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Ond\'evitar tegole in testa! Sette secoli di assicurazione Sette secoli di assicurazione
Dall’11 ottobre 2019 al 15 gennaio 2020, APE Parma Museo ospita la mostra Ond'evitar tegole in testa! Sette secoli di assicurazione che ripercorre le tappe fondamentali del fenomeno assicurativo, dal Medioevo a oggi.

Ond'evitar tegole in testa! Sette secoli di assicurazioneDall’11 ottobre 2019 al 15 gennaio 2020, APE Parma Museo, l’innovativo centro culturale e museale ideato e realizzato da Fondazione Monteparma nel cuore della città ducale, ospita la mostra Ond'evitar tegole in testa! Sette secoli di assicurazione che ripercorre le tappe fondamentali del fenomeno assicurativo, dal Medioevo a oggi.

L’esposizione, inserita tra le iniziative di Parma 2020 – Capitale Italiana della Cultura, curata da Marina Bonomelli e Claudia Di Battista, organizzata da Fondazione Mansutti in collaborazione con Fondazione Monteparma e Università di Parma (DSEA - Dipartimento Scienze Economiche e Aziendali), col patrocinio del Comune di Parma e della Regione Emilia Romagna e con il sostegno di primari operatori e intermediari assicurativi, presenta 280 pezzi, tra cui 94 manifesti di compagnie italiane e straniere dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni ’70 del Novecento, 120 targhe incendio prodotte tra Ottocento e Novecento. E ancora 40 preziosi testi antichi, tra cui il manoscritto quattrocentesco di San Bernardino, e 26 polizze assicurative dalla metà del Trecento al Novecento.

Il materiale proviene interamente dalla Fondazione Mansutti di Milano, che conserva una collezione specialistica, unica al mondo, sulla storia dell’assicurazione.

Fondazione Monteparma ha accolto con entusiasmo l’invito del locale Ateneo ad aprire le porte di APE Parma Museo al mondo delle assicurazioni, realizzando un’esposizione di grande interesse, tanto sul versante storico e dell’attualità, quanto su quello artistico e della comunicazione pubblicitaria. Presentando diverse chiavi di lettura, la mostra si rivolge sia a chi segue i temi della storia e dell’economia – per studio, lavoro o interesse personale – sia al grande pubblico che potrà addentrarsi, in modo piacevole e divertente, in un mondo spesso poco conosciuto, ma affascinante come quello dell’assicurazione, partendo dalle sue origini per arrivare ai giorni nostri, fino a prefigurarne gli sviluppi futuri.

Fondazione Mansutti si prefigge di diffondere la conoscenza del fenomeno assicurativo illustrando la storia delle sue nobili radici e mettendo a disposizione del pubblico raccolte archivistiche e museali che ne documentano l’evoluzione. Ora, ha vivo il convincimento che questa nuova esposizione – nelle magnifiche sale di APE Parma Museo – potrà superare il successo ottenuto nel 2016 con la mostra “Scacco al rischio” presentata nel Palazzo Sormani a Milano.

Il percorso espositivo si snoda seguendo due temi ben definiti. Nel primo, si analizza lo sviluppo dell’assicurazione, fenomeno socio-economico nato in Italia a metà del Trecento, grazie all'intuizione di mercanti fiorentini e genovesi che portò alla creazione del “contratto assicurativo”. La mostra si apre proprio con la polizza di assicurazione più antica a noi pervenuta, stilata da un notaio genovese il 18 febbraio 1343, proveniente dall’Archivio di Stato di Genova. Nel XIV secolo, il ceto mercantile aveva raggiunto una notevole potenza economica e politica, fino ad allora sconosciuta. Gli scambi commerciali marittimi con l’Estremo Oriente si erano sviluppati a tal punto da ritenere indispensabile trovare il modo di contenere i rischi per non annullare il guadagno ottenuto con viaggi tanto avventurosi. Con il “contratto assicurativo” si trasferiva il rischio della perdita di un carico o della stessa nave ad altri che fossero disposti a prenderlo su di sé al fine di ottenere, a loro volta, un’analoga copertura per le loro spedizioni. Questa pratica si diffuse per tutto il Quattrocento, tanto da diventare vitale per il commercio.

La seconda parte della mostra segue l’evoluzione stilistica della grafica pubblicitaria assicurativa, attraverso manifesti, stampati nell'arco di oltre un secolo, dalla seconda metà dell’Ottocento alla prima metà del secolo scorso.

Le compagnie assicurative non rimasero indifferenti a questa nuova forma di comunicazione pubblicitaria al punto che incaricarono alcuni dei più famosi artisti dell’epoca di reclamizzare i loro prodotti. La rassegna propone una ricca e inedita selezione di manifesti, creati da cartellonisti e artisti di talento e fama, quali Umberto Boccioni, Adolf Hohenstein, Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicovitz, Federico Seneca, Erberto Carboni e molti altri.

Tra le rarità, si segnala il manoscritto in pergamena originale di San Bernardino da Siena del 1470, De contractibus et usuris, nel quale, pur riconoscendo l’importanza dei commerci e la legittimità del guadagno, si cercava di definire i confini tra la liceità dell’assicurazione e i pericoli dell’usura a essa connessi.

Molte sono le curiosità disseminate lungo il percorso espositivo. Tra queste, la polizza che Ernest Hemingway stipulò contro l’incendio e i cicloni, per la sua casa cubana all’Havana, denominata Finca La Vigìa, acquistata nel 1939 per 12.500 dollari, dove scrisse due capolavori della letteratura del Novecento come Per chi suona la campana Il vecchio e il mare. O ancora quella che Marilyn Monroe stipulò contro il rischio d’incidenti automobilistici pochi mesi prima della sua morte.

Molto singolare è anche la polizza sulla vita sottoscritta nel 1959 da Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, proclamato Santo l’anno scorso, con cui la compagnia, in caso di morte del Cardinale in qualsiasi epoca dovesse avvenire, si impegnava a pagare agli eredi il capitale di un milione di Lire.

La rassegna si chiude con uno spazio dedicato al futuro dell’assicurazione, così come lo immagina la Fondazione Mansutti e con un omaggio dell’artista Ugo Nespolo al matematico Jakob Bernoulli e alla legge dei grandi numeri.

Accompagna la mostra il volume “I manifesti e l'assicurazione. Cento anni di pubblicità” (Silvana editoriale) illustrato da 130 manifesti della Fondazione Mansutti con in copertina la fantastica immagine del 1924 realizzata dal parmigiano Erberto Carboni per la Compagnia Cremonese.

Parma, settembre 2019

OND'EVITAR TEGOLE IN TESTA! Sette secoli di assicurazione
APE PARMA MUSEO (Parma, Via Farini, 32/a)
11 ottobre 2019 – 15 gennaio 2020
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 17.30

Biglietti: intero € 8,00; ridotto € 5,00 (over 65, persone diversamente abili e loro accompagnatori, gruppi di almeno 10 unità); ingresso gratuito scuole, under 18, studenti e personale dell’Università di Parma, guide turistiche e giornalisti.

Il biglietto d’ingresso alla mostra permette di visitare gratuitamente le altre esposizioni in corso presso APE Parma Museo: la mostra I colori degli affetti. Ritratti familiari nelle Collezioni Amedeo Bocchi e Renato Vernizzi della Fondazione Monteparma e le Sale Museo Amedeo Bocchi e Renato Vernizzi.

Informazioni: tel. 0521.2034; info@apeparmamuseo.it

Sito internetwww.apeparmamuseo.itwww.storiadelleassicurazioni.com

APE Parma Museo

APE Parma Museo è l’innovativo centro culturale e museale ideato e realizzato da Fondazione Monteparma. Da sempre profondamente impegnata nella valorizzazione delle arti e della cultura, sia attraverso progetti diretti, sia tramite il sostegno ad enti e associazioni del territorio, la Fondazione ha scelto di acquisire e restaurare un prestigioso palazzo da tempo chiuso, situato nel cuore del centro storico di Parma, per restituirlo alla città quale tassello fondamentale della sua vita culturale.

Aperto nel giugno 2018, APE Parma Museo è un luogo capace di promuovere e accogliere le diverse espressioni artistiche e i vari saperi, attraverso iniziative che spaziano da mostre d’arte a concerti, da spettacoli teatrali a convegni, da conferenze a presentazioni di libri.

Da qui il nome APE, acrostico di “Arti”, “Performance” ed “Eventi”, che sintetizza e abbraccia in tre lettere la volontà di proporre una programmazione culturale a tutto tondo, in grado di incontrare e stimolare l’interesse dei pubblici più diversi. Ma APE rimanda anche ad una molteplicità di significati: dall’operosità, organizzazione e dinamismo dell’omonimo insetto all’ispirazione creativa richiamata dal volo, fino all’origine stessa delle Fondazioni bancarie dai Monti di Pietà e dagli Istituti di credito, con l’alveare a simboleggiare il risparmio.

www.apeparmamuseo.it

Fondazione Mansutti

La Fondazione Mansutti è nata a Milano nel 2004 dalla donazione che Francesco Mansutti ha fatto della biblioteca e del suo archivio storico imperniati sulla storia dell’assicurazione, documentata – dalle origini all’epoca moderna – dal punto di vista economico, giuridico, tecnico, sociale e di costume.

La Fondazione punta alla conclusione di convenzioni con analoghi enti, università e centri di ricerca in Italia e all’estero. Mediante simili intese possono essere promossi studi in materia assicurativa con il vantaggio di poter usufruire delle importanti fonti per la ricerca storica messe a disposizione da tutti i partecipanti all'accordo. A questo scopo sono state sottoscritte Convenzioni di carattere scientifico e didattico con l'Università degli Studi di Milano e con il Consorzio universitario CINEAS - per una cultura del rischio.

Inoltre, per conferire maggiore visibilità al carattere museale e archivistico delle collezioni, la Fondazione Mansutti dal 2014 è membro di Museimpresa (Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa).

La Biblioteca possiede oltre 6000 volumi di storia dell'assicurazione, manoscritti e libri a stampa dal '500 a oggi. La raccolta di questo prezioso materiale librario è iniziata oltre cinquant'anni fa e da allora prosegue in una costante ricerca di testi del passato, unita a un continuo aggiornamento sulle pubblicazioni contemporanee di storia assicurativa.

www.storiadelleassicurazioni.com

Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali (Università di Parma)

Il Dipartimento inizia la sua attività nell’anno accademico 1954-1955 (allora con la denominazione Facoltà di Economia e Commercio) con sede al primo piano dell’edificio sito in Via Università.
Nel 1965 si trasferisce nell’attuale sede di Via J. F. Kennedy, previa donazione del terreno dal Comune di Parma, dove, per opera dell’ing. Cornelli, viene costruito un edificio estremamente moderno e al tempo stesso tradizionale.
Pur nella sua breve storia, nella Facoltà di Economia (oggi Dipartimento) insegnano molti docenti di fama nazionale e di spiccate abilità scientifiche come il Prof. Egidio Giannessi, il Prof. Lino Azzini, il prof. Carlo Masini, il Prof. Giovanni Ferrero.
Da non dimenticare, per la fedeltà al Dipartimento, il Prof. Eugenio Levi per l’area Matematica ed il Prof. Franco Feroldi per l’area dell’economia politica.
A seguito della riorganizzazione dell'Ateneo, da gennaio 2017 il Dipartimento di Economia si trasforma in Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali.

www.sea.unipr.it/it

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