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Colle della Maddalena (Archivio A.T.L. del Cuneese) Valle Varaita
Ampia, rigogliosa e ricca di spunti turistici, con fitti boschi che costeggiano i 60 chilometri di strada che portano ai 2.748 metri del Colle d'Agnello, è una valle che ha saputo conservare il suo patrimonio culturale di terra occitana.
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Un valido esempio è il Bahio di Sampeyre, una festa antica di mille anni che ricorda la cacciata dei saraceni dale valli alpine e che si celebra ogni 5 anni (2007 - 2012 - ....) . E' anche la terra degli artigiani del legno, delle ceramiche di Rore e delle arpe di Piasco, famose in tutto il mondo. per non parlare delle specialità gastronomiche come le ravioles (gnocchi di forma allungata) o i tumin (formaggelle fresche) di Melle. 

L'itinerario inizia da Costigliole Saluzzo con il settecentesco palazzo Giriodi, progettato dal Vittone, oggi sede del Municipio e visitabile in estate anche nei giorni festivi. Sulla collina tre castelli tra cui il Castello Rosso (trasformato in hotel) che conserva uno splendido Cristo dipinto da Hans Clemer. 

Artigianato del legno cuneeseA Verzuola la parrocchiale dei SS. Filippo e Giacomo presenta un campanile romanico con un'alta cispide gotica rivestita da tessere maiolicate (XV secolo) e conserva affreschi romanici dell'XI e XIV secolo. A Rossana si visita uno dei capolavori del gotico piemontese, la Chiesa dell'Assunta. 

A Brossasco la parrocchiale di Sant'Andrea presenta uno splendido portale flaboyant del '400, mentre la chiesina di San Rocco racchiude un notevole ciclo di affreschi databili intorno al 1530. 

A Sanpeyre la parrocchiale di San Pietro e Paolo conserva affreschi attribuiti ai fratelli Biazaci ed un portale gotico in pietra. 

A Casteldelfino meritano una visita la parrocchiale romanico-gotica di Santa Margherita, con il suo portale riccamente scolpito e gli affreschi dei fratelli Biazaci e le rovine del Castello dei Delfini del XIV secolo.

Per raggiungere Bellino si imbocca la strada dominata dalla sagoma del Pelvo d'Elva (3.064 metri): le borgate sono autentici capolavori dell'arte alpino-provenzale. Qui il passare del tempo è scandito dalle meridiane (recentemente restaurate) che abbelliscono le facciate di molte costruzioni insieme a figure scolpite in pietra e balconi intagliati in legno.   In borgata Chiesa (1.480 metri) la parrocchiale del XV secolo dedicata a San Giacomo ha un bel campanile romanico. 

Salendo per il vallone di Pontechianale si trovano un lago artificiale e la foresta di pini cembri dell'Alevè, la più estesa d'Europa. La borgata più bella per la tipica architettura alpina è Chianale, con l'antica parrocchiale di Sant'Antonio del XV secolo e con la seicentesca nuova parrocchiale di San Lorenzo dal superbo arredo barocco in legno scolpito: il 10 agosto, in occasione della festa patronale, il borgo si veste con gli antichi e colorati abiti della tradizione.


Testi tratti dalla pubblicazione "Percorsi artistici, storici e religiosi nelle valli e nella pianura della provincia di Cuneo - Tra Arte e Fede" per gentile concessione dell' A.T.L. del Cuneese.  Immagini dall'Archivio A.T.L. del Cuneese.

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