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Si tratta dell’ultimo episodio della serie di mostre 80-90. Televisione, musica e sport in figurina, percorso espositivo ideato da Thelma Gramolell World Masterpiece Theater - Dalla letteratura occidentale all'animazione giapponese
Si tratta dell’ultimo episodio della serie di mostre 80-90. Televisione, musica e sport in figurina, percorso espositivo ideato da Thelma Gramolelli, sulla storia della figurina; dal 3 marzo al 22 luglio 2018 al museo della figurina di Modena.

World Masterpiece Theater

Si tratta dell’ultimo episodio della serie di mostre 80-90. Televisione, musica e sport in figurina, percorso espositivo ideato da Thelma Gramolelli, iniziato nel 2014 per indagare un periodo cruciale della storia della figurina, caratterizzato dall'irrompere della televisione commerciale nei diversi ambiti della vita sociale. Negli anni Ottanta e Novanta, infatti, i cartoni animati giapponesi compirono una vera e propria rivoluzione estetica e narrativa che ha influenzato generazioni di bambini, oggi trentenni e quarantenni, anche mediante il merchandising delle figurine.

Il World Masterpiece Theater ovvero il Teatro dei capolavori del mondo (dal giapponese Sekai meisaku gekij?) è stato un fortunatissimo ciclo di cartoni animati prodotto dalla Nippon Animation dal 1975 fino al 1997. Lo stile Meisaku era caratterizzato da cura minuziosa dei dettagli e qualità grafica superiore rispetto agli anime coevi, ma soprattutto dal fatto che fosse basato sulla letteratura occidentale per ragazzi. L’intenzione era dichiaratamente educativa: oltre ad istruire gli spettatori nipponici su paesaggi, architetture, usi e costumi occidentali, offriva loro una profonda analisi psicologica dei protagonisti che, come nei romanzi, erano spesso orfani e affrontavano prove difficilissime che consentivano loro di acquisire le competenze necessarie per diventare adulti rispettabili, capaci e altruisti.

Precursore del progetto è il celeberrimo Heidi, creato da Isao Takahata e Hayao Miyazaki nel 1974, che, a causa degli alti costi, porta al fallimento della casa di produzione Zuiyo Eizo, costretta a scindersi in due distinte società, una delle quali sarà la Nippon Animation. Tra i cartoni più amati di fine anni Settanta e inizio anni Ottanta si possono ricordare Marco. Dagli Appennini alle Ande (1976), tratto dal libro Cuore, Anna dai capelli rossi (1979), Tom story (1980) tratto da Le avventure di Tom Sawyer, Flo, la piccola Robinson (1981), Lucy-May (1982), La? sui monti con Annette (1983). Dal 1986 al 1993 la veste grafica degli anime subisce una trasformazione e i colori si fanno più vivaci e intensi, come si può notare in Pollyanna (1986), in Una per tutte, tutte per una (1987), trasposizione animata del romanzo Piccole Donne e Peter Pan (1989).

Soprattutto nel corso degli anni Ottanta e prima metà degli anni Novanta, l’Italia contribuisce al successo dei cartoni animati del World Masterpiece Theater, testimoniato dalla popolarità crescente degli album di figurine a essi dedicati. Il progetto si conclude ufficialmente il 23 marzo 1997 per essere poi solo temporaneamente recuperato negli anni Duemila con alcune anime tra cui Sorridi, piccola Anna (2009), basato sul romanzo prequel che descrive i primi undici anni di vita di Anna Shirley.

Nonostante non facciano parte ufficialmente del ciclo denominato World Masterpiece Theater, molti altri cartoni animati condividevano le tematiche tratte da romanzi per ragazzi occidentali e l'intento educativo. Tra questi, alcuni prodotti della Nippon Animation non esplicitamente inseriti nel progetto WMT, come L'ape Maia (1975), Jacky, l'orso del monte Tallac (1977), D'Artacan e i tre moschettieri (1981), Il giro del mondo di Willy Fog (1983), Il libro della giungla (1989), e cartoni animati di stile Meisaku di altre case produttrici quali Remi – Le sue avventure (1977), Capitan Futuro (1978), Nils Holgersson (1980), Don Chisciotte (1980), Il Mago di Oz (1987), Robin Hood (1990). Non è giapponese, infine, ma spagnolo il cartone animato David Gnomo amico mio (1985), tratto da un libro illustrato per bambini.

Inaugurazione con visita guidata: venerdì 2 marzo 2018, ore 18.00 

 

Costo del biglietto: gratuito
Prenotazione:Nessuna
Luogo: Modena, Museo della figurina
Indirizzo: Corso Canalgrande, 103, 41121 - Modena (MO)
Telefono: 0592033090 Fax: 0592033087
E-mail: museo.figurina@comune.modena.it
Orario: dal mercoledì al venerdì: 10.30-13.00/16.00-19.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00

Si tratta dell’ultimo episodio della serie di mostre 80-90. Televisione, musica e sport in figurina, percorso espositivo ideato da Thelma Gramolell
 
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