belga. Le fotografie di Alexander Graham Bell, il secondo presidente della National Geographic Society, ritraggono gli esperimenti di volo compiuti da lui e dai suoi assistenti all’inizio del Novecento. In Antartide, la sfortunata “spedizione Terranova” del 1910/13, guidata dal comandante Robert Falcon Scott, è invece documentata attraverso le incredibili immagini scattate da Herbert G. Ponting che ha fatto parte di quella missione. Il percorso espositivo è arricchito dalla biografia dei vari fotografi e dalla presenza di alcune apparecchiature fotografiche storiche. |
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