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Umbria Jazz 13 Umbria Jazz 13
A Perugia, dal 5 al 14 luglio: quarant'anni di storia della musica Jazz e non solo in Italia; l’edizione del quarantennale presenta un cartellone eterogeneo e dalle molte anime, che proverà a sintetizzare i variegati percorsi della musica.

Non ci sono molti Festival che abbiano avuto l'impatto di Umbria Jazz sulla storia non solo strettamente musicale ma anche sociale e di costume di un paese. Quando nacque nel 1973 era solo un tentativo di abbinare la passione di alcuni jazzofili con le esigenze di una regione che voleva far conoscere le proprie ricchezze territoriali.
Nessuno poteva immaginare il peso che questa kermesse avrebbe esercitato sulla scena musicale italiana, e non solo. Oggi Umbria Jazz è un marchio conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, un obiettivo fondamentale della carriera per qualsiasi artista, un vero e proprio punto di riferimento nel mondo della musica e dei Festival musicali.
Dalla prima edizione molto è cambiato, ma non lo spirito e l’identità che, insieme alla qualità delle proposte artistiche hanno fatto la fortuna della manifestazione.
Un Festival che conferma il trend intrapreso da alcuni anni: musica a trecentosessanta gradi per tutti ma con un’anima legata indissolubilmente al jazz e alla storia di questa musica straordinaria.
A conferma di ciò l’edizione del quarantennale presenta un cartellone eterogeneo e dalle molte anime, che proverà a sintetizzare i variegati percorsi della musica, presentando al pubblico, oltre che il jazz nelle sue molteplici espressioni, anche pop, soul, reggae, blues e contaminazioni inedite. Sulle scene di Umbria Jazz 13 si alterneranno artisti di culto e giovani emergenti, icone e monumenti della black music, jazzmen alla prova con progetti assolutamente nuovi e ricchi di fascino.
Location principale rimane l’Arena Santa Giuliana, dove avranno spazio i grandi nomi, poi il Teatro Morlacchi, dedicato al jazz più ortodosso. Novità assoluta saranno i concerti a Palazzo della Penna, in collaborazione con Young Jazz e Comune di Foligno, un ritorno invece alla Galleria Nazionale dell’Umbria, alla Sala Podiani, con i concerti di “Jazz goes to the Museum”.
Umbria Jazz
Abbinamento tra musica e cibo infine alla Bottega del Vino e al Ristorante La Taverna per gli aperitivi, i brunch e le cene.
Ci sono infine gli spazi all’aperto gratuiti: Piazza IV Novembre e i Giardini Carducci. È l’Umbria Jazz che rappresenta la continuità con il passato, un omaggio doveroso a una formula che ha creato il “caso” Umbria Jazz nel mondo dello spettacolo e nel costume. Da non dimenticare infine la tradizionale Street Parade.
Il miracolo di Umbria Jazz è stato in definitiva di aver creato un evento popolare, dai grandi numeri e dalla forte risonanza immerso in un ambiente assolutamente peculiare che non ha riscontri in tutto il mondo e che lo rendono unico e irripetibile.
 

GLI “EVENING CONCERTS” ALL’ARENA SANTA GIULIANA


Un programma, quello dell’Arena, che è un vero e proprio Festival nel Festival: mai come quest’anno tanti generi musicali e artisti in grado di soddisfare i gusti musicali di tutti gli appassionati per quello che è un evento nell’evento. Il tutto sotto il segno della qualità che Umbria Jazz propone al proprio pubblico dal 1973.
Sarà Diana Krall, che proprio Umbria Jazz tenne a battesimo agli inizi della carriera, quando la bionda canadese era ancora una promettente pianista-jazz singer devota alla tradizione crooner di Nat King Cole, ad aprire il 5 luglio all'Arena Santa Giuliana l'edizione del quarantesimo anniversario, nella sua prima data italiana. La Krall presenterà il suo ultimo album "Glad Rag Doll", prodotto da T-Bone Burnett. Un affascinante viaggio fatto di nuove sonorità, nuove combinazioni musicali e nuovi musicisti.

Sonny Rollins in esclusiva italiana il 6 luglio. Con lui sul palco due special guest d’eccezione: Enrico Rava e Paolo Fresu. Rollins, classe 1930, newyorkese, è il più grande musicista jazz vivente: con oltre sessant’anni di attività alle spalle, che lo ha portato a incrociare in pratica tutte le figure leggendarie del jazz a partire dall’era del be-bop, Thelonious Monk, Charlie Parker, Miles Davis, Bud Powell, Dizzy Gillespie, rimane con il suo sax tenore unico e inimitabile.

Torna a Umbria Jazz uno dei più grandi pianisti di sempre: Keith Jarrett. Un evento unico per festeggiare i quaranta anni di Umbria Jazz e i trenta anni di attività del trio con Gary Peacock al contrabbasso e Jack DeJohnette alla batteria. Esordio a Umbria Jazz per uno dei nomi più acclamati del soul statunitense: John Legend. Scrittore, grande musicista, ottimo arrangiatore, il suo stile elegante e old fashion è molto apprezzato sia dal pubblico che dalla critica, perché è uno dei pochi in grado di fondere il sentimento della vecchia scuola del soul con il sapore tagliente dei ritmi hip hop e del moderno r&b.

Non poteva mancare una serata tutta italiana, all’Arena Santa Giuliana, dove saranno di scena il pop mediterraneo, con le sue forti tinte blues e soul, di Pino Daniele e Mario Biondi, con la sua inconfondibile voce, calda, sensuale e assolutamente unica. Dee Dee Bridgewater e Ramsey Lewis propongono un viaggio musicale senza tempo e senza stili musicali predefiniti: quando il soul era jazz e il jazz era soul, e le radio trasmettevano la buona musica, senza preoccuparsi di generi e stili.
Ad aprire il loro concerto saranno Simona Molinari con Peter Cincotti, accompagnati dalla storica chitarra di Franco Cerri. Wynton Marsalis, con la sua Jazz at Lincoln Center Orchestra, torna a Umbria Jazz dopo la sua esibizione del 2009. Special guest due voci straordinarie, quelle di Cecile McLorin Salvant, la nuova grande promessa tra le voci femminili, e Gregory Porter, reduce dal successo caloroso ottenuto a Orvieto nell’ultima edizione di Umbria Jazz Winter.
Il 12 luglio il grande evento della stagione jazz (e non solo): il duo pianistico in esclusiva mondiale di Herbie Hancock e Chick Corea. Umbria Jazz ha lungamente inseguito questo evento, che riunisce per una notte di grande musica due dei più grandi artisti della tastiera, e ringrazia Chick e Herbie che hanno infine accettato l'invito nell'edizione che celebra il quarantesimo anniversario della nascita di Umbria Jazz. Sabato 13 luglio l’incontro tra la musica jazz e la classica: Stefano Bollani e l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. In programma musiche di Bernstein, Ravel e Gershwin, ma non sono escluse sorprese e fuori programma in una serata fuori dall’ordinario.
La serata conclusiva di Umbria Jazz 13 è dedicata interamente al Brasile: un omaggio a una terra ricca di fascino e contraddizioni che ha espresso grande musica e grandi interpreti come Gal Costa e Gilberto Gil.
Anche quest’anno nello spazio adiacente alla platea dell’Arena sarà attivo un vero e proprio ristorante e un palco sul quale Tuck & Patti faranno da colonna sonora alle cene pre concerto.
Un’atmosfera soft ideale per apprezzare la buona cucina e il buon vino serviti in un ambiente unico.
L’appuntamento è per tutte le sere in attesa del concerto serale.

Umbria Jazz

IL JAZZ AL TEATRO MORLACCHI E ALLA GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA

Anche per l’edizione del quarantennale il jazz trova la sua casa storica e naturale nel Teatro Morlacchi, divenuto negli anni il punto di riferimento per la parte del programma più “pura”, e torna alla Galleria Nazionale dell’Umbria con il progetto “Jazz goes to the Museum”.
Esordio assoluto al Festival per il jazz russo, con Igor Butman, il più conosciuto sassofonista del suo paese, con un background di studi al prestigioso Berklee College of Music di Boston, e la Moscow Jazz Orchestra, ensemble di sedici elementi.
Torna invece a Perugia dopo molti anni il sassofonista e compositore norvegese Jan Garbarek, con un progetto che vede la partecipazione di Trilok Gurtu.
Un fil rouge che collega Cuba alla Sardegna: l’incontro di Omar Sosa, stravagante personaggio e incommensurabile pianista cubano, con il maestro della tromba Paolo Fresu.
“Essenze Jazz” per Eduardo De Crescenzo non è solo il titolo di un nuovo lavoro ma segnala un passaggio irreversibile, una specie di terza carriera, l’approdo naturale di tutte le sue vite musicali. Enzo Pietropaoli al contrabbasso, Marcello Di Leonardo alla batteria, Stefano Sabatini al pianoforte, Daniele Scannapieco al sassofono, Lamberto Curtoni al violoncello scrivono con lui una pagina musicale elegante, talentuosa, moderna, coinvolgente come può esserlo quella di un classico senza tempo.
“Consonanti” è il nome del nuovo quartetto di Giovanni Tommaso: scelto sia per la convinzione che i componenti il gruppo potranno trovare un terreno inedito d’intesa creativa sia per la coincidenza dovuta al fatto che le iniziali dei nomi e cognomi dei musicisti sono solo consonanti. La formazione è una vera all stars, composta da Danilo Rea al piano; al sax alto il giovanissimo Mattia Cigalini, alla batteria Francesco Sotgiu, al contrabbasso ovviamente Giovanni Tommaso.
Senza dimenticare il legame con la tradizione, il “Perfectrio” di Roberto Gatto, con Alfonso Santimone e Pierpaolo Ranieri, si muove all’insegna

della sperimentazione legata alle nuove sonorità e conduce il pubblico nel mondo dell’elettronica e dell’improvvisazione.
Dopo il successo della loro esibizione dedicata alla musica di Jimi Hendrix durante l’ultima edizione di Umbria Jazz Winter tornano a Perugia i Quintorigo.
Tra jazz e flamenco, sotto il segno della qualità assoluta, si muovono il piano di Michel Camilo e la chitarra di Tomatito: una serata con due artisti impareggiabili per tecnica ed espressività.
Con “The Cookers” il pubblico gusterà un viaggio nell’hard bop più muscolare nella tradizione di Art Blakey e dei Jazz Messengers, un aggiornato e moderno mainstream jazz suonato da un gruppo di veri professionisti.
Oltre che special guest con Wynton Marsalis, Gregory Porter, sarà protagonista con il suo gruppo: un’ulteriore conferma del successo che sta ottenendo, quello che la critica americana ha definito il più sensazionale cantante emerso in questi ultimi anni.
Vincitore del Grammy Award del 2013 nella categoria "Best R&B Allbum” con il suo quinto lavoro “Black Radio”, Robert Glasper si presenta al pubblico umbro con il gruppo Experiment, un quartetto dove l’influenza dell’hip-hop è più marcata ed evidente.
Un super quartetto per Branford Marsalis: ad accompagnare il sassofonista saranno infatti Joey Calderazzo al piano, Eric Revis al basso e Justin Faulkner alla batteria.
Hiromi, giovane pianista giapponese e allieva prediletta di Ahmad Jamal, torna dopo due anni a Perugia con il suo trio Project. Nella sua musica troviamo il jazz e la sperimentazione, il free e l’elettronica, con incursioni nel rock e nella fusion.
Torna infine dopo qualche anno di assenza, era il 2005, Terence Blanchard con il suo nuovo quintetto che vede Bryce Winston al sax, Fabian Almazan al piano, Bob Hurst al contrabbasso e il grande Jeff “Tain” Watts alla batteria.

La Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria sarà l’esclusiva e prestigiosa location di “Jazz goes to the Museum”. Si comincia con il tributo alla musica di Armando Trovajoli, recentemente scomparso, da parte di Danilo Rea e Renato Sellani. Si passa poi a un duo particolare: l’arpa colombiana di Edmar Castaneda incontra il clarinetto umbro di Gabriele Mirabassi. Un trio infine, quello del vincitore del Top Jazz di Musica Jazz come miglior talent del 2012 Enrico Zanisi.
 

Umbria Jazz

A PALAZZO DELLA PENNA IL NUOVO JAZZ TRA SPERIMENTAZIONI E RICERCA

Un progetto musicale del tutto nuovo, a partire dalla location, quella di Palazzo della Penna, collocato nel centro storico della città a breve distanza dal bastione meridionale della Rocca Paolina.
Una collaborazione che prosegue, quella con Young Jazz di Foligno, e con il Comune della cittadina umbra.
Nel segno della musica delle “nuove generazioni” e di “nuova generazione” si muove Young Jazz, una realtà che, nel corso degli anni, si è affermata a livello nazionale e internazionale come l’unica nel suo genere nata per dare spazio a giovani artisti e al jazz più contemporaneo.
E quest’anno la collaborazione con Umbria Jazz ha assunto anche nuove forme, visto che l’esperienza di Young Jazz e i suoi giovani musicisti verranno messi a disposizione dello spazio di Palazzo Penna durante i giorni della grande kermesse musicale perugina.
La programmazione vedrà alternarsi nei due week end, alla Corte e alla Strada Romana, artisti più conosciuti al grande pubblico e più vicini alla musica jazz come João Lobo, Zeno De Rossi, Jeff Ballard, Lionel Loueke, con giovani promesse jazzistiche italiane. Il tutto mixato con dj set e artisti protesi verso nuove forme sonore vicine all’elettronica e alle contaminazioni tra vari generi musicali.

 

MUSICA, E NON SOLO, ALLA BOTTEGA DEL VINO E ALLA TAVERNA.
I CONCERTI GRATUITI: PIAZZA IV NOVEMBRE, I GIARDINI CARDUCCI E LA STREET PARADE

Dopo il clamoroso successo dello scorso anno torna Ralf, con il suo dj set dal titolo “Rhythm, Harmony and Repetition of Forms”; novità saranno i musicisti ospiti della serata: Giovanni Guidi, Gianluca Petrella e Leonardo Ramadori.

Renato Sellani, ospite fisso del Festival e ormai un’icona per appassionati e addetti ai lavori. Con lui Massimo Moriconi.

Allan Harris offre un viaggio nella musica melodica degli anni cinquanta, con una interpretazione sempre elegante e delicata.

Stefano Mincone e il suo gruppo che si muove tra composizioni originali, classici della canzone italiana, funk e jazz.

Italianissimi i Four Vegas, formatasi nel 1999 a Roma grazie alla passione di cinque musicisti innamorati dei suoni e dei costumi degli anni ‘50 e ’60.

La Tribunal Mist, composta da avvocati e magistrati napoletani, accomunati dalla passione per la musica.

Il gospel, quest’anno sarà rappresentato da Bobby Jones & The Nashville Super Choir. Il canto religioso è espressione di spiritualità ma anche delle più autentiche radici del jazz e più in generale della cultura popolare delle comunità Nere. Bobby Jones è uno dei personaggi di primissimo piano di Nashville, uno dei centri nevralgici e pulsanti della musica americana da sempre. È stato numerose volte ospite del Festival, sia nell’edizione invernale di Orvieto che a Perugia.

Tuck & Patti: un sodalizio artistico inscindibile da ormai trentacinque anni, un’alchimia di voce e chitarra ormai entrato nella storia della musica.

Le bacchette le tiene in mano sin da quando aveva due anni e oggi il suo talento straordinario è già noto nei circuiti del jazz mondiale: Gianluca Pellerito e il suo quintetto.

La giovanissima Sarah McKenzie, australiana, allieva del Berklee College of Music, conosciuta a Orvieto, oggi più che promettente cantante e pianista.

Rockin’ Dopsie & The Zydeco Twisters, interpreti della tipica musica
“zydeco” della Louisiana, che tornano a grande richiesta.


Larry Monroe e Donna McElroy sono i leader di una formazione composta dai professori del Berklee College of Music impegnati nelle Clinics che si svolgono parallele al Festival.

L’Orchestrino di Bobo Rondelli è una band livornese di fiati e percussioni che si muove con naturalezza dal jazz di New Orleans alla libera improvvisazione, dal blues ai ritmi afro-cubani.

La street parade vedrà quest’anno un gradito ritorno: i Funk Off che ne incarnano al meglio l’essenza in una spettacolare e trascinante performance per le strade del centro storico.

Come ogni anno infine spazio alle orchestre giovanili con la University of South Florida Jazztet, la Denver Jazz Club Youth All Stars, e la Jazz Juvenocracy.

 

LA SECONDA EDIZIONE DEL CONAD JAZZ CONTEST


Anche quest’anno Il concorso, nato lo scorso anno dalla collaborazione tra Conad e Umbria Jazz, darà a nove giovani talenti la possibilità di esibirsi sui palchi del Festival. I finalisti saranno selezionati grazie all’azione congiunta di due giurie: una giuria tecnica formata dalla Perugia Jazz Orchestra di Mario Raja, che sceglierà otto dei nove finalisti, e una giuria popolare composta dalla community online, che potrà esprimere il proprio voto sui brani presentati, portando così all’individuazione dell’ultimo finalista.
Il termine per l’iscrizione online è stato domenica 5 maggio, mentre la chiusura delle votazioni sarà il 26 maggio.
La giuria artistica infine, presieduta da Renzo Arbore, stabilirà la classifica finale, valutando non solo l’originalità del progetto, ma anche la qualità tecnica e artistica dell’esecuzione. Il 1° classificato sarà proclamato nel corso della serata conclusiva del Festival e sarà inserito nella lineup di Umbria Jazz Winter #21.
La competizione, che ha ottenuto il patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Perugia e Comune di Perugia, è stata aperta a giovani musicisti italiani under 35, solisti o gruppi, che propongano progetti nell’ambito di un repertorio jazzistico di vari generi e stili, senza escludere contaminazioni.

 

BERKLEE SUMMER SCHOOL AT UMBRIA JAZZ CLINICS 2013
DAL 2 AL 14 LUGLIO


Il successo di Umbria Jazz e l’atmosfera che si respira durante i giorni del Festival non si misurano solo dai grandi concerti e dai freddi numeri; grande entusiasmo è prodotto dalle centinaia di giovani e meno giovani che frequentano le Clinics del Berklee College of Music.
Dal 2 al 14 luglio si terrà la ventottesima edizione dei seminari estivi tenuti dalla scuola leader mondiale nel settore dell’insegnamento musicale, capace di coinvolgere oltre duecentocinquanta studenti l’anno, provenienti da tutto il mondo.
Agli studenti che ottengono i migliori risultati il Berklee College offre borse di studio e facilitazioni per continuare gli studi nella sede madre di Boston.
Ci sarà inoltre il concerto finale gratuito del Berklee/Umbria Jazz Clinics Award Group, un ensemble composto dai migliori studenti che hanno frequentato le Clinics estive del Berklee College durante il Festival.
I seminari anche in questa edizione si tengono all’interno delle Scuole Elementari Fabretti.
Un grazie particolare alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e al Comune di Perugia che da anni, insieme all’associazione che le organizza, autonoma rispetto a quella che si occupa del Festival vero e proprio, garantiscono ai seminari estivi continuità di risultati e sostegno economico.
 

Umbria Jazz 13
 
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