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Estinzioni - Storie di animali minacciati dall'uomo | |
L’esposizione padovana è insieme un’installazione artistica e un percorso di conoscenza della Natura e dei suoi protagonisti: gli animali e le piante. All'orto botanico di Padova, dal 21 marzo al 26 giugno 2017 |
Un modo diverso per scoprire gli animali, scrutandoli discretamente nel silenzio della sera. Un modo diverso per salutare il primo giorno della Primavera all’Orto Botanico di Padova. “Estinzioni. Storie di animali minacciati dall’uomo” è insieme un’installazione artistica e un percorso di conoscenza della Natura e dei suoi protagonisti: gli animali e le piante. “L'impoverimento degli ecosistemi causato dalle attività umane – precisa il professor Pievani – si aggrava di anno in anno e sta causando la cosiddetta Sesta Estinzione, cioè un'estinzione di massa della biodiversità paragonabile alle cinque grandi catastrofi che si sono intervallate nel passato geologico. Non è un'impresa di cui Homo sapiens possa andare fiero. L'estinzione riguarda tanto le piante quanto gli animali, legati le une agli altri da un destino comune. Il destino raccontato in questo progetto espositivo di sensibilizzazione verso la conservazione che si accompagna a una ricerca nazionale di mappatura e catalogazione dei tantissimi vertebrati estinti o minacciati presenti nelle ricchissime collezioni museali italiane”. Quella di Padova è una mostra–evento, della durata di tre mesi, che mette insieme le sculture dell’artista Stefano Bombardieri, autore del ciclo The Faunal Countdown, con modelli realizzati ad hoc e animali tassidermizzati provenienti dal Museo di Zoologia e di Veterinaria dell’Università di Padova, dalle collezioni di specie protette del Museo Cappeller e del Museo di Storia Naturale di Bassano del Grappa. Un racconto che vede al centro 34 animali collocati nel loro ambiente naturale, dalla foresta tropicale alla savana, dal bosco dei climi temperati alle aiuole del Mediterraneo fino ai deserti africani e del Centro America, che debbono, loro malgrado, temere l’uomo e le sue minacce. Ad aprire idealmente il percorso è un modello di Dodo, estinto fin dal 1600, autentica icona delle estinzioni provocate dall’uomo. Ma ad introdurre i visitatori all’Orto botanico e a sorprenderli lungo i viali dell’Arboreto saranno un elefante africano e una tigre siberiana, opera di Stefano Bombardieri, un artista che da diversi anni ha fatto proprio, con esiti di grande bellezza e forza, il tema della Natura minacciata. The Faunal Countdown approda così all’Orto Botanico con i suoi animali che interpellano chi li ammira ricordando, sulla loro pelle, il tempo che li separa dalla scomparsa. A farlo è un led luminoso, posto sul dorso, che indica quanti esemplari di quella specie sono ancora in vita e quanto tempo manca alla loro estinzione. Come sottolinea Maria Livia Brunelli, curatrice dell’artista bresciano: “I grandi animali di Bombardieri conducono il visitatore in un universo apparentemente fantastico ma altrettanto drammatico, grazie al senso di straniamento che la loro dimensione è in grado di indurre. Così lo stupore iniziale lascia il posto alla riflessione sull’attualissimo tema della salvaguardia della biodiversità. Giganteschi animali (oltre all’elefante e alla tigre, a Padova sono esposti il gorilla, l’ippopotamo e il rinoceronte), inermi testimoni della loro estinzione, diventano monumenti al futuro del nostro Pianeta, offrendo un importante esempio di come l’arte contemporanea possa fornire chiavi di lettura per sensibilizzare verso tematiche di grande urgenza etica”. Il percorso prosegue e tra la vegetazione delle serre, all’interno della vasca tropicale o ai margini del bosco temperato, compaiono orangutan e piccoli anfibi del Madagascar, pappagalli e panda, coccodrilli e la Tartaruga delle Galapagos, estinta nel 2012. Questi modelli di animali sono messi così in relazione con il loro ambiente naturale, a volte in dialogo con la pianta di cui si nutrono, altre posti quasi in opposizione alla specie vegetale dalla cui coltivazione intensiva sono minacciati. Infine, la terza sezione, forse la più ‘interpellante’. Perché di essa sono protagonisti animali bellissimi, catturati come trofei da esibire (dal lupo al muflone, dal bisonte al leopardo, dal ghepardo alla zebra). Animali che oggi sono patrimonio dei Civici Musei di Bassano del Grappa e giungono eccezionalmente a Padova per divenire quasi un monito, con la loro immota bellezza, alla minaccia costituita dalla caccia illegale. Collateralmente a questa grande mostra – installazione, l’Orto Botanico attiva una serie di “Altri percorsi” dedicati alla fotografia, illustrazione d’autore e didattica. Info utili:
Costo del biglietto: 10,00€; Riduzioni: 5,00€ |
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