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I programmi didattici della collezione Peggy Guggenheim I programmi didattici della collezione Peggy Guggenheim
In occasione del convegno “Il museo come risorsa per la scuola”, presso l’Aula Magna della sede di San Giobbe, Università Ca’ Foscari, è stata presentata l’offerta didattica del museo per l’anno scolastico 2018-19.

A dare il benvenuto agli oltre 300 insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado del Veneto, presenti in sala, Karole P.B. Vail, Direttrice della Collezione Peggy Guggenheim, lieta di presenziare all’incontro, immaginato come momento inaugurale dell’anno scolastico, durante il quale sono state presentate le proposte del museo per le scuole e come incontro formativo destinato agli insegnanti. La Vail ha inoltre espresso un profondo ringraziamento nei confronti dei presenti, sottolineando il loro ruolo “determinante nell’educazione di bambini e ragazzi e quali interlocutori fondamentali nel rapporto tra il museo e il mondo della scuola”.

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È poi intervenuta Elena Minarelli, Responsabile del Dipartimento Educazione della Collezione, che ha presentato il programma didattico del museo per l’anno scolastico 2018-19. Si parte con A scuola di Guggenheim, il consolidato programma del museo nato nel 2002 in collaborazione con la Regione del Veneto, rivolto alle scuole venete di ogni ordine e grado che promuove progetti, attività e iniziative volti all'inserimento dell'arte moderna e contemporanea nei Piani dell’Offerta Formativa scolastica. Diversi sono i percorsi pensati per le scuole dell’infanzia e primarie, legati alle tematiche di arte e poesia, i quattro elementi, l’uso del colore blu nell’arte, gli esseri metamorfici e l’analisi dell’oggetto in dettaglio. Le scuole secondarie di 1° e 2° grado saranno indirizzate invece verso percorsi incentrati su temi quali sempre arte e poesia, la sintesi, citazione e tributo nell’arte, la storia del collezionismo al femminile, il binomio eros ed erotismo. Per il terzo anno consecutivo, poi, il museo veneziano partecipa a Tutta un’altra ASL, progetto di Alternanza Scuola Lavoro realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e la Fondazione di Venezia. Inoltre, accanto alle visite guidate a pagamento condotte in differenti lingue durante l’orario di apertura del museo, grazie al programma Prima Visione il museo offre ai gruppi scolastici l’occasione di visitare le sale espositive a partire dalle 9 del mattino, prima dell’orario di apertura al pubblico, beneficiando di una visita guidata gratuita. Non manca naturalmente all’appello Doppio Senso. Percorsi Tattili alla Collezione Peggy Guggenheim, progetto con il quale, nell’autunno del 2015, Palazzo Venier dei Leoni ha aperto il proprio patrimonio artistico al pubblico con disabilità visive, iniziando un processo di sensibilizzazione alla conoscenza dell’arte attraverso il tatto.  E infine, costante del museo per i piccoli visitatori sono i Kids Day, i laboratori didattici domenicali, gratuiti, per bambini dai 4 ai 10 anni, ideati allo scopo di introdurre i partecipanti all’arte moderna e contemporanea in modo continuativo, accessibile e interessante.

Sono poi seguiti gli interventi dei tre relatori ospiti. Irene Baldriga, storica dell’arte, docente e Presidente di ANISA (Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte) ha parlato di Patrimonio e cittadinanza. Lo spazio del museo per lo sviluppo e l’esercizio delle competenze trasversali. La Baldriga ha riflettuto su come lo spazio museale sia un ambiente di apprendimento utile a maturare competenze trasversali, e possa contribuire a rafforzare riferimenti etici e identitari indispensabili all’esercizio di una cittadinanza consapevole.

Marco Dallari, professore ordinario di Pedagogia generale dell’Università di Trento, è poi intervenuto con L’incontro con l’opera d’arte come esperienza educativa. “La parola “esperienza” – in educazione – viene spesso considerata sinonimo di “didattica del fare”. Ma la dimensione laboratoriale e manuale dell’attività educativa non basta” ha sostenuto Dallari. “Per John Dewey l’esperienza è attività intelligente, capace di far incontrare teoria e pratica, conoscenza e formazione, affettività e ragione”.

Infine Marco Peri, storico dell’arte ed esperto di educazione museale, ha chiuso con l’intervento Esercizi di Meraviglia. L’esperienza delle emozioni al museo, riflettendo su quali processi può attivare il museo contemporaneo per incentivare una dimensione di stupore nell’arte e nell’educazione.

I programmi didattici della collezione Peggy Guggenheim
 
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