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Renato Guttuso Ritratto di Mimise, 1938 L'Espressionismo Italiano protagonista a Vercelli
Dall'11 settembre 2025 Vercelli ospita una straordinaria mostra sull'Espressionismo Italiano allo Spazio ARCA. Opere di Guttuso, De Pisis, Fontana e altri maestri raccontano un periodo cruciale dell'arte italiana.

Vercelli si prepara ad accogliere un evento espositivo di straordinaria importanza per la comprensione dell'arte italiana del Novecento. Dall'11 settembre 2025, l'Ex Chiesa di San Marco - Spazio ARCA ospiterà "Guttuso, De Pisis, Fontana... L'Espressionismo Italiano", una mostra inedita che per la prima volta riunisce un nucleo significativo di opere realizzate tra il 1920 e il 1945, provenienti dalla prestigiosa Collezione Giuseppe Iannaccone.

L'esposizione, promossa e organizzata dal Comune di Vercelli e dalla Fondazione Giuseppe Iannaccone con la collaborazione di Arthemisia e curata da Daniele Fenaroli, rappresenta il primo appuntamento di un ambizioso progetto pluriennale che mira a valorizzare uno dei movimenti artistici più significativi e meno conosciuti della storia dell'arte italiana.

Una contro-narrazione silenziosa ma potente

L'Espressionismo Italiano, attraverso i suoi principali esponenti quali Renato Birolli, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Fausto Pirandello, Aligi Sassu, Emilio Vedova e molti altri, ha saputo affermare con forza una visione indipendente dell'arte, sottraendosi alle imposizioni culturali dominanti del periodo fascista.

Questi artisti hanno scelto, attraverso una ricerca personale spesso coraggiosa e controcorrente, di raccontare la fragilità, la solitudine e la tensione esistenziale dell'uomo, anziché aderire ai modelli celebrativi imposti dal regime. Hanno costruito una contro-narrazione silenziosa ma potente, fatta di corpi sbilanciati, nature morte inquietanti, città sognanti, figure ai margini e una disarmante quotidianità, completamente lontana dalla retorica imperante dell'epoca.

Capolavori inediti della Collezione Iannaccone

Tra le opere esposte, molte delle quali mai esposte prima al pubblico, spiccano alcuni capolavori realizzati da artisti riconosciuti come i principali esponenti dell'Espressionismo italiano:

  • "Nudo in piedi" (1939) di Lucio Fontana
  • "Composizione (Siesta Rustica)" (1924-1926) di Fausto Pirandello
  • "Il Caffeuccio Veneziano" (1942) di Emilio Vedova
  • "I poeti" (1935) di Renato Birolli
  • "Lo schermidore" (1934) di Angelo Del Bon
  • "Ritratto di Antonino Santangelo" (1942) e "Ritratto di Mimise" (1938) di Renato Guttuso

Le opere provengono prevalentemente dalla Collezione Iannaccone, una delle più rilevanti collezioni private italiane, raccolta con passione da oltre 30 anni dall'Avvocato Giuseppe Iannaccone, grandissimo amante dell'arte e promotore della creatività di artisti del panorama italiano e internazionale.

Una collezione "romantica" e visionaria

La Collezione Iannaccone si caratterizza come una raccolta "romantica", che ha seguito e inseguito quell'arte che – dopo la grande stagione delle avanguardie – non ha coltivato gli ideali classici ma ideali diversi, incentrati sull'intensità del colore, sulla fantasia, la visionarietà e la soggettività dell'io, sull'espressione dei sentimenti e delle emozioni.

Questa visione collezionistica ha permesso di preservare e valorizzare opere che testimoniano come gli artisti italiani abbiano saputo sviluppare un linguaggio espressivo autonomo, capace di dialogare con le correnti europee mantenendo al contempo una specificità culturale e stilistica peculiare.

Un progetto pluriennale innovativo

La mostra rappresenta il primo appuntamento di un progetto espositivo pluriennale sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, dalla Provincia di Vercelli e da ASM. Il progetto è pensato per creare un dialogo tra diverse discipline, con l'obiettivo di rivelare come la creatività e l'arte possano arricchirsi attraverso l'interazione tra linguaggi differenti, creando una sinergia tra la storia del luogo, l'arte contemporanea e altre forme di espressione culturale.

Focus su Norberto Spina

In questo contesto innovativo, ogni anno verrà messo in luce un artista contemporaneo attraverso la relazione con le opere esposte nelle mostre. Quest'anno l'attenzione è rivolta a Norberto Spina, giovane artista talentuoso classe 1995 che si è formato tra Milano e Londra.

La poetica di Spina si fonda sulla sovrapposizione di memoria personale e collettiva, un lavoro alimentato dalla ricerca di immagini d'archivio, fotografie storiche, momenti di vita quotidiana e iconografie della tradizione popolare italiana che, rielaborati e sovrapposti, si manifestano come frammenti di ricordi.

Saranno esposti alcuni suoi lavori, oltre a un prestito proveniente dalla Royal Academy di Londra e altre opere inedite e site specific che l'artista ha realizzato appositamente per questa occasione, creando un ponte temporale e concettuale tra l'Espressionismo storico e le ricerche contemporanee.

Spazio ARCA: un contenitore d'eccellenza

Arca Arte Vercelli rappresenta il contenitore ideale per questa importante esposizione. Lo spazio nasce da un intervento di riqualificazione promosso nel 2007 dall'amministrazione comunale di Vercelli, che ha realizzato una struttura espositiva all'interno della navata centrale dell'ex Chiesa di San Marco.

Da quel momento, ARCA ha dedicato il suo impegno alla realizzazione di mostre, esposizioni ed eventi di alto profilo, creando un dialogo continuo tra storia e modernità. Tra le più importanti iniziative si ricordano le esposizioni in collaborazione con la Fondazione Guggenheim, "Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari" e la mostra dedicata alla Magna Charta e agli 800 anni dell'Abbazia di Sant'Andrea.

Il luogo è diventato ormai uno dei simboli della città di Vercelli, nonché punto di riferimento culturale per la cittadinanza e attrattore di un turismo culturale e legato all'arte. La particolarità della sua struttura permette un'interazione unica tra passato e presente, dove lo spazio non solo accoglie le opere, ma diventa un luogo di confronto e riflessione, dove linguaggi e prospettive si intrecciano, generando nuove letture e interpretazioni del mondo.

La Fondazione Giuseppe Iannaccone

La Fondazione Giuseppe Iannaccone ETS si è costituita nel novembre 2023 su iniziativa dell'Avvocato e appassionato collezionista d'arte Giuseppe Iannaccone, per promuovere attività senza scopo di lucro, con finalità civiche, di solidarietà e di utilità sociale.

La Fondazione rappresenta un'evoluzione e un soggetto che eredita il lavoro promosso in trent'anni dalla Collezione Giuseppe Iannaccone: attività dedicate all'arte, al sostegno e alla promozione della creatività di giovani artisti, soprattutto del panorama italiano. La Fondazione ha l'obiettivo di continuare su questa linea di azione, attraverso la messa in pratica di una serie di progetti che abbiano una ricaduta sociale attraverso lo sviluppo e la promozione della creatività.

Emilio Vedova Il Caffeuccio Veneziano, 1942 Olio su tela, 43.2x55 cm Courtesy Collezione Giuseppe Iannaccone

Un'arte di resistenza e libertà

L'Espressionismo Italiano rappresenta un capitolo fondamentale ma spesso sottovalutato della storia dell'arte del Novecento. Questi artisti, operando in un periodo storico complesso e difficile, hanno saputo mantenere una visione indipendente dell'arte, rifiutando le imposizioni ideologiche e sviluppando un linguaggio espressivo che privilegiava l'autenticità dell'emozione rispetto alla conformità politica.

Le opere in mostra testimoniano questa scelta controcorrente e coraggiosa, mostrando come l'arte possa diventare strumento di resistenza culturale e affermazione di libertà espressiva anche nei momenti più bui della storia. La mostra di Vercelli offre quindi un'occasione unica per comprendere questo movimento artistico nel suo contesto storico e per apprezzarne la modernità e l'attualità del messaggio.

Un evento di portata nazionale

L'iniziativa si inserisce nel panorama espositivo nazionale come un evento di particolare rilevanza, capace di portare alla luce aspetti meno conosciuti ma fondamentali dell'arte italiana del Novecento. La collaborazione tra istituzioni pubbliche e private, la qualità delle opere esposte e l'innovativo approccio curatoriale fanno di questa mostra un appuntamento imperdibile per studiosi, appassionati d'arte e pubblico generale.

La scelta di Vercelli come sede espositiva conferma inoltre il ruolo sempre più importante delle città medie italiane nella valorizzazione del patrimonio artistico e nella promozione di eventi culturali di livello internazionale, dimostrando come la decentralizzazione culturale possa arricchire l'offerta espositiva nazionale e avvicinare l'arte di qualità a un pubblico più ampio e diversificato.

L'appuntamento dell'11 settembre allo Spazio ARCA rappresenta quindi l'inizio di un percorso espositivo destinato a lasciare un segno importante nel panorama culturale italiano, offrendo nuove chiavi di lettura per comprendere la complessità e la ricchezza dell'arte italiana del XX secolo.

Renato Guttuso Ritratto di Mimise, 1938Lucio Fontana Nudo in piedi, 1939Fausto Pirandello Composizione (Siesta Rustica), 1924-1926Emilio Vedova Il Caffeuccio Veneziano, 1942
 
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